Arnaldo
Barsanti di Bagni di Lucca, Sottotenente Medico del 22 Gruppo Bombardieri, medaglia
al valore militare nella grande guerra.
Arnaldo Barsanti nacque a Gallicano nel 1889, figlio del dottor
Angelo. Si laureò in medicina nel 1912 a Bologna, prestò sei mesi di servizio
militare nel corpo degli alpini, quindi divenne tenente medico di marina.
Lo scoppio della guerra lo sorprese tenente medico su di una nave
militare nel Mar Rosso. Desideroso di partecipare al conflitto direttamente sul
fronte italiano, dette le dimissioni dalla marina e, dopo un periodo trascorso
da soldato semplice, fu nominato sottotenente medico e aggregato al 22° gruppo
bombardieri.
“ … dopo aver prestato
con zelo ammirevole la sua opera ai militari del gruppo violentemente
bombardato dall’avversario, si spingeva fin nelle trincee di prima linea per
curare i feriti di un reparto di fanteria, rimanendo ferito a morte. Nad
Bregom, 1° Novembre 1916” [Bollettino del Comando Supremo]
Le famiglie Barsanti e Marchi, entrambe originarie di Bagni di Lucca,
erano legate da stretta amicizia, che certamente ricevette maggior forza
dall’avere entrambe i figli maggiori ufficiali durante la Grande Guerra:
Arnaldo sottotente medico e Mario tenente d’artiglieria.
Di seguito sono
riportati documenti conservarti dalla famiglia Marchi.
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Arnaldo Barsanti - Tenente medico (terzo da sinistra) - Foto scattata a Aden sul Mar Rosso
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Fotografia inviata dai familiari ai conoscenti più cari
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Annuncio funebre riportato sul giornale La Nazione
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Lettera in
originale inviata dal generale Paolo Ruggeri Laderchi al padre, nella quale sono
descritti gli ultimi giorni di vita del sottotenente. Il dottore Angelo la
allega a una propria missiva trasmessa al tenente Marchi al fronte, considerato
un secondo figlio.
Consegna della medaglia di bronzo a Pisa al padre dottore Angelo Barsanti - 20 settembre 1917
Fotografie degli amici fraterni di Arnaldo Barsanti al fronte: Mario Marchi e Gino Massagli
Dopo la morte del figlio il dottore
Angelo Barsanti intensificò la sua opera di medico dicendo: “Questa è la mia trincea”, non
accettando alcuna ricompensa dalle madri dei soldati e dagli stessi in licenza.
Alle madri diceva “Mandateli lassù” e
ai secondi “Poveri ragazzi, meritereste
ben altro”. [Maria Barsanti, 8 aprile 1919-1920, Tip. A. Amadei Lucca, pg.
6]
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Dott. Angelo Barsanti
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