b) La
posta durante la Grande Guerra.
(archivio Ten. Mario Marchi - Lucca)
Durante il periodo bellico le Poste italiane emisero
diverse tipologie di cartoline postali, oltre quella corrente.
In particolare furono emesse
alcune cartoline in franchigia (senza onere d’invio).
La più semplice reca lo
stemma dello Stato circondato da bandiere italiane.
Inoltre vi è
una parte prestampata da compilare con l’indirizzo del mittente il Grado, Il
Reggimento, e l’Arma, la Compagnia, lo Squadrone, la Batteria e i Reparti
speciali. Tutte queste indicazioni rendevano rintracciabile il singolo militare
senza rendere esplicito il luogo geografico dove si trovava.
Altra cartolina
in franchigia riporta lo stemma dello Stato assieme all’allegoria della
Vittoria alata con tralcio d’olivo in una mano ed una corona d’alloro
nell’altra, contornata da un trofeo di bandiere alleate. Inoltre una breve
frase d’incitamento: “Cittadini e soldati siate un esercito solo – Vittorio
Emanuele III°” e “Tutto ciò che voi risparmiate sarà dato a noi che combattiamo
per la libertà e la pace”. Era ripetuto come nella precedente la parte prestampata.
I militari sono dotati anche di cartoline illustrate non in franchigia . Nell’esemplare
riportato è rappresentata la cartina del fronte di guerra italiano e sul retro
un brano di Giuseppe Mazzini.
Dal fronte veniva inviate anche cartoline illustrate di
paesaggi o città in zona di guerra. Poiché tale invio era considerato una vera
e propria violazione del segreto militare, il Comando Supremo italiano prescrisse
la proibizione di inviare “cartoline che
riproducono panorami dei paesi della zona di guerra (quando anche l’indicazione
dei luoghi ai quali i panorami si riferiscono sia cancellata)”. Le
cartoline sotto riportate sono state recapitate anche se non ottemperavano a
quanto sopra previsto. In particolare la prima cartolina riprodotta riporta anche in visto di verifica della censura.
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