sabato 12 luglio 2014

RESTAURO DELLA CAPPELLINA DI COLLE - PIEVE DI CONTRONE, 1916 -


restauro della cappellina di Colle
– Pieve di Controne,  anno 1916 –

Nel 1916 la cappellina di Colle si doveva trovare in condizioni assai precarie, se il pievano dell’epoca, don Adami, ed alcuni paesani indirizzarono una lettera all’ing. Mario Marchi, la cui famiglia era proprietaria del bene, per chiedere un intervento urgente di restauro. 
La cappellina si trova all’inizio del paese di Pieve di Controne sulla vecchia mulattiera delle “Guzzanesi” che, prima della realizzazione della strada rotabile, era la via di comunicazione principale delle frazioni della Controneria con il capoluogo Bagni di Lucca e proprio per la sua posizione viene fatta la richiesta di restauro: “ ….essendo essa sul principale punto di passo e quindi esposta al Forestiero, sarebbe bene fosse rimodernata e ridotta un poco più decente …”.


Con la data dello stesso giorno della lettera del Pievano, la zia paterna Carolina informa il nipote Mario che gli sarà rivolta la richiesta di restaurare la cappellina e lo prega vivamente di assentire perché “ … questi benedetti Pievini sono buoni e sdegnosi al tempo stesso per cui se si vedessero rifiutato il nostro concorso, mai più si presterebbero per il radicale restauro  …” , ma soprattutto confessa perché “ …. morirei contenta, quando la rivedrò accomodata e ben messa…” 

Nota: Non sono conservate le buste delle lettere, ma è da ritenersi che le missive siano state indirizzate a Lucca alla famiglia  di Mario Marchi, essendo questi arruolato come ufficiale d’artiglieria durante Grande Guerra dagli inizi del 1916.  

Lettera del Pievano e dei paesani:

            parrocchia
pieve di controne 16 – 3 – 916

Carissimo Sig. Mario,
Non è certo sfuggita, al suo sguardo e alla sua considerazione, lo stato veramente compassionevole della Cappellina di Colle di proprietà sua e della sua famiglia.
Essendo essa sul principale punto di passo e quindi esposta al Forestiero, sarebbe bene fosse rimodernata e ridotta un poco più decente.
Noi sottoscritti abbiamo chiesto al muratore Lucchesi qual somma occorre allo scopo e ci ha risposto volerci più di cento lire.
 Se Ella crede di poter fare un piccolo sacrificio dando £ 50, Noi prendiamo impegno, con pubblica sottoscrizione, di fare tutto il lavoro.
Nella certezza che daraà veramente la somma richiesta e lieti di vedere fatto al fine quel semiscandalo di Cappellina, come è presentemente, La ringraziamo e ci diciamo
[ incomprensibile]
Sac. Andrea Adami Pievano
Alberto Marchi
Taliani Ernesto

  Lettera della zia Carolina:

Pieve di Controne 16 marzo 1916
Carissimo Mario
Ho potuto sapere che questi uomini della Pieve, compreso il Sig: Pievano sono in agitazione per rifare la cappellina di Colle che è in uno stato addirittura deplorevole.
Ho saputo altresì che chiederanno a te pure su per giù la metà di quanto vi occorre. Per carità. Mario, se ti pervenisse una dimanda di questo genere, guarda di esaudirla e penza che facendola tutta da noi non avremmo assai di 120 lire.
Questi benedetti Pievini sono buoni e sdegnosi al tempo stesso per cui se si vedessero rifiutato il nostro concorso, mai più si presterebbero per il radicale restauro.
Io poi morirei contenta, quando la rivedrò accomodata e ben messa.
Tante cose, Mario, tanti saluti dalla tua
Aff.ma Zia
Carolina Marchi

Non ti dimenticare Mario di fare tanti saluti a Mamma Delia e Cesarino.

 

Fotografia di Mario Marchi.


Fotografia di Carolina Marchi al centro, della sorella Caterina a sinistra e di una signorina inglese a destra.





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