La collezioni di francobolli e l’incidente ferroviario
Serie di lettere inviate da “Frank” Silvestri, originario
della Controneria (zona montana del Comune di Bagni di Lucca), a Olinto Buonamici
di Bagni di Lucca relative a una collezione di francobolli, che quest’ultimo
aveva affidato al Silvestri perché
la vendesse negli Stati Uniti.
Le missive, comprese fra il 1924 e 1929, trattano prevalentemente della collezione, ma compaiono anche notizie sull’emigrazione e sulle condizioni economiche della famiglia Silvestri.
Olinto Buonamici conduceva
in Bagni di Lucca un’agenzia di viaggi per emigranti, soprattutto indirizzati
verso le Americhe. Francesco Silvestri si doveva essere servito del Buonamici
per emigrare negli Stati Uniti, dove si trovava nel 1924, come si evince dalla
prima lettera su carta intestata “Silvestri
Art Manufacturing Co.”del 27-ottobre-1924.
“Preg.mo Amico Buonamici chicago,
8bre 27 - 1924
La
settimana scorsa ho ricevuto la vostra lettera e vi ringrazio, ho aspettato a
scrivere fino ad oggi a motivo che volevo vedere prima le figlie de Nardi che
sono arrivate a Chicabo stamattina senza che nessuno ci abbia fatto un
telegramma da NewJork. Si sapeva che dovevano arrivare per mezzo della vostra
cartolina prima e la lettera poi, ma null’altro da nessuno. Mi meraviglio che
il Taliani non l’abbia fatto, invece mi hanno detto che loro rimasero sul barco
e il Taliani se ne andiede con la sua famiglia, e dopo voleva tornare a
prenderle e non lo lasciarono più passare, e dopo per caso trovarono una donna
che veniva a Chicago e le lasciarono andare con lei caso differente non
potevano partire, ci era pure un’altra donna di Palleggio che nemmeno lei se ne
incarico.
Ma
insomma dopo tutto sono arrivate sane e salve e contente nelle braccia di suo
padre che era più di un anno che l’aspettava e se non ero io a levare i fogli
di mano allo spedizioniere Pierotti forse dovevano aspettare ancora un altro
anno. E perciò il Nardi vi ringrazia e dice che appena puole se è possibile
fare venire la moglie e l’altra piccola lo fara per mezzo vostro Basta. Le
scarpe di gomma le ho già ordinate la collezione di francobolli però ancora non
ho trovato ancora amatori nessuni l’ho messo anche sul giornale due volte ma
ancora non mi è capitato nessuno. Però ho trovato uno che se ne intende e mi ha
detto che un 400 dollari vale e facile anche di più trovando l’amatore. Ma ora
il dollaro e scarso, masi spera che vada meglio dopo l’elezioni.
Senz’altro vi saluto
Vostro
Amico
Frank Silvestri”
La seconda lettera conservata del
28-dicembre-1924, scritta su carta con una nuova intestazione “Frank Silvestri inporter - cicero ill.”, sottolinea la difficoltà
per la vendita della collezione:
“Caro Buonamici Dec. 28 –
24
Di
nuovo vengo a scriverti in riguardo a quella collezione di francobolli, credevo
che fosse una cosa facile di venderla ma invece non è vero. ho messo nel
giornale due volte manon mi è stato possibile farne niente ho provato a
venderla a uesti che la rivendono al minuto ma quando hanno sentito il prezzo
mi hanno detto se ero matto.
Ora
ho trovato uno che mi ha detto che li metterebbe allincanto in tanti piccoli
assortimenti ma vuole il venti per cento e mi ha detto che sara impossibile
rilevarci più di 480 scudi, quindi vedete io non so cosa fare, in quanto a me
non vi preoccupate che io non voglio niente di commissione Dunque se siete
contento di rilevarci un circa a quattrocento scudi vi prego a farmelo sapere
che allora guardero di levarmeli di mano, caso differente alla prima occasione
li rimando a voi costa, oppure li terro io qua fintanto che non li avro
venduti.
Senz’altro
vi saluto
Frank
Silvestri”
Il 5-marzo-1925 il
Silvestri, dopo aver trattato di un paio di scarpe di gomma, ribadisce le
difficoltà che incontra nel tentativo di cedere la collezione di francobolli.
“Carissimo Buonamici Cicero Marzo 5 - 1925
Qualche
giorno fa ho ricevuto la vostra lettera con la nuova misura per le scarpe di
gomma. Quanto prima mi capita l’occasione ve ne mando un altro paio come le
desiderate cioè più legiere e un pochino più alte di fiocca.
Se
Archimede non ve le ha pagate lasciate pure fare che queste che vi mandero
uanto prima non le pagherete.
La
collezione dei francobolli credevo che fosse una cosa facile a vendere, ma
invece credo che quasi quasi non mi riescire, perché ho messo la reclame sul
Tribune di Chicago della Domenica
2 volte e poi ho scritto 25 lettere a parecchie persone che mi erano state
indicate da un amico ma fino ad ora non ho fatto altro che spender tempo
inutilmente ho di gia speso circa a dieci dollari senza risultato nessuno. Avrei
potuto vendere qualcuno ma io voleva vendere tutta la collezzione e per questo
ancora non ho potuto far nulla. Se siete contento che la venda a piccoli lotti
mi sarà più facile.
Senz’altro
vi saluto saluti alla sposa e amici
Vostro
Affmo
F. Silvestri”
Nella missiva del 4-agosto-1925
il Silvestri racconta di aver fatto vedere la collezione a un esperto del
settore e di avere avuto un giudizio assai negativo.
“Pregmo Buonamici Cicero 4 Agosto 1925
La
collezione dei francobolli ancora non sono riuscito a venderla, e per ora fino
a che non ritorna il fresco non si cura nessuno di francobolli.
Pero
questi giorni parlando con un mio amico di questa collezione mi disse che
teneva un amico un vero conoscitore e venditore di francobolli, cosi che l’altra
sera mi ci porto e guardo la collezione ma la trovo molto decadente e mi disse
che l’unica pagina che valeva qualche cosa era le pagine Italiane, le feci
notare i francobolli della prima pagina degli Stati Uniti e mi disse che [?]
quelli che lei valuta cento scudi non valgono nemmeno 10 soldi e difatti ho
sentito anche da tanti altri che hanno detto la stessa storia. Questo signore
poi scelze tanti francobolli che sarebbero stati di un buon valore se fossero
stati buoni, e mi disse che le potevo rimandare a lei qui non ci daranno niente
e così vendendo a collezione un po più a buon mercato sara più facile a
venderla, ce ne sono pure di buoni ma o sono tagliati storti o sono
sbeccucciati e qui ci guardano di molto a quelle cose li e tanti altri sono
falsi come questi che le metto nella lettera perché non hanno nessun valore.
Non
mi sarei mai creduto che fosse stato cosi difficile a vendere una collezione di
francobolli.
Senz’altro lo saluto
Suo
Devmo Affmo
Frank Silvestri”
Finalmente la collezione era stata venduta a un “salesman”,
ma il compratore, che aveva dato solo un anticipo e avrebbe dovuto completare
il pagamento con versamenti mensili, era stato vittima di un incidente
ferroviario per cui era impossibilitato a saldare il debito. Il Silvestri in
chiusura della lettera cerca di tranquillizzare il Buonamici, informandolo che
era in corso una causa di risarcimento del “salesman” nei confronti delle
Ferrovie e che aveva fatto i dovuti passi per farsi saldare al termine del
contenzioso.
Cicero
Ill. Agosto 23 - 27
“Pregmo Buonamici
Or sono circa 5 mesi che scrissi una
lettera dove ti dicevo che la collezzione dei francobolli è andata a finire in
un incidente ferroviario.
Non capisco come mai quella lettera sia
andata perduta. Dunque ammettiamo che la lettera sia andata smarrita e ti
raccontero da capo la fine della collezione,
Dunque,
dopo averla tenuta per un paio di anni in giro per Chicago, un mio vecchio
amico mi fece conoscere un viaggiatore di fornitura ed altri generi (ossia un
salesman) e per sopra più collezionista e venditore di francobolli.
Insomma per non starla a fare tanto lunga
si fece l’accordo di vendita per 250 dollari 50 in contanti e l’altri 50 scudi
al mese, dopo pochi giorni partì per il suo viaggio ordinario e dopo circa un
mese mi venne la notizia da questo mio amico che il suddetto Salesman era
rimasto vittima ossia mezzo rovinato in un incidente ferroviario e si trovava
la vicino alla California un ospedale.
Dopo tre mesi circa e ritornato in
Chicago ma io ancora non ho potuto collettare nulla perche moneta non ne tiene
e fintanto che non si arrangera con la compagnia ferroviaria non sara possibile
avere nemmeno un soldo Perciò stai pur tranquillo che ho gia fatto i miei passi
e appena che pigliera la moneta mi faro pagare, per ora non si sa quando la
causa verra discussa perche devi sapere che sono per tribunale
Senz’altro
ti saluto
Frank
Silvestri”
Il Buonamici ritiene che la perdita dell’incasso
della vendita della collezioni di francobolli non sia chiara e comunque che ne
sia responsabile il Silvestri; per questo apre un contenzioso presso il Tribunale
di Lucca. Avuta notizia dal fratello della querela, il Silvestri scrive una
lettera accorata, che già all’inizio si mostra diversa dalle altre iniziando
con un “Pregmo
Buonamici”. Oltre la descrizione della dolorosa
situazione familiare, la morte della figlia e le condizioni di salute dell’altra
figlia e della moglie, oltre alle drammatiche condizioni economiche, nella
lettera si trovano affermazioni singolari quali: “… ma il destino infame vuole che io
lavori per il farmacista il dottore e il becchino … ”, “… cosi è come aspettare un
uomo dietro un cantone con un fucile e assassinarlo … ”, “ … avete fatto tanto fracasso in Italia e
altrove per quei due disgraziati di Sacco e Vanzetti, questa
mia questione e quasi la medesima … ”, “
… il
proverbio dice i monti stanno fermi e le persone camminano …”.
Cicero
Ill. 7br 10 - 27
“Pregmo Buonamici
In questi giorni ho ricevuto una lettera
da mio fratello che mi ha molto sorpreso la copia di citazione davanti al
tribunale di Lucca. Ti premetto che se fossi in condizioni di poter essere
presente partirei domani mattina; ma il
destino infame vuole che io lavori per il farmacista il dottore e il becchino.
Caro
Buonamici, come ti ho giià spiedato nell’ultime due lettere, che la collezione
dei francobolli l’avevo venduta, (una delle quali dici di non averla ricevuta)
ma l’avevo venduta a rate mensi[li] e fino ad ora ho solo riscosso 50 dollari,
il motivo non occorre che te lo spieghi un’altra volta.
Se
non avessi avuto tante disgrazie in famiglia avrei potuto pagartela anche io di
mia tasca, ma come tu sai che sono due anni che ho una figlia nel letto, e un’altra
mi ci e stata 13 mesi e poi mi mori l’inverno passato la moglie che due da due
anni va dal dottore non è allettata ma non puo far nulla e mi costa tutte le
settimane circa a 10 scudi di punture ora se non ci credi a tutte queste belle
cose puoi scrivere qua a qualunque persona di tua fiducia che mi conosca o no
non fa differenza, e te doppo due anni d’accidente uno dopo l’altro mi vieni a
citare per 500 dollari, un uomo che si ritrova in uno stato finanziario
invidiabile cita davanti al tribunale un disgraziato pari mio, ti pare una
bella cosa; Facendo ciò forse un giorno potrei ritornare in patria a finire i
miei ultimi giorni nella casa dove sono cresciuto e dove miei genitori hanno
vissuto per tanti anni e come sopra ti ripeto facendo cio mi chiudi la via del
mio ritorno in Italia.
Pensaci
bene io non mi potro difendere a motivo che sono 4000 miglia distante e te
vincerai, ma tu sai bene che non sono 500 dollari primo luogo tu sai bene che
tengo delle lettere tue con le quali mi dici di venderla per 400, tu sai bene
che mi hai impromesso il 20 per cento sulla tua lettera, tu sai bene che i
famosi francobolli che dicevi avevano maggior valore te le rimandai indietro e
tengo tua lettera di averli ricevuti, i suddetti francobolli il primo era un
francobollo Americano che valutavi 100 dollari piu uno della Gran Bretagna che
mi dicevi poteva costare 29 sterline ed altri che tutti insieme non mi
avrebbero dato 5 dollari dunque levando tutti i meglio come calcolavi te il
resto della collezione valeva ben poco, dunque io l’ho venduta per 250 dollari,
fino a ora ho riscosso soli che 50 dollari, credo che fra non lungo ricevero
anche l’altri, e credo che sara miglior cosa non solo come bisiness man ma come
uomo coscienzoso e come amico di famiglia dovresti ritirare la querela dal
Tribunale di Lucca. Ti ripeto che se invece di essere distante 4 mila miglia
fossi solo 400 partirei per essere davanti ai giudici per difendermi e vorrei
vedere qual giudice che che avesse il coraggio di condannarmi a pagare 500
scudi che tu mi chiedi, dopo averle fatto conoscere le ragioni mie,
naturalmente cosi è come aspettare un
uomo dietro un cantone con un fucile e assassinarlo senza che lui si possa
difendere Avete fatto tanto fracasso in Italia e altrove per quei due disgraziati di Sacco e Vanzetti, questa
mia questione e quasi la medesima fuori che invece di essere questione di
vita o di morte e una questione finanziaria che se si vuole per un uomo pari
tuo e una piccolezza.
Pensaci
bene che non si può mai sapere, il
proverbio dice i monti stanno fermi e le persone camminano, perché ho
sempre coraggio di rimettermi in piedi, perche la volonta di lavorare non mi
manca. Di più sai bene che non fui io a chiederti quella maledettissima collezzione
(che mi ha recato tanti disturbi) ma fosti te che me la mettesti alle spalle
con le tue lusinghe di guadagnare qualche cento dollari.
Basta
altro non sto a dirti, aspettando una tua risposta favorevole ti saluto
Frank
Silvestri”
La lettera soprascritta deve avere avuto l’effetto
desiderato. Il Buonamici dovrebbe aver ritirato la querela in Italia, mentre il
Silvestri, direttamente o indirettamente, sembra partecipi alla causa dell’amico
incidentato contro le Ferrovie. L’accordo raggiunto fra il Buonamici e il
Silvestri prevede che quest’ultimo rimborsi con trance da 50 euro, ricevute
dall’amico o date direttamente dallo stesso. L’indennizzo tuttavia procede in
maniera assai travagliata, come si evince dalle lettere di seguito riportate.
“Pregmo Buonamici
Oh ritardato a rissponder alla tua ultima
a motivo che aspettavo il risultato della sentenza che era posta per il 14 del
c. m. e invece fu rimandata al 12 Dicembre prossimo i 50 dollari non te li
posso mandare per il momento a motivo che li dovetti dare all’avvocato però mi
saranno rimborsati dopo la causa, insomma credo che avanti Natale sara deciso
qualche cosa.
Ho
scritto un’altra lettera per mezzo del Sig. Ferruccio Giogi credo che a quest
ora l’avrai ricivuta ricevvi la tua pochi giorni dopo che avevo mandato via la
suddetta avrei potuto farne a meno, ma ormai è andata cosi credo che sara poco
male ma mio fratello mi scrisse con tanta fretta che pareva che crollasse il
prato Fiorito Dunque ci siamo intesi altro non sto a dirti ti prego di stare
tranquillo che nel mese di Dicembre anche se non ricevo nulla ti mando i
cinquanta dollari di tasca mia.
Saluti
distinti
Frank
Silvestri
Cicero
4 – 4 - 28
“Caro Buonamici
Unito alla presente troverai una tratta
di Banca di 450 lire, per il presente e tutto cio che ti posso mandare a motivo
che i lavori vanno molto adagio e si guadagna poco. La causa doveva venire in
corte nella settimana entrante ma credo che sara rimandata a motivo che l’avvocato
e gravemente ammalato, e mi trovavo un 25 dollari disponibili e ti mando cioè
24,50.
Tengo
un circa a 800 o più lire sul Banco Roma, ti prego a guardare come posso fare
per farteli riscuotere a te, informati e poi scrivimi
Saluti
tuo amico
Frank
Silvestri
1825
– 51 Ave.
Cicero
Ill.
Cicero
6 - 18 - 28
“Pregmo Amico Buonamici
Questi
giorni ho mandato il libretto di banca a mia sorella con l’ordine di levare dal
Banco di Roma tutto cio che ci e il quale ammontera a circa ottocento lire e
passartele a te il resto te li manderò appena saro in condizioni di farlo.
Nell’ultimi
di Aprile ando la sentenza di questo mio amico che mi doveva i soldi per la
collezzione e li fu accordato dal tribunale 15 mila dollari ma ora la compagnia
la portata in appello cosi che quel povero diavolo non [sa]
quando li pigliera.
Basta
altro non ho da dirti, ti prego appena mia sorella ti avra fatto la rimessa, di
scrivermi
Saluti
tuo
amico
F. Silvestri
Purtroppo, dato fondo ai risparmi, con la crisi
nel lavoro che si fa sentire, avvicinandosi l’inverno, complice il bisogno di
bere un poco di vino “… perché a bevere sempre acqua vengono i
ranocchi in corpo
…. ” e infine poiché “ora
in casa sono guaste le mie donne”,
il Silvestri trova difficoltà nel continuare a inviare denaro.
Cicero
Ill. 10 - 18 - 28
“Caro Buonamici
Non
ti allarmare se non ho più scritto perciò ti scrivo queste due righe per farti
sapere che non ho più ricevuto niente da quel mio amico, ed io per il presente
non posso a motivo che ci ho avuto le spese invernali cioè 100 scudi per il
carbone per l’inverno e un altro cento di scudi per fare un poco di vino perché
a bevere sempre acqua vengono i ranocchi in corpo, quanto prima pero ti mandero
una cinquantina di scudi anche se non mi le dara il mio amico.
Senz’altro
ti saluto
Tuo
amico
F.
Silvestri
Cicero
Ill. Gennaio 29 - 1929
“Carissimo Buonamici
Chi
fa i conti avanti l’oste li deve fare due volte, così mi è successo a me; avevo
messo insieme qualche cosa e avevo deciso di mandarti 1000 lire, ma ho dovuto
cambiare idea motivo che sono rimasto senza lavoro e ora mi ci vogliono a me
perché è quasi un mese che sono a spasso e a quanto pare ci dovro stare ancora
qualche settimana dunque avrai pazienza che appena posso ti li mando, del
lavoro ce ne è abbastanza in vista non e ancora pronto però. Con i lavori dell’esposizione
del 1933 che stanno principiando ci sara lavoro anche per chi non ne vuole per
tre o quattro anni.
Saluti
Tuo amico
F.
silvestri
1835.
51 Ave Cicero Ill.
P.
S. per la collezione de francobolli fino a ora ho ricevuto 82 dollari e l’altri
non so quando li avro. Se riprende un poco i lavoro te li mando presto perché
ora in casa sono guaste le mie donne.
L’ultima lettera conservata in archivio riporta a una
situazione migliorata. I pagamenti sono ripresi.
“Pregmo Amico Buonamici
Unito
alla presente troverai un vaglia (ossia( ceck) di L )50 pari a scudi 50,27.
Questi giorni andiedi a trovare quel povero diavo del mio amico e mi diede 25
dollari e 25 ce li ho messi io per mandarne 5000.
Altro non sto a dirti che qui fa un
freddo del diavolo da circa 7 settimane e seguita dai giornale si sente che
anche costa fa freddo ci è molta scarsita di lavoro. Saluti
Tuo
amico
F.
Silvestri
Alcuni pagamenti effettuati a favore del Buonamici:
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