mercoledì 15 aprile 2020

CENNI STORICI DEL VOLTO SANTO DI LUCCA - Lucca Tip. Arciv. S. Paolino 1896


cenni storici del volto santo di lucca.
Lucca,  Tip. Arciv. S.Paolino
1896


2 pg.

“ …. La Storia del Volto Santo pel Can.co Almerigo Guerra. Da questo bel libro  … abbiamo tolto in 8° di pag. 576 ….”
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…. pei miracoli che qui si narrano non si domanda altra fede che istorica ed umana, non avendo su di essi la S. Chiesa pronunciato giudizio alcuno.”


3 pg.

I.
Il Simulacro del Volto Santo Simulacro scolpito in Ramla, tra Ioppe e Gerusalemme da S.Nicodemo ……… meno la testa ….. fatta da mano angelica”.  Invece secondo “l’antichissimo scrittore Lebonio … S. Nicodemo scolpì il Volto Santo non con L’arte propria, ma con arte divina… 


4 pg.

Dinanzi a questo Simulacro narra un autorevole storico … aver pregato anche Maia Santissima …”
II.
Il vescovo Gualfredo nel 782 ebbe la visione di un angelo che gli mostrò il Simulacro. Il Vescovo, in pellegrinaggio in Palestina, riuscì ad avere la statua dietro il pagamento di una “cospicua somma”.


5 pg.

Il vescovo Gualfredo, per timore degli iconoclasti (distruttori di immagini sacre, seguaci di un movimento di carattere religioso sviluppatosi nell'impero bizantino intorno alla prima metà del secolo VIII. La base dottrinale di questo movimento fu l'affermazione che la venerazione delle icone spesso sfociasse in idolatria), che infestavano il Mediterraneo mise “il Volto Santo sopra una nave senza vele e senza nocchiero”.
III.
La nave abbandonata a se stessa….. giunse a Luni … Un angelo apparve al Vescovo di Lucca” e gli ordinò di andare a prendere il Simulacro.


6 pg.

La contesa fra lunesi e i lucchesi fu risolta mettendo il Simulacro su di un carro e stabilendo che sarebbe stato preso dalla città verso cui i due giovenchi l’avessero trasportato. Il Volto Santo fù preso da Lucca, ma furono lasciate a Luni una ampolla del sangue di Cristo ed altre reliuie, che erano in un “ripostiglio trovato dietro il Volto Santo nella parte vicina al collo”.
IV.
Il Volto Santo fu collocato nella chiesa di S.Frediano, “… ma la mattina seguente  fu trovata in un orticello presso la chiesa cattedrale di s. Martino”. Fu edificata nell’orticello una Chiesa dove fu posto il Simulacro.


7 pg.

Questa chiesa fu poi distrutta e il Volto Santo fu definitivamente posto in S. Matino.
 Fu inoltre rinvenuta un’altra ampolla del sangue del Cristo e posta inizialmente nella chiesa di S. Ponziano  per poi essere trasferita in S. Frediano.
V.
Il culto del Volto Santo si estese in tutto il mondo e a Lucca vi fu molta affluenza di pellegrini che trovavano conforto nei 50 ospedali del territorio (nel Medioevo col termine ospedale si indicava un luogo destinato a offrire ospitalità a chi ne avesse bisogno) e protezione dall’ordine dei cavalieri d’Altopascio, probabilmente il più antico ordine religioso cavalleresco d'Europa.
Tra i visitatori del Volto Santo si hanno i nomi di S. Simone monaco ed eremita armeno, S. Caterina da Siena …………… 


8 pg.

S. Bernardino da Siena, S. Leonardo da Porto Maurizio….. i pontefici Alessandro II, Callisto II …. Paolo III, Pio IX: i sovrani Ottone I, Ottone II, …. Federico Barbarossa, Leopoldo II di Toscana, il Re Umberto e la regina Margherita di Savoia…  
VI.
Attraverso un devoto lucchese, Stefano di Butrione, che si era recato in Terra Santa, fu trovato un ripostiglio dietro il Simulacro che conteneva alcune reliquie…………


9 pg.

…. “Nel momento del prelievo apparve una luce vivissima e si udì un grande fragore ….  In memoria di questo prodigio fu collocata pendente in mezzo alla cattedrale …. una croce d’argento…. ”
VII.
Da tempo immemorabile la festa principale di Lucca è la festa del Volto Santo con la processione a cui partecipano tutti i comuni della lucchesia.

10 pg.

Da un documento si rileva che anche musici provenienti da altre regioni partecipavano alla festa. Inoltre il Volto Santo aveva templi ed altari a Pisa, Pistoia, Firenze, Napoli …. ed era venerato in Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, ……
 VIII.
Nel XV sec. fu riedificata dallo scultore Matteo Civitali la cappella dove è posto il Simulacro.  

11 pg.

Alla veste in legno fatta da S. Nicodema “fu sovrapposta una di velluto che, partendo dalla cintura, giunge fino ai piedi ….….. Pensarono dipoi i buoni lucchesi ad adornare la cappella esternamente e fecero dei ricchissimi torceri d’argento e più di cinquanta lampade, pure d’argento; tutta roba che doveva cadere nelle mani dei vampiri francesi…” [Lucca fu invasa dalle truppe del generale napoleonico Sérurier nel febbraio del 1799, che insediò nella città una repubblica giacobina di stampo francese.] 

12 pg.

… Parecchi sommi Pontefici, ma specialmente pio VI, accordarono indulgenze e favori spirituali amplissimi ai divoti del Volto Santo. Citiamo le principali: Alessandro II accordò per la dedicazione della chiesa un’indulgenza plenaria da lucrare …. Pio VI accordò l’indulgenza plenaria nei seguenti giorni: Natale, Circoncisione, Epifania ….. Commemorazione dei Fedeli defunti, tutti i venerdì di marzo …..”

13 pg.

….. tutte queste indulgenze di Pio VI sono applicabili alle anime del Purgatorio….”
IX.
… gli ex voto e le tabelle votive, che anticamente ricoprivano le pareti della nostra cattedrale erano indizio certo dei molti miracoli e delle grazie ottenute dal Volto Santo. La già citata storia di Mons. Guerra ne riferisce alcuni …. Eccone pochi in sunto. Un giovinetto di Siena, cieco,  …… Un tal Corrado di Sassonia, affetto da paralisi …. Una fanciulla che aveva una mano arida…. Un tale Giovanni di Lorenzo, francese di Piccardia, accusato di omicidio …. Il Sacerdote Vincenzo Fabbri, moribondo …..”

14 pg.

“…. guarì istantaneamente …… Molti altri fatti prodigiosi riferisce Mons. Guerra.”
X.
Nei tempi nostri ricordiamo con piacere che nel 1871 sorse in Lucca ….. Nel 1884 il prefetto di Lucca, col pretesto del colera vicino, proibì il triduo, solito farsi in preparazione alla festa di S. Croce…….”

15 pg.

Inno al Volto Santo

venerdì 10 aprile 2020

PROGETTO DI "COMODA SCALA DI DUE RAMPANTI .... ENTRO IL CASTELLO DI BORGO NELLA STADA DI MEZZO ..."


Progetto di “comoda scala di due rampanti ……entro il Castello di Borgo nella strada di mezzo….”

Questo piccolo foglio è inserito negli elaborati di progetto dell’ing. Giuseppe Pellegrini, vissuto fra il ‘700 e l’ ‘800.



 
= 1810  d 9. 7bre [anno 1810  giorno 9 settembre]
Dimostrasi in Pianta il Disegno di una comoda scala a due rampanti, che potrebbe fabbricarsi nella Casa del Sig.re Francesco Lotti entro il Castello del Borgo [attuale Borgo a Mozzano - Toscana] nella strada di mezzo [attuale via Umberto I°] dal Piano Terreno sino al primo piano solaiato [con  struttura piana orizzontale a travi e travicelli di legno e con pavimento in mattoni], che corrisponde in sala [accesso nella sala], con prevedere [approvvigionamento] a Pisa N° 18 scalini di macigno [*] Larghi ? [illeggibile]   Br.o [Braccio] alti 1/3 scarso. [Il braccio lucchese corrisponde a 0,5905 m]
Proposta in do [detto] giorno da F. M. Butori di Cam: ? [illeggibile]  
[*] Macigno: roccia sedimentaria arenaria di colore grigio molto diffusa nell’Appennino, usata come materiale da costruzione. Viene detto pietra forte se compatto e resistente, pietra morta se friabile, pietra serena se di colore azzurrognolo e ben lavorabile.

martedì 7 aprile 2020

RICORDI DELLA CHIESA DI S. BARTOLOMEO NEI PRESSI DELLA CUNE, IN COMUNE DI BORGO A MOZZANO.


Ricordi della chiesa di S. Bartolomeo nei pressi del paese di Cune, in comune di Borgo a Mozzano.

Il luogo dove sorge è sempre stato meta di passeggiate, anche per la sua vicinanza al monte Bargiglio, su cui sorgeva un’antica fortificazione conosciuta da secoli come “l’occhio della Repubblica di Lucca”, oggi ridotta a rudere.

Fotografia dei primi del ‘900.

 

Bozzetto dell’abside della chiesa del prof. Angelo Mario Crepet (1885 – 1974)