lunedì 17 novembre 2014

STORIA DELLA CARTOLINA POSTALE


 STORIA DELLA CARTOLINA POSTALE
La cartolina postale è costituita da un cartoncino rettangolare di circa 8 x 14 cm, emessa dai vari Stati per comunicazioni epistolari aperte, e il suo nome deriva da chartula (piccola carta), diminutivo della parola latina charta.
Il nuovo mezzo di comunicazione era costituito dal “recto” (locuzione latina “folio recto”: “sulla parte anteriore del foglio”), predisposto per l’indirizzo, e dal “verso”, parte bianca a disposizione del messaggio scritto.
L’ introduzione di questo “intero postale” mirava a introdurre un mezzo di comunicazione gestibile anche dagli strati popolari, meno avvezzi all’uso della penna, così da aumentare lo scambio epistolare e conseguentemente le entrate dello Stato, che emetteva la cartolina.
La corrispondenza era fino allora avvenuta attraverso lettere ben sigillate in buste su cui il mittente apponeva l’indirizzo e i francobolli ed era in uso solo fra un numero assai limitato di persone.
Procurarsi la carta, la busta, i francobolli, scrivere l’indirizzo in maniera allineata richiedeva spesa, tempo ed abilità. Scrivere invece su di un cartoncino già affrancato, essendo riportato a stampa il francobollo e predisposto per l’indicazione del destinatario, semplificava notevolmente le operazioni.
Questa forma di corrispondenza fu proposta nel 1865 da Enrico von Stephan, consigliere segreto delle poste tedesche, ma la prima emissione avvenne in Austria nel 1869 a cura del direttore delle poste Kolbensteiner. In Italia il primo esemplare venne emesso il 1° gennaio del 1874.
La sua introduzione tuttavia sollevò forti critiche in coloro che lamentavano la perdita della segretezza dei messaggi: la cartolina è infatti una comunicazione “scoperta” a differenza della lettera che si definisce “coperta”.

LETTERA del principe G. Colonna a Giacomo Cristofanini di Borgo a Mozzano
Data :Roma 18 dicembre 1881
 


CARTOLINA POSTALE con risposta pagata (dim. 11,5 x 8 cm) -  data: 4/2/1874
missiva spedita un mese dopo il primo esemplare in Italia
 Recto: Intestazione dell’indirizzo : “Alla Signora Angela Pellegrini Lucca per il Borgo a Mozzano“ – affrancatura con immagine di Vittorio Emanuele II
Verso: Messaggio manoscritto Cara Cara Abbiamo bisogno di farina da pane e di vino, potresti mandare anche un sacco di quella dolce che è finita. Dirai a Duilio che A. G. parte per Fucecchio dove ha trovato un impiego. A Luigi che Elena dice che dia l’astuccio per qualunque prezzo. Ricevi le nostre buone notizie, e saluti, e credimi la tua  Cognata G.P.



CARTOLINA postale (dim. 13,7 x 8 cm) - data 19/8/1886
 
 Recto: Intestazione dell’indirizzo : “All’Ornatisimma Signora Giuseppa Barsotti vedova Pellegrini Borgo a Mozzano (Toscana)

Verso: Messaggio manoscritto “ Stimatissima Signora ………[ ringraziamento per l’invio del ritratto del figlio, capitano Enrico Pellegrini, morto in Somalia ad Adua – firma non leggibile]


Le prime cartoline postali presentavano il “verso” libero per il messaggio, mentre il “recto” era completamente occupato dall’indirizzo, oltre che dal francobollo stampato, dallo stemma sabaudo e dalle dizioni postali.
Nel seguito il “recto” viene diviso verticalmente per permettere la scrittura nella parte sinistra non occupata dall’indirizzo.
 Cartolina inviata al Ten. Mario Marchi  dalla madre il 25/8/1918


 Compaiono inoltre le "Buste lettere postali" e il “Biglietto postale”, le prime per  l'assistenza ai militari invalidi della Grande Guerra e il secondo per offrire una parziale “copertura” dello scritto, essendo formato da due parti piegabili.

 Busta lettera postale inviato all' Ing. Mario Marchi  in data 17/51922.

Busta  Lettera Aperta con spazio per l'indirizzo

Foglio introdotto nellla busta

Parte utilizzabile come cartolina di ritorno.

Le buste lettere postali sono particolari buste emesse privatamente dalla federazione dei comitati di assistenza per i militari ciechi, storpi ed invalidi dal 1920 al 1923 e stampate con messaggi e immagini pubblicitarie. Alle buste erano applicati francobolli speciali ottenuti sovrastampando con la sigla B.L.P.
La busta era tappezzata di messaggi pubblicitari da entrambi i lati, con i soli spazi bianchi per gli indirizzi del mittente e della destinazione; i bordi erano gommati e perforati, in modo che il mittente potesse inserirvi un foglio (compreso nella vendita) e chiudere la busta con i lembi gommati. Il destinatario apriva la busta strappando i lati gommati e perforati. Inoltre, la parte posteriore aveva un'ulteriore perforazione che permetteva di staccare una parte e utilizzarla come cartolina di ritorno, da affrancare.
La concessione alla federazione doveva avere inizialmente una durata di nove anni, dal 1920 al 1929, ma queste buste furono vendute solo fino al 1923.

Biglietto postale inviato a Enrico Pellegrini in data 11/2/1929.

La cartolina semplice, dopo la divisione della parte anteriore “recto”, non muta nel suo aspetto e si differenzia solo in quelle ad uso nell’esercito nella prima e nella seconda guerra mondiale.
 Cartoline della I° guerra mondiale. Cartolina non inviata e cartolina scritta il 10/7/1918:
Cartolina della II° guerra mondiale scritta il 5/4/XXI (1943):

Alla cartolina semplice ben presto seguì la cartolina illustrata. La sua origine non è certa, ma secondo l’opinione più accreditata il primo esemplare comparve durante la guerra franco- prussiana del 1870. Un cartolaio francese di Sillé-le-Guillaume, paese nelle cui vicinanze era accampata un’armata dell’esercito francese, avendo terminato carta da lettere e buste che erano state richieste dai 40.000 militari per scrivere ai propri cari, ritagliò cartoncini di 6 x 9 cm, ricavati dalle copertine dei quaderni vuotati dei fogli bianchi, e vi fece stampare immagini di soggetti militari, quali fucili, cannoni e tamburi, assieme a motti patriottici. 
In Italia, come per la cartolina semplice, quella illustrata fu emessa assai più tardi, nel 1896, in occasione delle nozze Savoia-Montenegro (futuri Vittorio Emanuele III e Regina Elena), con la riproduzione dei vessilli e degli stemmi italo-montenegrini. Alcuni privati avevano creato in precedenza esemplari illustrati, che tuttavia non risulta essere stati inviati per posta. 
Le prime cartoline illustrate furono litografie (stampa a pietra): la figura veniva disegnata “riflessa” con gesso su un calcare poroso, quindi la superficie veniva trattata con un acido che attaccava il calcare mentre il disegno resisteva alla corrosione e accettava il colore, quindi il torchio comprimeva lo stampo sul cartoncino. Per una cartolina monocromatica erano impiegate 4 pietre e per la stampa colorata da 10 a 12 calchi.
Presto il supporto litico fu sostituito da vetro coperto da una gelatina al cromo sulla quale veniva calcato in acqua la matrice dell’immagine.
I metodi della stampa classica con matrici in rilievo, fu perfezionata per la produzione delle cartoline, con la cromotipia, che permetteva l’impiego di più colori.
Quindi nella produzione della cartolina fu impiegata la fotografia, che dopo la prima guerra mondiale prevalse nella forma colorata a mano: le fotocartoline venivano dipinte con l’aiuto di una maschera sopra la quale il colore veniva spruzzato o applicato con un pennello.
Queste tecniche “artistiche” vennero abbandonate all’inizio degli anni ’30 del secolo scorso con l’introduzione della bromografia, che permette la copia del negativo su carta. Questa tecnica, certamente assai vantaggiosa dal punto di vista economico, permette solo una sfumatura d’insieme e pertanto l’immagine perde quella singolarità che le litografie e i successivi metodi artigianali conferivano loro. 
La cartolina illustrata prese la sua configurazione con il “recto” occupato dall’immagine e il verso completamente predisposto per l’indirizzo. Proprio per il poco impegno che richiedeva questo tipo di missiva e per il suo fascino derivante dall’illustrazione, divenne molto diffusa anche negli strati di popolazione che avevano poca dimestichezza con la scrittura.

Cartolina in bianco e nero  produzione tedesca, data: 2/11/1900 -  Cartolina colorata produzione francese, non inviata:
 

Alcune cartoline illustrate sono in rilievo ed altre presentano dei riporti sull’immagine stampata, quali perline, tritume di vetro colorato, pezzi di stoffa e cartone in rilievo.


Recto: Immagine in rilievo di una spiaggia a San Francisco (USA) – a stampa: “Cliff House – San Francisco – made in Germany” manoscritto: “ Da consegnarsi alla tua suocera. Le invio molti anni di felicità e salute U. Andruzzi (?)”
Verso: Intestazione dell’indirizzo : “Ditt.ma Sign.ra Maria Pellegrini Lucca per Borgo a Mozzano Toscana Italy” a stampa “ This side for adress only” - Data: 5 novembre 1903

Cartoline inviate nel 1905 dall’Argentina a Italia Regoli in Borgo a Mozzano - compare tritume di vetro bianco e colorato:

 Cartolina di due sposi con perline sulla veste della sposa data: 8 agosto 1912
Verso: Intestazione dell’indirizzo : “Alla Signora Italia Pellegrini – Borgo a Mozzano ” manoscritto : “ Gallicano li 8 Agosto. Gentilissima Italia in questoggi li do mie notizie dove si stà tutti bene e dove spero che sia di lei e zia e tutti in famiglia. O preparato un po’ di burro quanto prima mi capita la cominazione glie lo mando farà tanti saluti al Ceste gli dica che sono restata contenta. Saluti (?) tutti un caro Bacio a Sergio e (?).”


Cartolina  di due viaggiatori con valigia in rilievo ed apribile– a stampa “Saluti da Viareggio - data: 20 dicembre 1912
Verso: Intestazione dell’indirizzo : “Gentil Signora Carolina Regoli – Borgo a Mozzano Prov. Di Lucca” manoscritto : “Tanti auguri estensibili famiglia Argia


Immagine bucolica con due grandi lettere “I” “Rorlate da tritume di vetro coloratole lettere sono le iniziali della destinataria – manoscritto “Ricevi un saluto da tuo affezionatissimo fratello Umberto” - data non leggibile
Verso: Intestazione dell’indirizzo : “Senorita Italia Regoli San Martin 274 Bahia Blanca


Essendo lo spazio della facciata occupato interamente dall’illustrazione, il messaggio scaturisce da ciò che è rappresentato. Così il mittente, per comunicare in forma diretta, é costretto a scrivere sul recto. Alcune cartoline compaiono con brevi frasi riportate sull’immagine, aggiunte dal mittente per sottolineare il “messaggio” figurato o per mandare un semplice saluto, altre si presentano scritte in maniera così fitta da coprire quasi completamente l’illustrazione.

Amore e Psiche (Canova) – data: 30 marzo 1902 - manoscritto “L’illustrazione esprime già troppo tuo per sempre Enrico” nota; il fidanzato sottolinea il significato dell’immagine che appare ardita.
Verso: Intestazione dell’indirizzo : “Alla mia buona e capricciosetta Dedè


Immagine di una attrice con nome d’arte “miss Fleuron” - data: 2 dicembre 1903 – manoscritto molto esteso in cui si parla dell’invio da parte del fidanzato di una cartolina senza francobollo, che ha comportato un esborso alla fidanzata per poterla ricevere e di uno specchio rotto da sostituire con uno nuovo.
Verso: Intestazione dell’indirizzo : “Signorina Iadè Ricci Borgo a Mozzano Lucca


La mancanza di spazio per scrivere nelle cartoline illustrate porta, presumibilmente a metà del primo decennio del XX secolo, le Poste italiane a riservare, come fatto in precedenza per quelle semplici, la metà sinistra del “verso”, dove compare l’indirizzo alla scrittura, tracciandovi una riga verticale.

Immagine di una “odalisca”, in leggero rilievo, che coglie un ramo di rododendro - data: 2 dicembre 1903
Verso:  Intestazione dell’indirizzo : “Signorina Iadè Ricci Borgo a Mozzano Lucca”

Il contenuto delle cartoline è ben diverso da quello delle lettere. Per il suo carattere di scrittura “scoperta” la nuova missiva contiene messaggi generici, di circostanza, che riflettono sentimenti condivisi: non possono certo esserle affidate espressioni che rivelino i sentimenti più intimi del mittente. La cartolina illustrata in particolare racchiude il messaggio nell’immagine, che è riprodotta in tanti esemplari e quindi espressione di costume.
Non per questo la cartolina è un documento privo d’interesse per poter rilevare la personalità del mittente: le frasi di circostanza espresse, la libertà presa nell’occupare con la scrittura l’illustrazione del recto, il tipo d’immagine scelta fra le molte proposte parlano del carattere e dei sentimenti di colui che invia la missiva, anche se in forma meno evidente rispetto a quanto possa essere rilevato dal contenuto delle lettere “coperte”.
Alcune cartoline presentano, come sopra riportato, una fitta e minuta scrittura, che interessa l’immagine quasi si trattasse di una lettera, altre riportano “baci” nascosti nelle parti meno evidenti dell’immagine, altre ancora contengono frasi che integrano o sottolineano il messaggio inviato attraverso l’illustrazione del “recto”.
Cartolino con manoscritto : “ Meritati elogi alla mammina supplente Enrico”- nascosto sul ripiano del mobiletto in figura “Baci”. - data: 28 maggio 1903
Verso: Indirizzo: “ Signorina Iadè Ricci – Borgo a Mozzano Lucca”.


Cartolina col manoscritto: “L’Illustrazione esprime già troppo. Tuo per sempre Enrico - data: 30 marzo 1902

Verso: Indirizzo: “ Signorina Iadè Ricci – Borgo a Mozzano Lucca


Ma la massima personalizzazione della cartolina illustrata si ha in alcuni esemplari, che sono prodotto unico in quanto l’immagine è stata dipinta dallo stesso mittente: vere piccole opere d’arte.

Disegno a tempera di mare e cielo agitato con gabbianelle – firma: Eriberta Zemirano - data: 24/9/191024


Verso: Intestazione dell’indirizzo : “ Senor Luis Regoli e hija Italia”
Manoscritto: “ Las avecitas de esta postal son las meusajeras encargadas de llevarles a de la distancia, el carinoso saludo, de Umberto y Eriberta – Bahia Blanca Sectembre 24 de 1910
[traduzione]“Le gabbianelle di quseta cartolina sono le messaggere incaricate di portarvi nonostante la distanza l’affettuoso saluto di Umberto e Eriberta.”


L’analisi sulla relazione fra cartolina e società porta ad affrontare un’ ampia serie di temi.
La cartolina è prodotto commerciale per cui vengono create serie che rappresentano donne, fiori, fanciulli, animali per mano di abili grafici, alcuni famosi per aver creato poster di innegabile valore artistico:
Cartoline illustrate dal grafico italiano: A.Terzi nviate dal Ten. Mario Marchi sul fronte del Grappa alla sorella Delia il 9/11/1918 e il 20/3/18 ed al fratello Cesare il 8/12/1918.

 serie hwb serie a.g.m. (fiori parlanti) - le barre dorate formano una scrittura stilizzata
               
La cartolina è espressione delle correnti artistiche del tempo, quali il “liberty” e “decò”:

Cartolina illustrata dell’Esposizione d’Igiene in Napoli - stile liberty - data 22/5/1901

Recto: Composizione di quadri con figure e panorama in colori pastello – riportato a stampa; “Esposizione d’Igiene in Napoli, Aprile – Settembre 1900” – “Igiene della vita” – scritto a mano  La pentecoste (26) EP.
Verso: Intestazione dell’indirizzo : “Signor Romano Fazzi Borgo a Mozzano (Lucca)” - (firma illeggibile)


Cartolina con reclame della "Superga" - anni '30 - stile deco
Recto: Due ciclisti



Verso: Spazio per l’indirizzo, linea di divisione, a stampa “Superga – coperture, camere d’aria, tubolari, accessori – fabbriche riunite industria gomma Torino


A fine ‘800 l’opera e l’operetta raccolgono un numeroso e affezionato pubblico e soprattutto questa ultima attira folle entusiaste e partecipi attratte dalle primedonne, accompagnate da un corpo di ballo ammiccante (“un esercito di ancheggianti soldatesse della seduzione, freschissime di cottura, tutte appena sfornate e croccanti” secondo la definizione di Orio Vergani): la cartolina rappresenta queste beniamine del palcoscenico e nei primi anni del ‘900 riproduce le prime dive cinematografiche, divenendo mezzo di diffusione del fenomeno del divismo. Le cartoline, a differenza delle letteratura del tempo, che presenta una galleria di figure femminili che vanno dalla donna fatale a quella idealizzata, non trascurando un’analisi impietosa delle condizioni reali a cui è sottoposta, sono popolate da figure femminili in atteggiamenti provocatori e ben lontani da quelli propri dello stato di subordinazione in cui viveva la maggior parte delle donne. Le immagini delle missive offrono un modello, certamente ben difficile da raggiungere, ma teso al superamento dei ruoli tradizionali di subordinazione che la società riserva al mondo femminile.

vamp che fuma senza bocchino
la bella Otero               

   
 Mata-Hari     

    
  Cleo’ de Merode


Le cartolina semplici ed illustrate, oltre a svolgere la funzione primaria di trasmettere messaggi fra i corrispondenti, sono utilizzate anche per pubblicizzare prodotti o avvenimenti.
La pubblicità di prodotti commerciali fa bella mostra occupando l’intero “recto” o una parte dello stesso o del “verso”

Cartolina della “caramella Caselli” del caffè omonimo di Lucca - data: 31/7/1918
Recto: Scene dalle cronache del Sercambi. Manoscritto:”31 luglio 1918 – tanti, tanti baci a mamma e a te tuo Mario

Verso: Manoscritto: “Da Ten. Marchi Mario Comm. Visita bocche di fuoco dell’Armata del Grappa” – Indirizzo: “Gent.ma Signorina Delia Marchi, Ponte all’Abate Lucca


Cartolina “gomme per cancellare Pirelli” - data: 25 ottobre 1921

Recto: indirizzo: “Ing. Mario Marchi presso Officine Elettromeccaniche di Rivarolo Ligure  Genova” – a stampa “Gomme per Cancellare marca Pirelli
Verso: “Lucca, 24 ottobre 1921, Carissimo Mario torno ora da Pisa dove sono stato a dare Algebra. Ho avuto 30 non c’è male vero? Stasera riparto per Bagni. Al secondo darò analitica. Addio a presto. Saluti baci dal tuo Cesare


Le mostre, le commemorazioni e le manifestazioni vengono rappresentate con delle composizioni sul recto delle cartoline che, come oggi, venivano emesse in concomitanza con l’evento stesso e spedite o conservate per la loro bellezza grafica.
Cartolina del Comitato per l’aviazione di Firenze - data: 5 aprile 1910

Recto: Aerei che volteggiano su Firenze – a stampa “ Spettacoli da Aviazione  Campo di Marte Firenze 28 marzo 7 aprile 1910

Verso: Spazio per l’indirizzo: “Gent. Signorina Maria – Anna Pellegrini e f. Borgo a Mozzano Lucca - ,  scritto : “ Da Firenze saluti” seguono firme



Cartolina della “XVIII Esposizione Internazionale di Venezia”
Verso: Spazio per l’indirizzo: non inviata – a stampa “ XVIII esposizione biennale d’arte
         Recto: Conversazione.(scrittura a stampa poco leggibile)


Particolare rilevanza assumono le missive che riportano messaggi politici. Durante la prima guerra mondiale è evidente la differenza fra la cartolina in franchigia in uso fino alla sconfitta di Caporetto e la successiva, adottata in concomitanza alla nuova linea politico-militare caratterizzata da un ampia azione propagandistica a favore della guerra sia verso l’esercito, sia presso la popolazione civile.

Cartolina postale dell’esercito dopo Caporetto
Al solo stemma sabaudo, fra due stendardi italiani, si aggiunge il fascio di bandiere delle nazioni combattenti contro gli imperi centrali, sormontato dalla statua della vittoria, ed il motto patriottico "Cittadini e soldati siate un solo esercito! – Vittorio Emanuele III°”.
Cartolina postale dell’esercito prima di Caporetto

Durante il ventennio fascista le cartoline riportano sul “recto” le opere del regime e per tutto il periodo della seconda guerra mondiale i motti mussoliniiani tesi a infondere fiducia nella popolazione provata dagli eventi bellici.





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