giovedì 15 ottobre 2015

LETTERA INCOMPIUTA DELLA BAMBINA ELEONORA DE NOBILI AL PRECETTORE ABATE CRISTOFANINI - 31 MAGGIO 1782 -


Lettera incompiuta della bambina Eleonora De Nobili al precettore
- 31 maggio 1782 -
La bambina De Nobili (famiglia patrizia lucchese) inizia a scrivere al precettore di casa, l’abate Cristofanini del Borgo a Mozzano, perché così la “Signora Madre l’aveva sollecitata per esercitarsi nella scrittura. Dopo alcune righe redatte da Eleonora con una grande e bella calligrafia, subentra la scrittura della madre Luisa Conti, coniugata de Nobili, poiché “… Eleonora non aveva gran voglia di scrivere così avrebbe impiegata quasi tutta la giornata a scrivere questa lettera ….”
Dalla lettera si deduce che in quel periodo in Lucca vi era una epidemia di vaiolo e che diversi componenti della la famiglia de Nobili ne erano restati colpiti, mentre il figlio “Lao”, evidentemente non affetto dalla malattia, si trovava nella villa di campagna  in Segromigno sotto la tutela del Precettore.


 


(TRASCRIZIONE)

Stimatissimo Signor Maestro

La Signora Madre m’incarica di scriverle a suo nome per esercitarmi nello scrivere. Il Signor Padre stà assai meglio. Ad Annina questa notte gli è venuta una gran febbre, e se le comincia a vedere qualche pustola di vajolo, e Carolina sta benissimo ma non si sà se resterà segnata: [la Signora Madre] ha molto caro che Lao non abbia fatta alcuna impertinenza e desidererebbe che non dormisse tanto poco perche gli si riscaldano gli occhj oppure lo mettino a dormire quando a’ pranzato La Signora Madre gli concede licenza di andare al Borgo ma avrebbe piacere che ciò non seguisse, se non che quando abbia ricevuto l’avviso, che la sua Cognata abbia partorito, mentre essendo sempre incerto il tempo del parto, potrebbe succedere, dovesse trattenersi ancora otto o dieci, e questo nella situazione presente le rincrescerebbe, ma quando non sia che per il tempo da Lei prefisso è padrone. Siccome Eleonora non aveva gran voglia di scrivere così avrebbe impiegata quasi tutta la giornata a scrivere questa lettera, e non volendo trattener tanto Laino, m’è convenuto terminarla a me.

In seguito peraltro mi farà piacere, quando abbia occasione di scrivere, di dirigere le lettere alla medesima [la figlia Eleonora] per impegnarla a rispondere, e farle superare l’avversione, che ha a scrivere lettere; ma bisogna che non richiedino pronta risposta. Riguardo a Lao ho piacere che vada a spasso la mattina a buon ora, o vero lo facciano andare a letto dopo pranzo, mentre lui del dormire ne ha necessità. Faccia i nostri complimenti al Sig:re Abbate, e lo ringrazi  della sua attenzione; le dica che le nuove della Sig:ra madre sono sempre listessse, un giorno un poco meglio, l’altro un poco peggio, in somma al solito. Lo prego intanto di vigilare a Lao tanto per il fisico quanto per il morale, ed a credermi sempre con la più sincera, e perfetta stima


Lucca 31 maggio 1782                                                                        Sua Dev: ma Serva

Luisa Conti de Nobili



Al Monsieur
Monsieur  l’Abb. Cristofanini
a Segromigno



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