La tassa sulle
finestre
nella vicaria di
borgo a mozzano – luglio 1799
La tassa sulle finestre fu applicata in vari
paesi europei quali l’Inghilterra, la Francia, la Spagna e i Paesi Bassi.
L’imposta gravava sugli immobili ed era commisurata al numero e alle dimensioni
delle aperture.
La tassa sulle finestre fu introdotta a Lucca
nel 1799, sotto la prima Repubblica Democratica Lucchese, nata il 4 febbraio per
volere del generale Serrurier, comandante delle truppe francesi, che avevano
preso il controllo del territorio del vecchio Stato oligarchico.
Il dottor Giacomo Vincenzo Pellegrini di Borgo a
Mozzano, uno dei cinque Direttori del Direttorio eletto il 4 febbraio 1799, dimissionario
da tale carica per motivi di salute, aveva ricevuto in data 11 Luglio l’incarico di
“verificare il credito concepito dalla
Comunità, e Vicaria [del Borgo a Mozzano] per i generi somministrati alle truppe [in prevalenza francesi], e ad esigere dai Parrochi il denaro retratto
dalla contribuzione delle finestre …”.
Lettera del 11 Luglio
1799 del Direttorio.
“Libertà
Eguaglianza
Rep.
Lucchese 11 Luglio 1799
Il
Direttorio Esecutivo
al
Cittadino
Giacomo Vincenzo Pellegrini
Cittadino
Dal
decreto, che si compiega, vedrete, Cittadino essere rimessa alla considerazione
di direttorio esecutivo la determinazione da prendersi sulla petizione, che
tempo fa fù fatta dalla Vicaria di Borgo.
Per
coerenza di questa autorizzazione ha il direttorio esecutivo eletto la vostra
Persona a verificare il credito concepito dalla Comunità, e Vicaria per i
generi somministrati alle truppe, e ad esigere dai Parrochi il denaro retratto
dalla contribuzione delle finestre, acciò fatta detta verificazione, sia la
Comunità, e Vicaria rimborsata di quello, che sarà di ragione.
Questa
lettera servirà a caratterizzare per autentiche le ricevute, che voi farete ai
medesimi Parrochi.
Salute,
fratellanza
Dom.co
Ant.o Bertagna Presidente
Bombacari
Sec.o Se.”
Dopo appena sei giorni dalla lettera sopra
riportata, il 17 Luglio la Repubblica Democratica Lucchese cadde e subentrò la
reggenza austriaca. Le lettere indirizzate al dottor Pellegrini dai parroci
delle varie frazioni della Vicaria, incaricati della raccolta della tassa sulle
finestre, riflettono questo particolare momento di
disorientamento delle popolazioni dei paesi, popolazioni rurali che peraltro
avevano sempre dimostrato una certa avversione verso il governo democratico.
Lettera del 18 Luglio
1799 del Pievano di Chifenti.
“Sig. Mio [?]. mo
Non
è mancanza di respetto verso VS. il non venire alla di lei inviatami, di
mandare cioè il richiesto denaro delle Finestre, ma per evitare il tumulto di
questi miei Parrocchiani dè quali la maggior parte sono venuti in questa
mattina a farmi sapere, che non vogliono assolutamente , che sborsi la
mentovata somma richiesta, come potrà vs. sentire da uno di questi governatori,
che porta il presente Giudicherei però per d:o motivo di sospendere ed intanto
attendere qualche riscontro.
Sono
con tutto il rispetto
Vs.
Um. Ser.o Chifenti
18 Lug.o 1799
In
fretta Dev:o
aff:mo Servitore
Pio:
Ant:o Finucci”
Lettera del 18 Luglio
1799 dai Governatori dei Monti di Villa.
A di 18 Luglio 99
Pervenutaci dalle mani del
Cittadino Parroco, una lettera scritta da Voi Cittadino, sul proposito del
pagamento da farsi della contribuzione delle fi
Leonardo Lena nestre; si è
su questo proposito radunata la Nostra Comunità per ricevere i sentimenti della
medes:ma sopra questo particolare, dove si è dato il Partito [?], ed
è stato perduto perche ha creduto di non altrimenti mandare quella
contribuzione, adducendo per ragione, che ognuno vole ciò che a messo fuori.
Noi Governatori siamo
incaricati dalla Nostra Comunità, di farle sapere la sua risoluzione, ed
augurandole ogni felicità
Salute, e
Considerazione
Leonardo Lena
Canc: ro
D’ordine dè governatori
Lettera del 19 Luglio
1799 del Rettore di Cune.
Sig.e
Dottore Ecc.mo
Stante
la variazione del Governo non pochi dei miei Parrocchiani, anzi quasi tutti mi
fanno istanza perché ritenga in mia mano il denaro retratto dall’imposizione
sopra le finestre. Favorirà pertanto darmi qualche chiarimento per mia regola;
ed intanto col dovuto rispetto mi segno
Di
Vs: Cune 19 Lug.o 1799
Divot.mo
Servitore
Biagio Dinelli
Rett.
Lettera del 19 Luglio
1799 del Pievano di Pieve di Monti di Villa.
Pieve
de Monti di Villa 19 Luglio 1799
Cittadino
Nel giorno di ieri non vi
mandai il denaro delle finestre perché i governatori a nome della comunità me
li hanno fermati nelle mani, e a tale effetto in questa mattina hanno ristrinto
il commune, e perciò senza altro ordine li tengo a disposizione di chi dovrà
averli
Salute e Fratellanza
Gio. Francesco Torre P.[ievano]
Lettera del 22 Luglio
1799 del parroco di Gioviano.
Ill.mo Sig.re Sig.re P.ne Col.mo
Appena ricevuto il di Lei foglio
riguardante la contribuzione sopra le finestre che consegnai ai Governatori di
questa Comunità, acciò lo leggessero in publico comune e deliberassero cosa
volevano risolvere, ebbi per risposta che essendo cessato il governo non
volevano mandare cosa alcuna, e intanto vollero che lo restituissi a
contribuenti. Ecco di quanto devo avvisarla: e con tale occasione pieno di
stima, ed onore sono a dedicarmi
Dv Ill.mo
Gioviano questo di 22 Luglio 1799
Umiliss.mo e Dev.o Se.o
Paolo Valentini
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