sabato 22 febbraio 2014

COMITATO di LIBERAZIONE NAZIONALE di Borgo a Mozzano


 C.L.N. di Borgo a Mozzano (prov. di Lucca)
1943-1944

L’ing. Cesare Marchi fu presidente del C.L.N. di Borgo a Mozzano (LU) [Comitato di Liberazione, organizzazione politico-militare dei partiti antifascisti nata per combattere il fascismo e gli occupanti tedeschi. Il C.L.N. fu costituito il 9 settembre 1943 e sciolto nell’anno 1947] e fra le carte del periodo, conservate in casa Marchi, si trova un dattiloscritto in cui viene riassunta l’azione delle “Squadre d’Azione” dal novembre 1943 all’ottobre 1944. 
La prima azione riportata è del mese di novembre 1943 e si riferisce all’aiuto prestato ad ufficiali alleati, ex prigionieri (Maggiore Daglas Bland, e i colonnelli Geofrey Parkin e Jon Trendell), per passare le linee tedesche.
Quindi seguono, dal mese di dicembre 1943 al mese di maggio 1944, rilevamenti dei lavori di costruzione delle fortificazioni della “Linea Gotica”, iniziata in prossimità dell’abitato di Borgo a Mozzano, e la trasmissione dei dati, anche tracciati su cartografia, al C.L.N. di Lucca.
Nei mesi di giugno e luglio si svolgono azioni sul territorio: vengono disarmati dei militi repubblichini [aderenti alla Repubblica fascista di Salò], vengono fatte saltare attrezzature per la costruzione della Linea Gotica con cariche di dinamite, si ostacola il transito delle truppe tedesche con il sabotaggio degli pneumatici dei mezzi nemici e con l’asportazione delle indicazioni stradali. Inoltre viene intensificata la propaganda antifascista verso i dipendenti Todt [L'Organizzazione Todt (OT) fu una grande impresa di costruzioni che operò dapprima nella Germania nazista e poi in tutti i paesi occupati durante la seconda guerra mondiale, impiegando il lavoro coatto di più di 1.500.000 uomini. Fra questi prigionieri di guerra e uomini rastrellati nei paesi limitrofi alle opere da realizzare] e, asportando e falsificando dei tesserini tedeschi dal Comando della OT, viene evitato il lavoro obbligatorio per 15 italiani della zona.
Nel mese di agosto è intensificato il rilievo e la trasmissione al C.L.N. di Lucca delle opere di fortificazione tedesche attraverso schizzi planimetrici, dati topografici e addirittura con l’invio di una carta topografica tedesca sottratta al Comando O.T.  Si effettua anche la liberazione di un cittadino americano (Calligaris Alberto) dal campo di concentramento della Socciglia e vengono disarmati due soldati tedeschi isolati.
Il 5 settembre Lucca è liberata e le truppe tedesche si ritirano lentamente lungo la valle del Serchio. Il C.L.N. di Borgo a Mozzano compie azioni di sabotaggio contro i mezzi di trasmissione tedeschi e non esita a sostenere scontri armati con le pattuglie nemiche. In una di queste trova la morte il patriota Valentino Brini. Il paese di Borgo a Mozzano è evacuato dalle truppe nemiche e quando una pattuglia tedesca cerca di rientrare viene affrontata e ricacciata.
Finalmente il 30 settembre entrano in paese le truppe brasiliane e le squadre d’azione del C.L.N. si uniscono alle truppe regolari per guidarle sul territorio, oltre a portarsi al di là delle linee di combattimento per prelevare civili fuggiti dai campi di concentramento tedeschi e guidare disertori dell’esercito nemico.
In ottobre del 1944 i componenti delle squadre d’azione partecipano a tutte le manovre belliche condotte dalle truppe liberatrici con grande audacia, tanto da ricevere l’encomio del Comandante dell’87 Compagnia Brasiliana.
Spostatosi in Garfagnana il fronte della guerra, i patrioti del C.L.N. di Borgo a Mozzano svolgono azioni di ordine pubblico e di polizia.
Seguono le firme:
Il Comandante la Squadra d'Azione (Ten. Amaducci Mario
Il Comitato di Liberazione Nazionale - Il Presidente ( Ing. C. Marchi)


Dott. Ing. Cesare Marchi

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