sabato 21 giugno 2014

Ricordi della Grande Guerra di una famiglia lucchese - III° parte


una famiglia lucchese durante la Grande Guerra (1914 -18)

III° parte
____________________

SUL FRONTE DEL CADORE

22 Giugno 1917 alla vigilia di partire per il Sabotino Ten. ing. Mario Marchi
 
  La tanto desiderata partenza per la zona di guerra avviene il 1 settembre: “Carissima mamma, dopo tanto ti scrivo e per darti una buona notizia. Parto improvvisamente per Belluno dove sono destinato per qualche tempo al Comando di Artiglieria della IV Armata. Là avrò incarichi tecnici……mi dispiace lasciare anche per poco i miei soldati, che mi voglino così bene. Ma d’altra parte vado a fare una cosa bella ed importante. Girerò da Belluno tutto il Cadore e forse anche un po’ di Carnia….Ho comprato qualche maglia perché lassù troverò del fresco e forse in qualche posto la neve…..”[Torino, 3 settembre 1917 - lettera B5/17 ].
   
La partenza oltre ad essere improvvisa, porta il Ten. Marchi in una zona diversa da quella a cui era stato assegnato in un primo tempo. La didascalia della fotografia riprodotta indica come destinazione il monte Sabotino, collocato nell’area del fronte su cui operava la IIa armata, che sarà investita in maniera, disastrosa, insieme alla IIIa, dalla offensiva austro-tedesca di Caporetto [“Per la potenza di questa [offensiva austro-tedesca], combinata con errori del dispositivo italiano, il fronte della Seconda armata fu sfondato e l’armata quasi distrutta; la Terza armata, minacciata alle spalle, dovette ritirarsi precipitosamente.” [ Storia del Novecento – L. Salvatorelli – Ed. Mondatori 1964- pg.515].

Il grave pericolo scampato è ricordato, dopo i tragici avvenimenti: “….a Torino dunque, come di là ti scrivevo, speravo di partire colla mia bella batteria per il fronte ed ebbi un certo cruccio quando dovetti venire alla IVa Armata. Ma vedi come si giudica male! Sarei andato alla 2° e Dio sa quale sorte o per lo meno quale strazio avrei sofferto.” [Zona di guerra, 22 novembre 1917 - lettera C8/17] .

La IVa armata opera sul fronti del Trentino e dell’alta Carnia, settore al momento meno impegnato, essendo in atto a sud la 11a  battaglia dell’Isonzo, che vede impegnate le già ricordate IIa e IIIa armata, per cui sono assai veritiere le missive inviate dallo zio Mario con cui cerca di tranquillizzare i familiari, anche se certamente esagerate nell’escludere un qualsiasi pericolo. Alla sorella descrive addirittura una vita dai tratti idilliaci: “….ti parlerò della mia vita qui la quale è la più bella che si possa immaginare. Mi trovo ora in una magnifica valle fra montagne altissime e a notevole altezza sul livello del mare. In alto montagne nude con pareti a picco che formerebbero la delizia di un vero alpinista. Sotto le rocce sono i prati e le vegetazioni nane delle conifere, in basso nella valle boschi foltissimi di abeti, di larici e di pini……. Spesso mi reco qua e là ed allora sono ascensioni incantevoli su per le montagne. Vado col mulo, col cavallo e spesso a piedi perché mi piace assai di più ……Appena arrivato qui ho dovuto iniziare delle costruzioni per l’inverno che è naturalmente rigidissimo e vicino…….Il gruppo presso il quale sono è comandato da un gentiluomo e colto ufficiale che mi tratta come un fratello. C’è poi un simpatico medico che mi inizia alle bellezze della flora alpina e ai più reconditi segreti della fotografia. Siamo naturalmente un po’ isolati perché in montagna succede sempre così: pochi uomini su vasta zona. E questo isolamento stabilisce fra noi dei vincoli ancora più stretti. Mi occupo dei miei lavori, che sono spesso ardui problemi di ingegneria per tutta la giornata e spesso disegno fino a tarda notte…………………………….……” [Zona di guerra, 21 settembre 1917 - lettera B1/17 ].
Baracche del 40° corpo – loc. Tre Cime

Nei documenti del Ten. Marchi è conservato anche un piccolo taccuino, nelle cui pagine il prendeva appunti per la realizzazione di postazioni d’artiglieria collocate in caverne naturali o artificiali e per il tiro delle batterie
Degli appunti e dei disegni a matita sono riprodotte alcune pagine antecedenti Caporetto.
18 settembre 1917
Caverna del Testaccio – Pianta- scala 1/100 – Sezioni - schizzi del terreno - fotografie degli sbocchi e dei punti caratteristici  - Batt. 776  Imbocco– caverna osservatorio

Batteria 776, Imbocco caverna osservatorio

Batteria 776 - Pianta caverna osservatorio

Batteria 776, Imbocco e pianta primo pezzo

Batteria 776,  sezioni primo pezzo

Batteria 776 - Caverna terzo pezzo, pianta

Batteria 776, Caverna presso il 3° pezzo

Batteria 776, Schizzo d'insieme della posizione dei cannoni


23 sett. 1917
Relazione degli oss. e materiali degli oss.


Oss. 012 – Allo scoperto; esiste vicino una caverna che potrebbe eventualmente adibirsi ad osservatorio, ma il campo di osservazione risulta limitatissimo.
Oggetti mancanti alla dotazione regolamentare:
1 goniometro con iposcopio
1 una riga graduata
1 una carta dell’osservatorio colle zone viste e non viste
1. schizzo panoramico della zona vista dall’osservatorio.
1. serie completa di materiali da segnalazione.
5 torce a vento
1. quaderno per registrare fonogrammi.
1.               per diario
1. consegna speciale per l’osservatorio.

Oss. 016 si trova presso la sez (?)     della 777.
Non ha copertura da resistere a un medio calibro.
Oggetti mancanti: tutti tranne la carta al 25000, l’elenco dei bersagli e il quaderno per i fonogrammi.
………………….
………………….
…………………. 

Batt.776
Oss. Di batteria in roccia-
Mancano tutti i materiali
………………….
………………….
Batt. 777 Manca l’oss. di batteria. Dalle due sezioni si scorge tutto il campo di tiro
………………….
………………….
Batt. 75 A. Non ha osservatorio di batteria.

Osservatorio 012
Personale esistente: Ufficiali n° 2, Soldati n° 3 dei quali uno funge da telefonista.
………………….
………………….
………………….
   

Ore 19,40’
Da 012 – Dalla 21 43 [sigla attribuita a una batteria austriaca] una bombarda spara sulle nostre linee. Il piccolo calibro della 21 43 due colpi in fondo valle, dei quali uno sulle linee austriache. Ordine alla 776 di sparare qualche colpo ogni volta che la bombarda fa fuoco.
Ore 20: Ord. Alla 75 A ( Barresa ?) di sparare 5 o 6 colpi sui piccoli posti della Punta Est (Iovane) alla base del canalone
Ore 20,07’: richiesta 5a Zona fuoco sulla 21 43, dato ordine alle 20,09 alla 778- 1° colpo alle 20,12.

………………………
………………………




………………………
………………………

Ore 20,20’: Alla 773 tenere un pezzo sulla 21 43 ed uno nell’avuto principale. - Alla 776 tenere i pezzi sugli obiettivi della passata notte.
Ore 22,27’: dal Cap.Arduino 4a zona è richiesto il fuoco sulla balza mediana Iovame presso nota feritoia della mitragliatrice. Ordine trasmesso alle 22, 31’, 1° colpo partito alle 22,33’.
Da 015 si avverte che la bombarda spara dalla 21 43. Si chiedono due colpi celeri alle 23,11’. 1° colpo 23,13’
Da R7 alla R 773 urgente: Non è ancora pervenuta risposta circa l’eventuale sollecito ripiegamento.
Alle 12,37’ il Ten. Alliata dall’oss. di batt. 773 riferisce scoppiato incendio sotto le nostre linee di fronte alla 20 56. L’incendio aumenta.


………………………
………………………
………………………
………………………

LETTERE
[Torino, 3 settembre 1917 - lettera B5/17 ].








[Zona di guerra, 22 novembre 1917 - lettera C8/17] .










[Zona di guerra, 21 settembre 1917 - lettera B1/17 ].





Nessun commento:

Posta un commento