Un macellaio truffaldino della Sezione di Controne (Bagni di Lucca –
anno 1840)
Minuta del rapporto del
Presidente di Sezione di Controne, Luca Marchi, alle autorità di Bagni di
Lucca.
Signore
Mi è stato riferito che Pietro
Torre Macellaio delle due Sezioni Pieve, e S: Gemignano nel giorno 2 del
corrente vendè alla sua Bottega la carne di un agnello di proprietà di Paolo
del fù Giuliano Magnani di S: Gemignano, il quale [riferito all’agnello] dopo essere stato
ammalato per tre giorni nella propria stalla finalmente morì. Oltre le molte
persone che me ne hanno parlato il Presidente di S: Gemignan ancora mi è venuto a trovare con
premura dicendo che Lui stesso comprò in detto giorno la carne, e dopo saputo
il fatto ne è rimasto disgustatissimo. Mi dice che ha interrogato varie persone
e fral’altro Rosa vedova del fù
Iacopo Tei, e le è stato assicurato; di più che sa che il Sig. Rettore di S:
Gemignano fù avvisato dal figlio del sudd:o Torre forse perché non
andasse a comprare carne. Luigi di
[?] Magnani ha ancora asserito che è stata venduta d:a carne, e ciò
non gli fa meraviglia, perché so di certo che molte volte anzi spesso vende
ancora carne di pecora per castrato. Per impedire che esso venda di tal sorta
di carni nocive ancora alla salute, io progetterò l’espediente di ordinarle che
fossero visitate tutte le Bestie che esso porta al suo macello prima di
ammazzarle, perché posso che io stesso ho ribrezzo a mangiare della carne
comprata alla sua Bottega.
Esso di più quantunque io le
abbia portata la tassa delle carni, e sia la carne di castrato a soldi sei a
libbra la fa pagare soldi sette.
1840
26 febbraio
Rapporto al macellaio.
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