sabato 1 febbraio 2014

ALBUM DI RICORDI CARISSIMI - Disegni del pittore A. Lazzari di Diecimo


- album di “ricordi carissimi” -

L’album è composto da fogli in cartoncino bianco illustrati dai pittori Alfredo Lazzari e G. Ribera. Il primo disegna caricature, il secondo due bozzetti.

- Alfredo Lazzari, nato nel 1871 nella frazione di Diecimo del comune di Borgo a Mozzano, – morto) frequentò il Regio Istituto lucchese di Belle Arti (oggi Istituto Passaglia) e completò gli studi presso le accademie di Firenze e di Roma. Nel 1897, all’età di 26 anni, emigrò in Argentina e divenne uno fra gli artisti precursori del Novecento artistico sudamericano.  Morì a Buenos Aires nel 1949, senza aver mai dimenticato la sua terra, come testimonia un suo scritto: “Vedo sempre con gli occhi della mente le muraglie del Bargiglio [antica fortezza della Repubblica di Lucca] dorate dagli ultimi raggi che vanno a morire nel nostro Ausere [ramo principale del fiume Serchio] sonoro, sento muggire il Serchio in piena che tutto avvolge con impeto irruente e vandalico, però l’ombre profumate e benefiche de nostri castagni sono indimenticabili e sempre desiderate.

- G. Ribera [definito pittore, ma non trovata la biografia] 

Sul primo cartoncino è scritto “Questa pagina dell’Amico Alfredo Lazzari è principio di ricordi carissimi. Francesco Pellegrini, Pisa 22 Ott. 1891”; nella parte inferiore la firma “A.Lazzari 22 8bre 1891 Pisa”. Sono disegnati lo stemma della famiglia Pellegrini di Borgo a Mozzano, l’autoritratto del giovane Pittore, una sfinge, etc.




- Nelle pagine di seguito compaiono: 

3 ritratti a china raffiguranti Francesco Maria Pellegrini [a matita è riportato “io]


 Il ritratto caricatura del marchese della Motta [ china ];


Il ritratto caricatura di “Costa pittore” [ china ];
Giovanni Costa detto Nino (Roma, 1826Marina di Pisa, 31 gennaio 1903) è stato un esponente di punta della pittura romana dell'Ottocento contribuendo a diffondere delle idee naturalistiche anche tra i membri del movimento pittorico dei macchiaioli. Costa è ricordato anche per aver partecipato attivamente alle campagne garibaldine del 1848-49 e del 1859.



Il ritratto caricatura del “Gioli” [ china ]
Luigi Gioli (San Frediano a Settimo, 16 novembre 1854Firenze, 27 ottobre 1947) è stato un pittore italiano della corrente artistica dei Macchiaioli.  Studiò giurisprudenza ed arrivò tardi e come autodidatta alla pittura. Nel 1889 partecipò all'Esposizione Universale di Parigi. All'interno del Palazzo Giuli Rosselmini Gualandi di Pisa, sono esposti i principali capolavori della Collezione Fondazione Cassa di Risparmio, comprendente opere di vari artisti, fra i quali si trova Luigi Gioli.

Disegno di una popolana di spalle: “la lucchesa” [ china ];


 Il ritratto di “Gabbanini scultore” [ china ] (non trovate notizie sull’artista);


Il ritratto caricatura di “I. B. Supino” [ china ];
Igino Supino nasce a Pisa nel 1858. Dopo gli studi liceali, la passione per la pittura lo porta a frequentare la scuola di Alessandro Lanfredini, pittore di soggetti storici e risorgimentali, allora assai noto. Nonostante i primi importanti riconoscimenti decide di abbandonare la pittura a favore della storia dell’arte. Nel 1938, con l’imporsi delle leggi razziali, è costretto a ritirarsi completamente da ogni ruolo pubblico. In piena solitudine continuerà a preparare l’ultimo volume sull’Arte nelle chiese di Bologna, che lascerà incompiuto alla morte, avvenuta nel 1940.


“da Levy Moses - Campagnuolo Toscano” – riproduzione di un’opera del Moses firmato da “ G. Ribera” [ pastello ];
Moses Levy (Tunisi, 1885Viareggio, 1968) è stato un pittore italiano. Nato da padre inglese e madre italiana, studia in una scuola italiana a Tunisi.  Trasferitosi in Italia nel 1900 si iscrive all'Istituto d'Arte "A. Passaglia" di Lucca e trova come compagno di studi Lorenzo Viani. Levy e Viani frequentano assieme a Firenze l'Accademia di Belle Arti tenuti dal pittore Giovanni Fattori. In breve si afferma come pittore. A causa delle leggi razziali fasciste Moses Levy deve lasciare l'Italia, si trasferisce a Nizza e ritorna successivamente a Tunisi. Alla fine della seconda guerra mondiale si trasferisce prima a Parigi, poi a Firenze ed infine a Viareggio.  


“Anchiano - 1915”, paesaggio firmato G. Ribera [ acquerello ]; 

Il paese di Anchiano, frazione del Comune di Borgo a Mozzano, fu roccaforte dei Suffredinghi nel Medioevo e fu caposaldo della Linea Gotica nella Seconda guerra mondiale. Nella parte più elevata del paese oggi sorge la chiesa parrocchiale sulle fondamenta dell’antica struttura medievale.








Nessun commento:

Posta un commento