Mappa di una miniera di ferro fra i Comuni di Montignoso e di Seravezza.
In una lettera
del 1850, indirizzata a Luca Marchi della Pieve di Controne (Bagni di Lucca), Antonio
Muraglia di Seravezza spiega di aver trovato un minerale di ferro su di un
monte posto fra i Comuni di Montignoso e di Seravezza. Nella lettera, scritta
in un italiano incertissimo e “spagnoleggiante”, è disegnata la mappa del
luogo.
Testo:
"Carissimo Amicho [Ricevuto
per mano del Procaccia Pistolozzi il 16 Agosto]
Seravezza 26 Giugno 1850
Inrischontro della Vostra grata
lettera ricevuta ille ventisei stante dalla medesima intendo che Voi credesi
che ille minerale fosse presso Viareggio e per questo motivo no nsiete venuti.
Questo e meno male credevo vi fosse successo qualchaltro inchonveniente . ora
mi chiedete dei pezzi di minerale per fare meglio sperimento insieme colle Sig.
ingeniere e mi dite che il detto minerale sia lestacchato dal masso io vi dico
che questo minerale e a gruppi fra la terra superficiale e scavando fra questa
terra rossicia se ne trova molto. Ma quasi a a listesso pari scavalando il
monte si trova qualche pezzetto. Donque pare che dentro il corpo del monte vi
sia il masso o vi sia anche meglio che in della soperfice qui vi disegno chome
sta questo monte che in su lacrinera di detto monte vi è una profonda bucha o
sia caverna ma dentro no ci sono entrato altro che poche bracca. Ma tiradoci
delle pietre si sente caminare molto fiché pare che dentro della largezza per
poter lavorare questa grotta [h]a colore delle alberete e de mischiata di detto
minerale e dentro questa bucha alla entratura vi si trova delle pietre
g[i]allastre chome vedrete insieme coi pezzetti che Vi spedirò[.] questo è il monte chome vi ho detto. Di
qui vedrete anche circha chome questo posto
per una Vostra regola dalla parte
dela levante ? ? ? ? pezzi ma pare tutta dù colore chome vedrete questi pezzi
più neri – di più in questo monte [h]o trovato della terra nera pare sia terra
minerale ma molto distante da questa – no asapevo dove metterla e per questo
noho preso questo te[r]reno che si tratta e un miglione e ottocento Bracca nolo
anchora potuto tutto sperimentare quanto più si sperimenta si trova novi
og[g]etti ma noso se saranno di interesse - in quanto alla mia promessa che
[h]o fatto alle Sig.e Luvigi Marchi sono senpre ?
? se questo lavoro ve[r]ra
eseg[u]itoe che conv[v]era anche per mezzo suo si faccia la detta scavazione –
Sara impegnato per capo di detto lavoro voglio dire che sara capo di tutti i
lavoranti che lavoreranno in detta miniera ma se no riescis[s]e fare questo
lavoro io non voglio penzare a rimettere spese alchune – tutto vi serva di
regola se detta scavazione aver(?) e fatto per mezzo di luvigi marchi oltre
linpiego avere anche una ricompensa. Ora vi spediro iridetto minerale chome voi
midite tutto levato fra laterra soperficiale- ? conne ‘ a luvisi marchi e sono Suo Aff. amicho
Antonio Muraglia"
Altri documenti d’archivio
rilevano che Luca Marchi ha “fatto
esaminare da un’Ingegnere Francese” campioni del minerale e che questi ha
assicurato “essere di ottima qualità, e
buono quanto il minerale di Portoferaglio.”
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