restauro della cappellina di Colle
– Pieve di Controne, anno 1916 –
Nel 1916 la cappellina di Colle
si doveva trovare in condizioni assai precarie, se il pievano dell’epoca, don
Adami, ed alcuni paesani indirizzarono una lettera all’ing. Mario Marchi, la
cui famiglia era proprietaria del bene, per chiedere un intervento urgente di
restauro.
La cappellina si trova all’inizio
del paese di Pieve di Controne sulla vecchia mulattiera delle “Guzzanesi” che,
prima della realizzazione della strada rotabile, era la via di comunicazione principale
delle frazioni della Controneria con il capoluogo Bagni di Lucca e proprio per
la sua posizione viene fatta la richiesta di restauro: “ ….essendo essa sul principale punto
di passo e quindi esposta al Forestiero, sarebbe bene fosse rimodernata e
ridotta un poco più decente …”.
Con la data dello stesso giorno della lettera del Pievano, la zia paterna Carolina informa il nipote Mario che gli sarà rivolta la richiesta di restaurare la cappellina e lo prega vivamente di assentire perché “ … questi benedetti Pievini sono buoni e sdegnosi al tempo stesso per cui se si vedessero rifiutato il nostro concorso, mai più si presterebbero per il radicale restauro …” , ma soprattutto confessa perché “ …. morirei contenta, quando la rivedrò accomodata e ben messa…”
Nota: Non sono conservate le buste delle lettere, ma è da ritenersi che le missive siano state indirizzate a Lucca alla famiglia di Mario Marchi, essendo questi arruolato come ufficiale d’artiglieria durante Grande Guerra dagli inizi del 1916.
Lettera del Pievano e dei paesani:
parrocchia
pieve di controne 16 – 3 – 916
Carissimo Sig. Mario,
Non è certo sfuggita, al suo sguardo e alla sua
considerazione, lo stato veramente compassionevole della Cappellina di Colle di
proprietà sua e della sua famiglia.
Essendo essa sul principale punto di passo e quindi
esposta al Forestiero, sarebbe bene fosse rimodernata e ridotta un poco più
decente.
Noi sottoscritti abbiamo chiesto al muratore
Lucchesi qual somma occorre allo scopo e ci ha risposto volerci più di cento
lire.
Se
Ella crede di poter fare un piccolo sacrificio dando £ 50, Noi prendiamo
impegno, con pubblica sottoscrizione, di fare tutto il lavoro.
Nella certezza che daraà veramente la somma
richiesta e lieti di vedere fatto al fine quel semiscandalo di Cappellina, come
è presentemente, La ringraziamo e ci diciamo
[ incomprensibile]
Sac. Andrea Adami Pievano
Alberto Marchi
Taliani Ernesto
Lettera della zia Carolina:
Pieve di Controne 16
marzo 1916
Carissimo Mario
Ho potuto sapere che questi uomini della Pieve,
compreso il Sig: Pievano sono in agitazione per rifare la cappellina di Colle
che è in uno stato addirittura deplorevole.
Ho saputo altresì che chiederanno a te pure su per
giù la metà di quanto vi occorre. Per carità. Mario, se ti pervenisse una
dimanda di questo genere, guarda di esaudirla e penza che facendola tutta da
noi non avremmo assai di 120 lire.
Questi benedetti Pievini sono buoni e sdegnosi al
tempo stesso per cui se si vedessero rifiutato il nostro concorso, mai più si
presterebbero per il radicale restauro.
Io poi morirei contenta, quando la rivedrò
accomodata e ben messa.
Tante cose, Mario, tanti saluti dalla tua
Aff.ma Zia
Carolina Marchi
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