una famiglia lucchese durante la Grande Guerra (1914 -18)
III°
parte
____________________
SUL FRONTE
DEL CADORE
22 Giugno 1917 alla vigilia di partire per il Sabotino Ten. ing. Mario Marchi |
La tanto desiderata partenza per
la zona di guerra avviene il 1 settembre: “Carissima mamma, dopo tanto ti scrivo e per darti una buona notizia. Parto
improvvisamente per Belluno dove sono destinato per qualche tempo al Comando di
Artiglieria della IV Armata. Là avrò incarichi tecnici……mi dispiace lasciare
anche per poco i miei soldati, che mi voglino così bene. Ma d’altra parte vado a fare una
cosa bella ed importante. Girerò da Belluno tutto il Cadore e forse anche un
po’ di Carnia….Ho comprato qualche maglia perché lassù troverò del fresco e
forse in qualche posto la neve…..”[Torino, 3 settembre 1917 - lettera B5/17 ].
La partenza oltre ad essere improvvisa, porta il Ten. Marchi in una zona
diversa da quella a cui era stato assegnato in un primo tempo. La didascalia
della fotografia riprodotta indica come destinazione il monte Sabotino,
collocato nell’area del fronte su cui operava la IIa armata, che
sarà investita in maniera, disastrosa, insieme alla IIIa, dalla
offensiva austro-tedesca di Caporetto [“Per
la potenza di questa [offensiva austro-tedesca], combinata con errori del dispositivo italiano, il fronte della
Seconda armata fu sfondato e l’armata quasi distrutta; la Terza armata,
minacciata alle spalle, dovette ritirarsi precipitosamente.” [ Storia del
Novecento – L. Salvatorelli – Ed. Mondatori 1964- pg.515].
Il grave pericolo scampato è ricordato, dopo i tragici avvenimenti: “….a Torino dunque, come di là ti
scrivevo, speravo di partire colla mia bella batteria per il fronte ed ebbi un
certo cruccio quando dovetti venire alla IVa Armata. Ma vedi come si
giudica male! Sarei andato alla 2° e Dio sa quale sorte o per lo meno quale
strazio avrei sofferto….” [Zona di guerra, 22 novembre
1917 - lettera C8/17] .
La IVa armata opera sul fronti del Trentino e dell’alta
Carnia, settore al momento meno impegnato, essendo in atto a sud la 11a battaglia dell’Isonzo, che vede
impegnate le già ricordate IIa e IIIa armata, per cui
sono assai veritiere le missive inviate dallo zio Mario con cui cerca di
tranquillizzare i familiari, anche se certamente esagerate nell’escludere un
qualsiasi pericolo. Alla sorella descrive addirittura una vita dai tratti
idilliaci: “….ti parlerò della mia vita qui la quale è la più bella che si
possa immaginare. Mi trovo ora in una magnifica valle fra montagne altissime e
a notevole altezza sul livello del mare. In alto montagne nude con pareti a
picco che formerebbero la delizia di un vero alpinista. Sotto le rocce sono i prati
e le vegetazioni nane delle conifere, in basso nella valle boschi foltissimi di
abeti, di larici e di pini……. Spesso mi reco qua e là ed allora sono ascensioni
incantevoli su per le montagne. Vado col mulo, col cavallo e spesso a piedi
perché mi piace assai di più ……Appena arrivato qui ho dovuto iniziare delle
costruzioni per l’inverno che è naturalmente rigidissimo e vicino…….Il gruppo
presso il quale sono è comandato da un gentiluomo e colto ufficiale che mi
tratta come un fratello. C’è poi un simpatico medico che mi inizia alle
bellezze della flora alpina e ai più reconditi segreti della fotografia. Siamo
naturalmente un po’ isolati perché in montagna succede sempre così: pochi
uomini su vasta zona. E questo isolamento stabilisce fra noi dei vincoli ancora
più stretti. Mi occupo dei miei lavori, che sono spesso ardui problemi di
ingegneria per tutta la giornata e spesso disegno fino a tarda notte…………………………….……” [Zona di guerra, 21 settembre 1917 -
lettera B1/17 ].
Baracche del 40° corpo – loc. Tre Cime |
Nei documenti del Ten. Marchi è conservato anche un
piccolo taccuino, nelle cui pagine il prendeva appunti per la realizzazione di
postazioni d’artiglieria collocate in caverne naturali o artificiali e per il
tiro delle batterie
Degli appunti e dei disegni a matita sono riprodotte alcune
pagine antecedenti Caporetto.
“18 settembre 1917
Caverna del Testaccio –
Pianta- scala 1/100 – Sezioni - schizzi del terreno - fotografie degli sbocchi
e dei punti caratteristici - Batt. 776 Imbocco– caverna osservatorio
Batteria 776, Imbocco caverna osservatorio |
Batteria 776, Imbocco e pianta primo pezzo |
Batteria 776, sezioni primo pezzo |
Batteria 776 - Caverna terzo pezzo, pianta |
Batteria 776, Caverna presso il 3° pezzo |
Batteria 776, Schizzo d'insieme della posizione dei cannoni |
23 sett. 1917
Relazione degli oss. e materiali degli oss.
Oss. 012 –
Allo scoperto; esiste vicino una caverna che potrebbe eventualmente adibirsi ad
osservatorio, ma il campo di osservazione risulta limitatissimo.
Oggetti mancanti alla dotazione regolamentare:
1 goniometro con iposcopio
1 una riga graduata
1 una carta dell’osservatorio colle zone viste e non
viste
1. schizzo panoramico della zona vista
dall’osservatorio.
1. serie completa di materiali da segnalazione.
5 torce a vento
1. quaderno per registrare fonogrammi.
1. “ per diario
1. consegna speciale per l’osservatorio.
Oss. 016
si trova presso la sez (?) della 777.
Non ha copertura da resistere a un medio calibro.
Oggetti mancanti: tutti tranne la carta al 25000,
l’elenco dei bersagli e il quaderno per i fonogrammi.
………………….
………………….
………………….
Batt.776
Oss. Di batteria in roccia-
Mancano tutti i materiali
………………….
………………….
Batt. 777 Manca
l’oss. di batteria. Dalle due sezioni si scorge tutto il campo di tiro
………………….
………………….
Batt. 75 A.
Non ha osservatorio di batteria.
Osservatorio 012
Personale esistente: Ufficiali n° 2, Soldati n° 3 dei
quali uno funge da telefonista.
………………….
………………….
………………….
Ore 19,40’
Da 012 – Dalla 21 43 [sigla
attribuita a una batteria austriaca] una bombarda
spara sulle nostre linee. Il piccolo calibro della 21 43 due colpi in fondo
valle, dei quali uno sulle linee austriache. Ordine alla 776 di sparare qualche
colpo ogni volta che la bombarda fa fuoco.
Ore 20: Ord. Alla 75 A ( Barresa ?) di
sparare 5 o 6 colpi sui piccoli posti della Punta Est (Iovane) alla base del
canalone
Ore 20,07’: richiesta 5a Zona
fuoco sulla 21 43, dato ordine alle 20,09 alla 778- 1° colpo alle 20,12.
………………………
………………………
………………………
………………………
Ore 20,20’: Alla 773 tenere un pezzo
sulla 21 43 ed uno nell’avuto principale. - Alla 776 tenere i pezzi sugli
obiettivi della passata notte.
Ore 22,27’: dal Cap.Arduino 4a
zona è richiesto il fuoco sulla balza mediana Iovame presso nota feritoia della
mitragliatrice. Ordine trasmesso alle 22, 31’, 1° colpo partito alle 22,33’.
Da 015 si avverte che la bombarda spara
dalla 21 43. Si chiedono due colpi celeri alle 23,11’. 1° colpo 23,13’
Da R7 alla R 773 urgente: Non è ancora
pervenuta risposta circa l’eventuale sollecito ripiegamento.
Alle 12,37’ il Ten. Alliata dall’oss. di
batt. 773 riferisce scoppiato incendio sotto le nostre linee di fronte alla 20
56. L’incendio aumenta.”
………………………
………………………
………………………
………………………
LETTERE
[Torino, 3 settembre 1917 -
lettera B5/17 ].
[Zona di guerra, 22 novembre
1917 - lettera C8/17] .
[Zona di guerra, 21 settembre
1917 - lettera B1/17 ].
Nessun commento:
Posta un commento