venerdì 10 febbraio 2017

I DISCIPLINARI DI PIEVE DI CONTRONE, FRAZIONE DI BAGNI DI LUCCA.




I disciplinatori di Pieve di Controne, frazione del comune di Bagni di Lucca.

La disciplina veniva operata attraverso la flagellazione ed era un attestato pubblico di penitenza.
I disciplinatori, che facevano parte delle due compagnie religiose della parrocchia di Pieve di Controne, “entravano due a due con la cappa messa in modo che il dorso rimanesse scoperto. Fatta l’adorazione al sepolcro …. si disponevano sempre due a due, lungo la navata centrale [della chiesa]. Il pievano intonava allora il miserere, al canto del quale cominciava a sfilare la processione ed i disciplinatori a fare la disciplina……. Lo strumento usato per la disciplina era formato da cordicelle alle cui estremità erano delle spille e delle lame. Da principio venivano usate le lame. Quando la carne si era arrossata e ben tumefatta, venivano usate le spille. Il sangue usciva abbondante da un corpo così preparato..”
 
 
FLAGELLANTI -( xilografia del XV sec.)
ATTUALE FACCIATA DELLA CHIESA DELLA CHIESA DI PIEVE DI CONTRONE.
Così è riportato a pg. 40 del libriccino “Pieve di Controne – note storiche – tip. Togneri di D’Olivo, Borgo a Mozzano, Dicembre 1971)”, scritto dal Sac. Elio Carlotti, ultimo pievano della parrocchia.
Nella chiesa di Pieve di Controne da molti secoli la disciplina veniva praticata il Giovedì Santo e, pur essendo stata proibita dal Comune di Bagni di Lucca nel 1824 e successivamente dall’autorità religiosa nel 1857, continuò con grande concorso di pubblico fino alla seconda metà del XX° sec.
La manifestazione dei disciplinatori era molto sentita dalla popolazione e chi nel giorno del Giovedì Santo non era presente in paese chiedeva notizie o riceveva comunicazione dalla famiglia o da amici. 
Di seguito si riportano due lettere dell’archivio Marchi.

La prima lettera è per mano di Arcangelo Marchi, che si trova a fare “figurine” in Germania, indirizzata ai genitori.  Oltre a dare proprie notizie e chiederne della famiglia e dei paesani vuole sapere s”e ci sono stati i disciplinatori il giovedì santo.

Cari Genitori – Stuttgard [Stoccarda] li 5 Aprile 1874
Con sommo piacere ho ricevuto la vostra cara lettera e sento che state tutti bene, e il simile è di me. In quanto alle camice per ora non ho bisogno ma se capita qualche occasione siamo in tempo ha ragionare.
E sento che il zio Domenico non era anche venuto, ma adesso non sarà più così e spero che l’ avrete veduto.
 Ho avuto molto dispiacere nel sentire che è partita Giuseppina [sorella] e mi farete il piacere quando scrivete mandarmi la direzione [indirizzo].
Mi farete sapere se hanno incominciato a rilavorare al campanile [il vecchio campanile medievale era caduto e veniva edificato una nuova torre campanaria], e se quelli di Geppino sono partiti, e qualche cosa del zio Domenico e del zio Pietro, e se ci sono stati i disciplinatori il giovedì santo, e tutte le novità di costà.
Più che vi prego di non pensare a me, perché io sono qui in ottima salute e ci sto volentieri, e mi piace molto questo mestiere.
Mi saluterete tanto la famiglia Brunicardi, e quelli di Gieppino, Elvira [sorella] e tutti i suoi figli, la famiglia di Cesare e Pellegrino Marchi, e tutti chi domanda di me, e Caterina [sorella] e Giuseppina [sorella] quando gli scrivete.
Resto con salutarvi caramente, voi Padre, Madre, Fratelli e Sorelle, e e chiedendovi la Paterna e materna benedizione, e mi segno
Vostro Aff.mo Figlio
Angelo Marchi”


La seconda lettera è scritta dal cugino Maurizio Brunicardi a Giuseppe Marchi, futuro sindaco di Bagni Lucca, mentre si trova a fare il militare di leva.

Mio Cariss.mo Peppe
Mi scuserai se non ti ho scritto prima, ma la cagione è stata perché andai a casa ed è pochi giorni che sono tornato.
Quando andai alla Pieve andai a casa tua i quali li trovai tutti bene, e mi dissero che ti salutassi.
Secondariamente ti dirò che a Controne per il Giovedì Santo ci furono tre Disciplinatori, che non conobbi.
La processione al Ponte [Ponte a Serraglio in Bagni di Lucca] fu una gran bella cosa, e vidi il tuo Pietro abbracciato con Tonietta di Cesare tutto il tempo.
Io come tutti di casa stiamo bene e uniti tutti ti danno un grosso mucchio di saluti; ma io uniti a questi ti dò un forte bacio  firmandomi
Tuo Aff.mo Cugino
Maurizio
P.S.
Rispondimi subito non fare come me.  



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