sabato 14 dicembre 2013

UNA "RELIGIOSA PASSEGGIATA" A S.CASSIANO di CONTRONE - 1925


UNA “religiosa PASSEGGIATAa S. CASSIANO di
 Controne del direttore della pinacoteca di Lucca
 prof. pacido campetti
[anno 1925]



 

pinacoteca  comunale                                               
                      lucca
Carissimo Professore,        Lucca 1° Aprile 1925
se per la copertina del volume ha disposto altrimenti ………………………………………………...
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[il libro a cui è fatto riferimento è “ In Val di Serchio – Borgo a Mozzano e Pescaglia nella Storia e nell’Arte” del Prof. Francesco Maria Pellegrini, a cui è indirizzata la lettera]
Quando uscirà il bel volume suo? Credo che ora saremo a compimento.
Ieri fui a Pallleggio ed a S.Cassiano di Controne, ed il tempo bello mi permise farmi di fare una religiosa passeggiata. Le dissi che ho un braccio lussato da più di un mese; e non potendo muovere gli arti superiori esercito quelli inferiori.
Che magnifica chiesa quella di S.Cassiano! Che raffinatezza d’arte in quegli ingenui ornamenti. Siccome siamo avanti al mille (io credo che l’edifizio si dovrà portare al 900 circa), il confronto con i primi poeti e scrittori del Dugento così ingenui e così grandi, non torna per il tempo, ma volge il confronto con le grazie accadenti, anzi accadute, degli scrittori latini di quel tempo; anche per l’architettura non si può dire sia Rinascita né voglia di Rinascita: è sempre un po’ del fuoco di Roma, qualche scintilla ….   [illeggibile] che fomentata riprenderà a suo tempo nuovo e diverso splendore.
Le archeggiature della facciata, sono cariche di delicate fregiature, qualche a fase geometrica qualche a linea più libera sebbene sempre retta da una ragione d’euritmia. In un archetto per ornamento è stato scolpito un serpe; non me ne rammento bene ma sul fare che sia così: 
Vede con che logica occupa ed aderisce al suo posto? …… E così tutto il resto.
Il pavimento a commesso (opus sectile [tecniche di ornamentazione marmorea molto raffinata]) di marmi locali, a quanto pare, (neri e rossi) è importantissimo fra i suoi scomparti e per le sue figurazioni … Vidi la bellissima croce astile [croce fissata su di un’asta di circa alta circa 2 metri] nella quale è figurato S. Cassiano nel proprissimo costume di maestro elementare del sec. XIV. S. Cassiano credo che non sia mai andato a cavallo, è molto dubbio che sia mai stato vescovo era semplicemente un maestro di giovanetti. [La chiesa Cattolica onora tre Santi con questo nome: S. Cassiano da Imola, S. Cassiano da Todi e S.Cassiano da Tangeri. Il prof. Campetti si riferisce al primo, che fu insegnante di grammatica e letteratura] E dunque la grandiosa figura equestre intagliata con arte di sperimentato modellatore nel legno chi sarà?
Per me un frammento di un gruppo di S. Martino che fu l’elemosiniere del diavolo. Anche nella facciata in una scodella maiorchina con colori invetriati è figurato un cavaliere e quello fra la popolazion di lassù è proprio S. Martino. Per la sua piccolezza non potei vederlo bene (non avevo il binocolo), e constatare se aveva il diavolo presso di se. Se quello piccolo fosse veramente S. Martino parrebbe doversi ritenere per tale anche quello grande… Certo la figura equestre di legno è una meraviglia e bisogna studiarla sotto molti riguardi … chi l’ha fatta …?
Vidi le statue dell’annunciazione.
 A Palleggio osservai un cancello di ferro alle [illeggibile] e che volevano vendere . E’ un ferro trattato del XV sec. e della vendita non se ne farà nulla.
Mi perdoni, la lunghezza a quattro e con tanti saluti mi creda suo affezionato
                                                                                               Placido Campetti





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