lunedì 28 aprile 2014

NOTA DE CORPI SANTI CHE SONO NELLA CITTA' DI LUCCA DELLI QUALI DI PRESENTE NON SE NE FA' OFFITIO NESSUNO


documento ascrivibile a metà '800
Nota de Corpi Santi che sono nella Città di Lucca delli quali in Lucca delli quali di presente non se ne fa offitio nessuno
In S.Paolino, e Donato - S. Severo Sacerdote e Martire compagn[o] [di] S. Paolino
S. Luca Diacono simile
S. Teobaldo Soldato simile
Di questi 3 Santi si fa mentione nel Mar[tir]ologio Romano del Barorio sotto li 12 Luglio e di essi [mancante] fa mentione un Passionale a[n]tico esistente in d.a Ch[ies]a, et approvato autentico dalla S. Congregazione dè [r]iti come apparisce dalle lettioni di S. Paolino ultimame.te stampate
S. Antonino Confess.re Di questo Santo ne porta l’autentiche il Fiorentini nel suo Martirologio sotto il di 27 Aprile, come pure il Bollando sotto detto g[ior]no.
S. Massimo, che il corpo di [q]uesto [Sa]nto compagno di S. Tiburtio, e Valeriano riposa nella Chiesa di S. [Pa]ol[ino] res[ta] evidentemente provato dal Martilogio Fi[o]re[tini] sot[to] li 17 Aprile f 436 § [illeggibile]
In S. Pietro Magg.re S. Avertano di questo Santo, che [il] suo Corpo [illeggibile] nella Chiesa di S.Pietro Magg.[re]. Lo prova il Bollando sotto li 25 [illeggibile] f. 1618 [illeggibile]  e la sua Festa è confermata [illeggibile] nella Bolla di B[oni]fatio Nono.
S. Sinnesio soldato, e [illeggibile] Fiorentini il giorno 4 [illeggibile]
S. Romeo ne [illeggibile] Bollando [illeggibile]
In S. Frediano  S. [illeggibile] di q[ue]sto Santo sia in Lucca in questa Chiesa consta [illeggibile] e dal Martirologio Romano Fiorentini, e Bollando s[ot]to il giorno 7. Febraio
S. Cassio si ne de [?] allo Iacobelli v[ite] di Santi dell’Umbria a 29. Giugn. e [?] 669. Dove prova chiaramente l’esistenza di questo Santo Corpo in Lucca [illeggibile]. La città di N[arni] per grazia speciale dell’Ecc.mo Consig: ha ottenuto una piccola reliquia parte d[i] d.o Corpo, quale ha ricevuto con gran pompa, e solennità celebrata in quella Chiesa Cathedrale.
S. Michele S. Gavino Armeno Il Martirologio Romano né fà mentione sotto li 3 Giug[no]
S. Romano Il Corpo di questo Santo Martire riposa in Lucca nella sua Chiesa Titolare come prova il Fiorentini nel suo Martirologio sotto li 9 Agosto fondato su L’autorità del Galesino e di m[ol]ti altri Dottori da Lui citati.
S. Pontiano Il Corpo di questo Santo Martire riposa nella Chiesa dal suo titolo in Lucca come consta dal Martirologio del Giorenstini e da molti Dottori da Lui allegati sotto il giorno 25 Agosto
S. Alessandro Che il corpo di questo Santo Papa Martire con le sue Catene si Ri[illeggibile] in Lucca nella Chiesa del suo titolo lo prova [c]hiar[amente] il Fiorentini nel suo Martirol.o sotto li 7. Maggio [illeggibile] Le memorie autentiche della sua trans [illeggibile] della quale pur fa menzione il Card. Baronio nei suoi Annali nell’a[nn]o 1070.
S. [illeggibile] S. Silao di questo Santo Vesco [illeggibile]vo e dell’esistenza del suo Corpo nel Monastero di S. Giustina ne fa un trattato intero molto autentico il Fiorentini, come pure ne fa mentione nel Martirologio.

COLONIA ESTIVA IN RIVA AL SERCHIO


La prima Colonia estiva fu istituita per bambini di strada dall’Ospedale di Lucca a Viareggio nel 1822. Durante l’ottocento ne sorsero numerose e non solo marine.  Il regime fascista dette un notevole sviluppò alle colonie, anche per motivi ideologici.
Dopo la seconda guerra mondiale alle colonie è riconosciuto un carattere formativo.

La fotografia sotto riportata rappresenta una colonia estiva del Comune di Borgo a Mozzano in riva al fiume Serchio, durante il periodo fascista.

sabato 26 aprile 2014

L'ULTIMA ESECUZIONE CON LA GHIGLIOTTINA IN TOSCANA _ R. ROTA CRIMINALE - LUCCA 29 Luglio 1845


L’ultima esecuzione con la ghigliottina in toscana
- r. rota criminale - Lucca, 29 Luglio 1845 - 

Il 29 luglio 1845 a Lucca, sul prato antistante Porta San Donato, furono ghigliottinati cinque componenti la banda di malviventi, che aveva terrorizzato il territorio del Ducato tra il 1837 e il 1842. Lo “spettacolo” fu seguito da migliaia di persone accorse in città, ma alla vista del sangue versato e delle teste mozzate molti di coloro rimasero disgustati.
particolare
L’illustrazione d’epoca ritrae, numerandoli, sette componenti la banda arrestati nel 1842 e sottoposti a processo.

1) Fabiano Bartolomei detto Faina, nato ai Monti di Villa, di anni 40, mugnaio. [ghigliottinato]
2) Francesco Prosperi, padre del sotto nominato Demetrio, dei Monti di Villa, di anni 70. [assolto]
3) Natale Giusti di Lucca, di anni 43, imbianchino e doratore. [condannato alla pena di morte, commutata in lavori forzati per grazia di Carlo Ludovico, duca di Lucca]
4) Demetrio Prosperi, dei Monti di Villa, di anni 35, di ricca e buona famiglia. [ghigliottinato]
5) Giuseppe Alessandri detto Caromèo o Cabala [imbroglione], nato a Colognora di Valleriana, di anni 41. [ghigliottinato]
6) Pietro Giuliani detto Buèro, nato a Ponte S.Pietro, di anni 46, dimorante a Livorno. [ghigliottinato]
7) Giovanni Nardi detto l'Abataccio [cattivo abate, avendo fatto qualche anno di seminario], nato a Cocilia [Cocciglia ?], di anni 34, falegname. [ghigliottinato]

Nell’illustrazione non compare Tommaso Bartolomei, settuagenario, nato ai Monti di Villa e detto Barbanera o il vecchio della montagna, in quanto contumace.

La banda saccheggiò abitazioni private, ma soprattutto canoniche e chiese, minacciando con armi, usando violenza anche carnale e operando durante le ore notturne. Saranno proprio queste circostanze, oltre al furto sacrilego, a portare cinque componenti alla pera di morte.

Nell’archivio Marchi si trovano alcuni documenti relativi ai Prosperi, in quanto Demetrio aveva sposato Maria Antonia, sorella di Luca Marchi, che nel frangente fu nominato amministratore del loro patrimonio.

Dote di Maria Antonia Marchi - 1835
A di 8. 9bre . 1835
Io sottoscritto ricevo dal Sig. Gio[vanni] Dom[enico] del Sig. Luca Marchi della Pieve di Controne  …….. , li quali mi dà la dote di M:a Antonia Sua Figlia consorte di mio Figlio ora Consorte di Demetrio Figlio mio............................................................... …..
 ....................................................Franco Prosperi [Il nome di battesimo è Francesco] 

2 lettere di Demetrio Prosperi al  cognato Luca Marchi - 1843

Caris. Cognato.
Nella critica mia circostanza mi vedo pure abbandonato , dalla moglie e dal caro cognato. Pregovi caldamente, di portarvi voi due è i miei figli per darli  l’ultimo abbraccio, del così … [?] supremo  …. [?]destinato. Più vi raccomando di penzare al mio Genitore, che percuanto hò sentito può essere scarcerato. Ma se nessuno senocqupa, più lunga sarà la sua carcerazione. Nuovamente pregovi dinomancare a quanto vi hò detto e vi saluto di vero cuore.
Dalle carceri di S.Giorgio
Li 10 Mag 1843
Vostro Afftuoso
Cognato Domenico Prosperi
[La lettera non è scritta per mano di Demetrio, appone solo la firma]


 
A di 12. Agosto. S. Giorgio
Caris.o Sig.e C: via auguro buone feste; e vi prego, per vari interessi, di portarvi da me il più presto possibile, al più lunedì venturo, e non mancate. Darete , o meglio, date a Pascuale Milani scudi dieci per mio ordine, e mandatemelo subito; e perché siamo sulle faccende; e per non avere nessuno a casa, sospenda per qualche poco di tempo, semai andasse alla Canape.
Vi ripeto che non manchiate nessuna che vogliamo sollecitare per andare a sentenza.
Sono il vos.o  disgraziat.o
D: Prosperi

 
Procura dei beni Prosperi a favore di Luca Marchi
................................
.................................
- Estratto dal Protocollo dei Contratti dall’infrascritto Pubblico Notaio l’Anno 1843 –
Ducato di Lucca. In nome di S. A. R. Carlo Lodovico di Borbone ….. Questo giorno ventinove Settembre millottocentoquarantatre – 29 Settembre 1843 – Avanti di me Cesare Gherardi Notaio Pubblico del Ducato Lucchese residente nella Città di Lucca, ed in presenza di testimoni infrascritti sono comparsi i Sigg: Francesco del fu Biagio Prosperi, Demetrio Prosperi figlio di detto Francesco nati e domiciliati ai Monti di Villa attualmente detenuti nelle Pubbliche Carceri di S. Giorgio, di condizione possidenti, da me Notaio conosciuti per attestato fattomene dagli infrascritti Sigg: Testimoni, onde stipulare il seguente atto in virtù del quale essi Francesco e Demetrio padre e figlio Prosperi costituiscono, eleggono e deputano per loro vero e legittimo Procuratore, o come meglio dir [?] il Signor Luca Marchi domiciliato alla Pieve di Controne ………………………………….. ………………………………………
Al quale commettono la libera amministrazione di tutti gli effettivi Beni …….………………………………………………………………………………..
Di tutto quanto è stato sopra da me Notaio redatto il presente Atto in Lucca, nel locale suddetto di S. Giorgio, e precisamente in una stanza terrena contigua alla residenza del Capo-Custode, posto in Parrocchia di S.Maria-CorteLandini; coll’assistenza dè Sigg: Giulio del fù Nicolao Coturri oste e possidente e Antonio di Giovanni Giannini scritturale, domiciliati ambedue a Lucca testimoni idonei da me Notaio conosciuti, i quali dopo lettura che io ne ho fatta in loro presenza alle Parti che l’anno approvato si sono qui firmati con me Notaio e le Parti Questo fu detto giorno ventinove Settembre 1800quarantatre [firme] Francesco Prosperi – Demetrio Prosperi – Giulio Coturri testimone conoscente – Antonio Giannini testimone conoscente – Cesare Gherardi



Dai “ Ricordi” tenuti da Luca Marchi


Spese 1843
Dato a Mia sorella per pagare la prima rata del catasto £  4 cioè                                      F 30:-
a di 3 Agosto andai a Lucca con mia sorella, e pagai il barroccio anche per Lei        F 1(?):16
a di 3 d:o Diedi al Carrara [avv. Francesco Carrara] due Napoleoni semplici cioè    F 53:5
e più al Giannini che ci condusse a prendere il permesso [per visita ai carcerati]        F 7:10
……………………………
...........................................


Segue la spesa 1843 per la somma add:o             F 242. 27.
a di 12 Decembre  d:o un panno di cottone portato a Francesco [F. Prosperi, detenuto] “ 7:20
una paniera di vestiti portata alle carceri  “ 3. -
Per vedere il contratto dei beni assegnati a Clotilde [Prosperi]   “ - ;8.
Una berretta a Candido [figlio di Demetrio]  F 2: 20.
1844
a di 28 Gennaio feci un viaggio a Lucca; dove stiedi giorni 3 per i Prosperi
a di 4 Marzo altri giorni 3
a di 13 Marzo andai al Borgo con M:a Antonia per comprarli il Maiale, li pagai il desinare soldi 16. Più soldi 8 per una donna che aveva seco, soldi 3  …[?] e soldi 5 una …[?], impprestateli Lire due, pagato a Bonin per una cartella della casa di riolo 1:11 – 4 . In Tutto 5. 3: 4

Spesa del 1845 per la somma add: F 2998. 12.
a di 12 Febb:o pagai al Cosimi di Borgo per frutti di anni 2 di un capita.e a favore della Cappellania dei Monti di Villa F: 7:6:5, come da ricevuta dico F 6. 5.
a di 14 do: una giornata a Monti di Villa per cercare i ceri di legni, che portai al Carrara
a di 15 mandai il figlio del salano a Brandeglio dal Rettore acercare di danaro, e rispose non averne
a di 19 do: una giornata al Borgo …………….
[nota: i ceri di legno sono costituiti da tubi di legno di forma cilindrica, dipinti di bianco oppure decorati. All'interno di questi tubi venivano inseriti dei cilindri metallici cavi con una molla sul fondo, detti “saltaleoni”. Ancora all'interno di questi tubi metallici erano inserite le candele. Al consumarsi della candela la molla saliva e manteneva la fiamma sempre alla stessa altezza.]

 
Spesa del 1845 per la somma add: F 3032. 17.
a di 27, e 28 Febb:o due giorni a Lucca, per combinare col Difensore, col quale i Prosperi hanno combinato di darle F 200 per la difesa, non compreso l’appello, se vi abbisogna, e diedi al Carrara loro Difensore L 60 cioè F450. Dico F. 450 e il Carrara mi fece una ricevuta …………………………………………………………………………………………………
Il sudd:o giorno finii di saldare il Giannini in L 15 per la copia del processo, come appare da una ricevuta di F 112:20.
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3597:25
Ricordo
Il Sudd:o giorno portai a Lucca i Ceri di Legno e gli diedi al Carrara, perché vedesse se ci combinano i saltaleoni a Demetrio.
Il d:o giorno saputo l’arresto del Francesconi ordinai al mio Cognato Giambastiani di scrivere a Roma per vedere se si potesse avere dal Francesconi qualche dichiarazione a favore dei prosperi.

Spesa del 1845 per la somma add:o F 3597.
a di 26 Marzo una giornata a Lucca per discorrere col Laurenzi che mi aveva promesso di rendermi un’acconto del deposito che ha in mano, ma me lo mandò alla settimana ventura
a di 4, e 5 Aprile due giorni a Lucca per i Prosperi che mi aveva scritto l’avv:o. Pagai al Corsi per un Certificato del debitoche avevano col Marchini di Montef:e F 4:18. Dico  4: 18.
Più per far portare al Tribunale i ceri di legno F 10. Ai quali si confrontarono i saltaleoni, e quindi le riportai a casa per citare l’Operaro.
a di 7 Aprile una giornata a Riolo Vendei agli Stefani 4 castagni ……….

Spesa del 1845 per la somma add:o F 4786:13.
a di 17 Luglio una giornata a Lucca spsi per andare al rettore di Gattaiola in un barroccio  F. 2: 5.
a di 2 Agosto abbuonato a Gio: Antonio Lucchesi per ……….
…………………..
a di 29 8bre due giornate a Lucca, andai dalla Cancelleria per conoscere le robbe dalla Forza furono prese in casa Prosperi, più andai alle Carceri, e presi i panni di Demetrio, spesi per farli portare mezzo paolo, e poi andai per una cartella F 4: 2: 4. in tutto F 1. 4: ……………………..

Spesa del 1846 Somma add:o F 4881.
Nel marzo presi due fiaschi d’olio dalla Menna e li mandai a Ma: Antonia pagati F 7:2 dico F 7: 2.
a di 10 Giugno pagai al Borgo il dazio per la morte di Demetrio F 9: 10:
a di 17 Agosto  pagai al Corci per interessi …………………….


Ricevute spese e onorari

Ricevo dal Sig. Luca Marchi Francesconi trecento quali mi paga per onorari dovutimi da Francesco e Domenico Prosperi per la loro difesa da farsi innanzi la R. Rota Criminale  .. [?] fatto scritto, e per tutti gli incomodi e fatiche incontrate e da incontrarsi da me fino alla sentenza della nota suddetta e non più oltre. Dico Francesconi dugento.
 [senza data]                                              F. Carrara



A di 2 8.bre 1844
Il Sig. Luca Marchi come amministratore dei Sigg. prosperi di Monti di Villa mi paga Lire trecento quali ricevo per gli onorari dovutimi per il ricorso incidentale al Supremo Tribunale, e consecutiva difesa fatta sotto il suo tempo al Tribunale stesso intendendo però di restar sempre creditore dei medesimi degli onorari dovutimi per tutto quello riguarda la difesa di merito perché così convenuti. Dico Lire 300.
F. Carrara



A di 14 Maggio 1844
Ricevo dal Sig. Luca Marchi scudi trenta in conto dell’estrattura  del processo criminale istruito contro Francesco, e Demetrio Prosperi; Inoltre dichiaro di avere ricevuto dal suddetto scudi due per diversi incomodi per la causa.
Dico ricevuto come somma scudi 32
P. Giannini


Lucca 10. Giugno 1845
Il Sig. Luca Marchi ha pagato a questa Cancelleria Criminale per conto, e nell’interesse del condannato Demetrio Prosperi in più volte, la somma di Lire Settantaquattro, soldi quattordici, ammontare della spesa, alla stessa Cancelleria occorsa,  per gli atti a difesa dello stesso Demetrio fatti nella causa contro di esso trattata, e decisa, in unione d’altri dalla Rota Criminale come dalla fattura 28.Aprile 1845. Ricev[v]i £ 74.14
Giacomo Filipp[?]ini Cancelliere





in nome di sua altezza reale
carlo lodovico infante di spagna
duca di lucca
L’anno Milloottocentoquaranta5 questo dì 18 8bre Io sottoscritto Mag. …………… intimo alla Signora M:a Antonia moglie = Ved.va      tutrice di Candido e Estere Figli in condizione di possidente, domiciliata a Monti di Villa di pagare nelle mani del Ricenvitore medesimo, e non in altre mani, nemmeno in quelle di me Mag. O di altri magg:ri sotto pena di pagare due volte, la somma di Lire Lucchesi £ 4173. 4. 6 dovuta, aìsalvo aumento, o diminuzione, per le Cause qui retro notate, e notifico alli suddetti Debitori, che in difetto di pagamento entro il suddetto termine sarà rilasciato l’analogo Mandato d’esecuzione, senz’altro avviso.
Il presente avviso è stato consegnato al domicilio parlando a Francesco Prosperi Avo del sud: questo giorno  Mese e Giorno sud:o
[firma]


amministrazione del registro
intimazione che tiene luogo d’avviso
Signori Prosperi Eredi di Demetrio di Francesco detto il Rosso
Di condizione possidenti domiciliati ai Monti di Villa intimat a pagare entro il termine di giorni otto nelle mani del Ricevitore sottoscritto la somma di Lire lucchesi quattromilacento sessantatrè p. 4 s. 6 dovuta salvo aumento, o diminuzione, cioè per spese processuali risultanti dalla Sentenza della Rota Criminale 28 Aprile 1845 e Supremo Tribunale di Giustizia 28 Luglio 1845.
In caso di non pagamento entro il suddetto termine si procederà contro di loro con tutti i mezzi coattivi prescritti dalla Legge, non escluso l’arresto personale.
Dato al Borgo li 16 8bre Anno 1845
Il Ricevitore dell’Amministrazione
Mag.  [?]Brunini

Dichiarazione fatta da me Luca Marchi
a di 24 Aprile 1852
Siccome il Consiglio dei Minori Prosperi mi ha ricercati i conti della mia amministrazione, e siccome il Contratto di £ 1200 fù fatto quando i Prosperi erano in Carcere per salvare il loro Patrimonio se fossero stati condannati ambo edue, io in questi conti ho segnato il contratto, e interessi, ma intendo però di non ricercare dai Minori prosperi cosa alcuna, ma anzi di far pari. E siccome, lasciando li £ 200, e i suoi interessi, sorpasserebbe l’entrata alla spesa, giacchè non ho segnato le giornate, e le spese che ho fatto coll’andare a Lucca, e altrove, che posso dire in coscienza che delle spese ce ne ho avute, intendo rinunciare al cont:o sudd:o e far pari di tutto.
Sicché in caso che io morissi, intendo che questa sia la mia volontà.
In fede di che mi sottoscrivo Luca Marchi

sabato 19 aprile 2014

REBUS del '800


REBUS del ‘800
Tratti da “ALBUM ENIGMATICO illustrato – Torino - 1877 




CROCEROSSINE A BAGNI DI LUCCA – 1915

Bagni di Lucca 28 agosto 915
 
La fotografia ritrae sullo sfondo la Cappella dell’ospedale che, nella prima metà dell’Ottocento, il principe russo Niccolò Demidoff volle far edificare in Bagni di Lucca per accogliere i poveri bisognosi di cure termali. La Cappella ripropone l’architettura del Pantheon di Roma in scala assai ridotta.

sabato 12 aprile 2014

LETTERE DI MATTEO TRENTA, IL MONACO GUERRIERO DELLA VAL DI LIMA


Lettere di Matteo Trenta, il “monaco-guerriero” della val di Lima, all’amico Francesco Giambastiani

Le note biografiche di Matteo Trenta sotto riportate sono tratte dalla guida “Borgo a Mozzano e Pescaglia  nella storia e nell’arte” (Edizione Giusti 1925), di Francesco M. Pellegrini.

Francesco Giambastiani era un frate agostiniano di S. Romano in Lucca, che nel 1848 partecipò assieme al fratello Pietro alla prima guerra d’indipendenza sui campi di Curtanone e Montanara, come l'amico Matteo Trenta. [vedere post: “Due fratelli sui campi di battaglia di Curtatone e montanara (1848) – enricogiuseppelucamarchi.blogspot.com

LETTERE:

  .... Questo cielo puro, quest’aria salubre, questa campestre libertà .....

Caro Giambastiani
Nella supposizione che forse non sarà [illeggibile] né a voi né a quei di casa l’aver notizie di me vi mando due rghe per darvi certezza del mio felice arrivo quassù e del mio attuale ottimo stato di salute. Questo cielo puro, quest’aria salubre, questa campestre libertà sono fermamente ottimo farmaco ad ogni male.
Benché fra pochi giorni io venga a Lucca contuttociò mi farete sempre un favore se mi parteciperete le nuove di cotesta famiglia principiando da voi, e se mi narrerete le notizie principali di Lucca; come pure se vi ha qualcosa che mi riguardi gradirò d’esserne per voi ragguagliato.
Vi prego dei miei cordiali saluti al Sig. Antonio e alla signora Caterina. Gradisco che l’ottima famiglia Ricci siami per voi salutata e specialmente con particolare affezione l’egregio mio Casali. Conservatemi il vostro affetto come io vi confermo interamente il mio e dandovi un abbraccio affettuoso sono il vostro aff.mo
                                                                                 M.Trenta
Monti di Villa 19 Agosto 1842

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.....  Vi prego a darvi premura pel mio ombrello ....

Caro Giambastiani
Lusingandomi che non vi saranno dispare le mie nuove vi faccio sapere le mie nuove vi faccio sapere il mio buon stato di salute e il mio felice viaggio. Vi prego a darvi premura pel mio ombrello che io credo per certo che troverete alla spezieria Puccetti. Salutatemi tanto tanto il medo.
Per un di più vi rammento l’affare di cui vi parlai; dissi per un di più perché son troppo [illeggibile] dell’attività del Giambastiani e delle sue premure per me, sicché già dispongo le mie cose [illeggibile] sopra.
Perdonate [illeggibile] che vi do e credetemi con tutto il cuore affmo Vostro
                                                                                                     M.Trenta
Monti di Villa 29 Agosto 1842 
P.S. Vi prego ad occuparvi delle lettere che mando allegate.


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 .....e più ad andare a mio nome alla stamperia Baroni a .....  

Amabilissimo Sig. Giambastiani
Questo garbatissimo Sig. Pievano non vuole a nessun patto lasciarmi venire a Lucca e vuol che resti ancora a Collodi. Io ho a Lucca alcuni impicci che mi vi richiamerebbero e non potendo venire mi conviene incomodare gli amici. Eccomi però ad incomodar voi pregandovi a comodo di spedirmi l’acclusa, e più ad andare a mio nome alla stamperia Baroni a farvi dare le prove di stampa del mio articolo bibliografico sul discorso di Fornaciari unitamente a quello del mio discorso sulla morte dell’ab. Grassi e queste consegnare a David che passerà a prenderle perché io possa averle e rivederle. Vi prego di ciò con la più gran premura offrendovi anch’io per mia parte la mia debole servitù.
Mille saluti in casa, al caro Prof. e a tutta la famiglia Simi e a chi vi chiede di me. Io sto bene; spero altrettanto di voi; vi partecipo i saluti del pievano e mi segno con piacere vostro affmo
                     M.Trenta
Collodi 8 Sett 1843


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   ....volermi inviare la Filosofia della Statistica del Gioia....  unitamente al piccolo Atlante Geografico dell’Willemin che è sul mio tavolino ....


Caro Giambastiani
La preziosa conoscenza fattami fare da voi del cho Dotte Parola mi ha reso più penoso il sacrificio di dover lasciar Lucca in questi giorni e molto più che non poter avere neppure il piacere di rivederlo prima di partire. Cercherò peraltro di poterlo ricombinare a Lucca prima ch’ei parta e intanto prego voi a fargli conoscere che io mi son dovuto assentare di costà per impreveduta e urgente causa e a presentarli i miei ossequi più rispettosi
Vi pregherei anche, se le faccende di questi giorni ve ne lasciano lo spazio a volermi inviare la Filosofia della Statistica del Gioia che avete presso di voi, unitamente al piccolo Atlante Geografico dell’Willemin che è sul mio tavolino. Basta gli  prepariate e ci sarà persona che verrà a prenderli il giorno stesso che avrete questa.
Godetevi Lucca, divertitevi anche per me, salutate il Prof. Casali, la famiglia Simi e gli amici ( credo che avrete a incomodarvi poco) e io intanto mi starò godendo bell’aria fino al 30 Sett.
Carissimo Giambastiani addio amate il vostro
                                                                Trenta
M. di Villa 16 Sett 1843


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   ....qui mi diverto anch’io e più ora in compagnia del mio Gioia.....


Carissimo Giambastiani
Quanto vi sia grato della vostra prontezza e premura che dimostrate per me io non posso esprimervelo quanto vorrei. Solo vi dico che mi vi protesto eternamente obbligatissimo. La lettera per Montefegatesi fu spedita subito per persona fidatissima. Restituite mille affettuosi saluti all’Egregio Dott. Parola rendendo a Lui infinite infiniti grazie del gentil desiderio.
Lasciai incombenza al Ridolfi che nel caso fosse venuto a Lucca il bravo mio Giusti gli avesse esibito la mia cameruccia. Non so per altro né se sia venuto né se abbia profittato.   
Son persuaso che vi divertite molto; io non ve lo invidio ma si ne godo moltissimo; d’altronde qui mi diverto anch’io e più ora in compagnia del mio Gioia. Tanti saluti al prof. Casali e a tutti di casa Ricci. Amatemi e credetemi vostro affetuo
                                                                                                   M.Trenta
M. di Villa 20 Sett 1843