Garibaldino di Pieve di Controne (com. di Bagni di Lucca - Toscana)
“Dopo la ferita riportata sull’Aspromonte (29 agosto 1862),
Garibaldi fu trasferito alla Spezia dove fu analizzata la ferita al
piede e deciso di mandarlo a Pisa, dal clima più mite, come luogo
per il proseguimento delle cure e l’estrazione della pallottola
conficcata nel piede. Il 8 novembre 1862 Garibaldi giunse a Livorno
e dal piroscafo fu portato con ogni premura e cautela in una barca a
remi, da alcuni garibaldini, fra i quali Iacopo Sgarallino, il
Fortunato Marchi, Luigi Antonacci, ….. , a Bocca d’Arno di dove
su una zattera giunse a Pisa…” [rielaborazione da : Francesco
Asso: Itinerari garibaldini in Toscana e dintorni 1848-1867
– Cristofanini].
Fortunato
Marchi si trova inoltre ricordato nella pubblicazione di Santiago
Salto “Esperienze Salesiane tra gli emigrati del Rione la Boca
di Buenos Aires (1877 – 1922)”: “La parrocchia della Boca a
Buenos Aires , rimasta vacante per le dimissioni del sacerdote
secolare don Fortunato Marchi …”
Fortunato
Marchi apparteneva a una famiglia residente nella frazione di Pieve
di Contone, che al tempo contava più di 600 residenti. Oggi il
piccolo paese conta meno di 20 abitanti.