mercoledì 21 giugno 2017

IL TABACCO DIMENTICATO: DA UNA LETTERA DEL 1788





il tabacco dimenticato: da una lettera del 1788.
La lettera è scritta da Luisa Conti, sposata col marchese Carlo de Nobili di Lucca, e indirizzata all’abate Cristofanini (1752 – 1825) di Borgo a Mozzano, poeta arcade, membro dell’ “Accademia degli Oscurri” e precettore presso casa de Nobili.
Nello scritto l’autrice chiede che l’Abate le invii il tabacco dimenticato, che dovrebbe trovarsi nel “comodo di terreno” [piccola stanza, ripostiglio] in “uno stagnino di latta fatto benino” [contenitore in lamierino di ferro con sopra la superficie depositato un sottile strato di stagno]. È da ritenersi che si tratti di tabacco da fiuto, che nel XVIII sec. era un segno distintivo dell'élite e che veniva posto in pregiate tabacchiere, come quella sotto riportata [Tabacchiera in tartaruga rettangolare ad angoli rotondati colma nel sopra, intarsiata con madreperla iridescente e argento cesellato, da attribuirsi a Gerard de Beche (Liegi 1706 – 1777)].





Monsieur L’Abbè
Al solito di quando vado in qualche posto mi sono scordata qualche cosa; e questa volta è una cosa molto interessante perché dubito di non aver fatto sufficiente provista di tabacco. Mi faccia dunque il piacere di andare al mio comodo di terreno, troverà sopra una di quelle staffe uno stagnatino di latta fatto benino, e quasi nuovo ove devesservi del tabacco, e me lo mandi; se mai io non me ne ricordassi bene, e che non ci fosse apra il banco, e vi troverà un gran stagnatone ma quasi voto, e dov’è del tabacco tutto in un masso, e mandi la stagnata tal quale stà. Se la chiave di detto Banco non ci fosse dentro sarà sopra una di quelle staffe. Nel medesimo Banco vi è un canestro, rinvolto in una robba bianca vi è uno schizzetto di stagno, Lo prego d’involtarlo bene in una carta, e mandarmelo. Nell’istesso Banco vi sono molte Boccette fra le quali una con dello spirito di timo di quello per le tarme che Lei dovrebbe conoscere all’odore, ma per maggior chiarezza Le dirò che la Boccetta che lo contiene è quella più larga, e bassa, me la mandi pure, e unitamente a questa alcuni rucioli di carta ma mi bastano pochi no essendo per medicare matrasse [?]. Dica all’Andreetti che pensi a mandarmi le lettere della posta se ve ne ho, e al Fattore per quelle che possono venire per me dal bagno. Reverisca tutte le Signore e i Ragazzi, e solita sincera stima sono
S. Colombano 19 Agosto 1788 Sua Dev: ma Obl:ma Serva






Luisa Conti de Nobili











   

 

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