domenica 10 settembre 2017

LA DUCHESSA D'AOSTA E IL "MODESTO TERRITORIALE" - Guerra del 15-18.


La Duchessa d’Aosta e il “modesto territoriale”
 Guerra del 15-18

I soldati italiani, che presero parte alla guerra del 15-18, erano cittadini di sesso maschile nati fra il 1874 e 1899, inquadrati nell’Esercito Permanente, se compresi fra i 20 e i 28 anni, nella Milizia Mobile, se compresi fra i 28 e i 32 anni, mentre i“vecchi” fra i 33 e i 39 anni venivano iscritti nella Milizia Territoriale.
L’avvocato Enrico Pellegrini di Borgo a Mozzano (Lucca) aveva 33 anni all’entrata in guerra dell’Italia e pertanto venne arruolato nella Milizia Territoriale. Questo ramo della forza militare trovava impiego prevalentemente come riserva e sussidio ai reparti combattenti, anche se in certe occasioni furono proprio i “vecchi” della Territoriale a riportare successi in combattimento.


Enrico Pellegrini, col grado di sottotenente del 43° reggimento fanteria della Brigata Forlì, si trovava durante il 1917 in “zona di guerra”, prima alle pendici del “Monte Santo” e il 28 settembre a Zagorie, sull’altipiano della Bainsizza, quando fu ferito da una granata mentre si trovava in trincea. Ricoverato all’ospedale contumaciale di Beivars, comune di Udine. Qui fu interrogato dalla Duchessa d’Aosta, che visitava i feriti.


Di seguito è riportata la cartolina, indirizzata alla moglie Dedè (Jadè), dove il Sottotenente riporta le sue risposte alle domande della Duchessa

12 Ott. 1917
Carissima Dede-
Continuo bene _ niente di nuovo. Buone notizie non è vero? Per lo meno non c’è niente di male! E andiamo avanti. Oggi è venuta a visitare l’ospedale la Duchessa d’Aosta, e sai cosa ha domandato a me, forse vedendo la barbaccia vetusta? Ha domandato se ero volontario; al mio diniego ha soggiunto se ero di complemento, ed allora con solennità ho risposto che ero un modesto territoriale. Ma intanto povero barba eccolo qui; vedo il sole dorare i monti lontani, è il sole d’ottobre che dipinge i quadri meravigliosi della nostra vallata [la valle del Serchio] ricchi di pampini variopinti e di folte chiome castane, e …..  non ho speranze. Ma i tempi tornano e ne tornano nuovi. Per ora basta non venga meno l’appetito e l’allegria. Ad ogni modo a presto. Saluto e bacio.
                                                                                  Enrico





 

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