I fanti della Va Compagnia di Borgo a Mozzano
Guerra del 15-18
Omaggio al Comandante
dell’87 Reggimento Fanteria scritto da Ovidio Franceschelli, già autore dell’
“Inno a Cadorna”.
Il foglietto è
stampato il 2 giugno 1918 presso la tipografia storica borghigiana “Vannini”.
L’87 Reggimento e l’ 88
costituivano la Brigata Friuli, che assieme alla Cremona formavano la 16° Divisione di fanteria
durante la Grande Guerra.
Di seguito sono
trascritte per anno la partecipazione della Brigata alle operazioni belliche:
Anno 1915
Alla fine di maggio la Brigata trovasi a Palmanova, alle dipendenze della 16° divisione. Entra in linea nel settore di Monfalcone il 20 agosto, dove alterna i suoi reparti tra prima e seconda linea; il 12 ottobre un battaglione del 87° respinge un attacco austriaco alla quota 93, la rocca di Monfalcone.
Partecipa alla III° Battaglia dell’Isonzo avendo come obiettivo le posizioni sul Debeli, le munite difese avversarie respingono ogni assalto della Friuli; durante la successiva IV° Battaglia dell’Isonzo, le difficili condizioni del terreno d’attacco obbligano la brigata ad azioni dimostrative per tenere impegnato il maggior numero di soldati nemici, finalmente l’11 novembre la Friuli scende a riposo ad Aquileja.
Anno 1916
L’11 gennaio la brigata é in linea nel settore di Selz, poi il 24 aprile torna nelle trincee di Monfalcone; il giorno 20, il nemico preceduto da un violento bombardamento cerca di sorprendere reparti del 88° fanteria, l’attacco viene respinto; il 12 maggio la brigata Friuli si sposta nel settore di Ronchi , alla quota 118 – monte Sei Busi.
In giugno la grave minaccia portata da Conrad sugli Altipiani del Trentino, obbliga la Friuli ad un veloce spostamento in Val Frenzela (Asiago); prende poi parte al tentativo di riconquista del territorio perduto, attaccando il settore monte Catz – Mosciagh: l’efficace azione della artiglieria austriaca rende vano ogni assalto italiano. dopo un periodo di riposo, la brigata riprende i turni di prima linea nel tratto monte Zebio –Roccolo – Camporovere, rimanendo su dette posizioni sino a fine anno.
Anno 1917
A fine maggio inizia il trasferimento per tornare sul medio Isonzo, ed il 29 occupa le trincee della selletta Vodice – monte Santo, successivamente viene destinata nel settore di Plezzo, alto Isonzo. Il 24 ottobre, XII° Battaglia dell’Isonzo, la brigata viene sorpresa nelle trincee di prima linea dal lancio di gas venefici e subisce perdite gravissime, i superstiti ripiegano sulla stretta di Saga, quindi si riuniscono nelle posizioni tra lo Stol ed il caposaldo di Prvi-Hum: il 25 ottobre, detta località è accerchiata da forze tedesche, l’87° subisce quasi l’annientamento, l’88° riesce, dopo cruenta lotta, a sganciarsi e raggiungere monte Cavallo.
Ridotta ormai a pochi nuclei di soldati la brigata ripiega verso San Daniele e Sacile; oltrepassa il Piave il 5 novembre, lasciando nella ritirata 120 ufficiali e 2600 soldati.
Anno 1918
Sino ai primi di giugno la Friuli rimane nelle retrovie, l’11 raggiunge lo sbarramento di Serravalle sul fiume Adige, alternando i reparti tra prima linea e turni di riposo. Il 23 ottobre la brigata viene trasferita nei pressi di Vicenza, ove trovasi alla fine della guerra.
Alla fine di maggio la Brigata trovasi a Palmanova, alle dipendenze della 16° divisione. Entra in linea nel settore di Monfalcone il 20 agosto, dove alterna i suoi reparti tra prima e seconda linea; il 12 ottobre un battaglione del 87° respinge un attacco austriaco alla quota 93, la rocca di Monfalcone.
Partecipa alla III° Battaglia dell’Isonzo avendo come obiettivo le posizioni sul Debeli, le munite difese avversarie respingono ogni assalto della Friuli; durante la successiva IV° Battaglia dell’Isonzo, le difficili condizioni del terreno d’attacco obbligano la brigata ad azioni dimostrative per tenere impegnato il maggior numero di soldati nemici, finalmente l’11 novembre la Friuli scende a riposo ad Aquileja.
Anno 1916
L’11 gennaio la brigata é in linea nel settore di Selz, poi il 24 aprile torna nelle trincee di Monfalcone; il giorno 20, il nemico preceduto da un violento bombardamento cerca di sorprendere reparti del 88° fanteria, l’attacco viene respinto; il 12 maggio la brigata Friuli si sposta nel settore di Ronchi , alla quota 118 – monte Sei Busi.
In giugno la grave minaccia portata da Conrad sugli Altipiani del Trentino, obbliga la Friuli ad un veloce spostamento in Val Frenzela (Asiago); prende poi parte al tentativo di riconquista del territorio perduto, attaccando il settore monte Catz – Mosciagh: l’efficace azione della artiglieria austriaca rende vano ogni assalto italiano. dopo un periodo di riposo, la brigata riprende i turni di prima linea nel tratto monte Zebio –Roccolo – Camporovere, rimanendo su dette posizioni sino a fine anno.
Anno 1917
A fine maggio inizia il trasferimento per tornare sul medio Isonzo, ed il 29 occupa le trincee della selletta Vodice – monte Santo, successivamente viene destinata nel settore di Plezzo, alto Isonzo. Il 24 ottobre, XII° Battaglia dell’Isonzo, la brigata viene sorpresa nelle trincee di prima linea dal lancio di gas venefici e subisce perdite gravissime, i superstiti ripiegano sulla stretta di Saga, quindi si riuniscono nelle posizioni tra lo Stol ed il caposaldo di Prvi-Hum: il 25 ottobre, detta località è accerchiata da forze tedesche, l’87° subisce quasi l’annientamento, l’88° riesce, dopo cruenta lotta, a sganciarsi e raggiungere monte Cavallo.
Ridotta ormai a pochi nuclei di soldati la brigata ripiega verso San Daniele e Sacile; oltrepassa il Piave il 5 novembre, lasciando nella ritirata 120 ufficiali e 2600 soldati.
Anno 1918
Sino ai primi di giugno la Friuli rimane nelle retrovie, l’11 raggiunge lo sbarramento di Serravalle sul fiume Adige, alternando i reparti tra prima linea e turni di riposo. Il 23 ottobre la brigata viene trasferita nei pressi di Vicenza, ove trovasi alla fine della guerra.
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