mercoledì 21 dicembre 2022

- Pesi (libbra …) , misure (coltre, braccio, barile-vino ….) e monete  (denaro, soldo ...) lucchesi ridotte a sistema metrico dopo l’unità  d’Italia -

-Pesi (libbra …) , misure (coltre, braccio, barile-vino ….) e monete 

(denaro, soldo ...) lucchesi ridotte a sistema metrico dopo l’unità 

d’Italia-


Nel neonato Regno d'Italia, con legge del 28 luglio 1861, venne adottato il sistema metrico decimale e nel 1862 la lira divenne l'unità monetaria del regno.

Il libriccino sotto riportato, pubblicato a Lucca nel 1865, indica le varie unità di misura lucchesi trasformate nelle unità di misura del Regno d’Italia.






sabato 12 novembre 2022

"La geometria, e la Trigonometria rettilie e sferica ...." Dwcreto della Duchessa di Lucca Maria Luisa di Borbone - 1823

La Geometria, e la Trigonometria rettilinea e sferica, e la Filosofia sono studi preliminari necessari a tutte le facoltà”.

Decreto di Maria Luisa di Borbone duchessa di Lucca.


La Repubblica oligarchica di Lucca, al termine del XVIII secolo, intendeva istituire uno “Studio Universitario”. Nel 1807 Elisa Baciocchi, principessa di Lucca e Piombino istituì il Real Collegio per un insegnamento qualificato. Infine la duchessa Maria Luisa, succeduta alla sorella di Napoleone, nel 1818 trasferì gli studi nel Palazzo Lucchesi, oggi sede del liceo Classico Machiavelli, e nel 1819 decretò la nascita del Liceo Reale. Un Liceo di cultura scientifica come mai c’era stato in città, con insegnamento di Diritto Canonico e Teologia, Diritto Civile, Diritto Criminale e Commerciale, Patologia, Fisiologia e Anatomia, Ingegneria, Matematica, Fisica, Astronomia.

Di seguito si riportano alcune pagine di un Decreto della Duchessa relativo agli studi del Real Collegio, dato pubblicato nel1823 presso Francesco Bertini Stampatore Ducale”.


 




 

domenica 23 ottobre 2022

Il Prof. Idelfonso Nieri: “Quest’ uomo originale, abbaruffato ...”

 

Il Prof. Idelfonso Nieri: “Quest’ uomo originale, abbaruffato ...”

Il Prof. Idelfonso Nieri (1853 – Lucca, 1920) è stato uno studioso del dialetto e della cultura popolare lucchese. Nella sua produzione raccolse ed illustrò storie, usanze, proverbi e detti del contado lucchese. 

Lavorò come insegnante nelle scuole medie lucchesi e il prof. D. Martini gli dedica una poesia scherzosa, facente parte del volume “ All’ Istituto di Belle Arti, all’Istituto Tecnico di Lucca e altrove”. 


 Poesia:


venerdì 21 ottobre 2022

Edizione di sole 60 copie delle quali 10 in carta greve e una in pergamena - 1856

- Edizione di sole 60 copie delle quali 10 in carta greve e una in 

pergamena -

Tipografia Rocchi, Lucca – 1856

 

In editoria la tiratura, che è la quantità di copie stampate per una singola edizione, oggi si aggira su varie migliaia per opera.

Il libriccino sotto riportato è una edizione del 1856 e certamente il limitato numero di copie è dovuto al tempo in cui l’opera è stata edita.

 

Di seguito si riportano le prime pagine dell’opera:

ALCUNE NOVELLE

DI MESSER

PIETRO ARETINO


EDIZIONE DI LX ESEMPLARI

 

                        ______________________________________________

EDIZIONE DI SOLE SESSANTA COPIE, DIECI DELLE

QUALI IN CARTA GRAVE, ED UNA IN PERGAMENA.

______________________________________________________



 




 

domenica 25 settembre 2022

L'emigrante GLOBETROTTER

L’emigrante globetrotter.

L’Italia è stato un paese di emigranti e in particolare le popolazioni della media valle del Serchio e della Lima hanno girato il mondo vendendo le statuine in gesso.

Una leggenda toscana narra che quando Colombo sbarcò in America trovò, oltre la popolazione indigena, un omino che parlava italiano e offrì al navigatore figure in gesso, dicendo che era un figurinaio lucchese nativo del paese di Lucchio, frazione del Comune di Bagni di Lucca.

Ignazio Silvestri, nato nel 1886 a S. Gemignano di Controne, frazione del Comune di Bagni di Lucca, è un “figurinaio” che giovanissimo diviene una sorta di emigrante globetrotter. Dopo i primi viaggi nei paesi europei si reca negli Stati Uniti ed in seguito tocca con “campagne”, intervallate da brevi periodi di permanenza nel piccolo paese nativo, varie zone dell’Asia.

A) Il primo viaggio il Silvestri lo effettua in Germania a Berlino nel 1902, all’età di 16 anni, quindi in Francia (Parigi) e in Spagna (Saragozza).

 


B) Da documenti conservati a Ellis Island, il principale punto d'ingresso per gli immigrati che sbarcavano negli Stati Uniti, risulta che il Silvestri vi arriva nel 1910, proveniente dal porto di Le Havre (Francia), e nel 1913 da Genova, dopo essere stato a trovare la famiglia.

C) Un lettera indirizzata alla sorella è inviata nel 1926 da Adelaide, città dell’Australia meridionale.

Adelaide Marzo 28 [… ?] 1926

Cara Sorella

ieri ho ricevuto la tua lettera dove sento che per ora di salute stai discretamente ….. [ illeggibile] dei disturbi agli occhi di quello mi dispiace perché la salute è necessaria per tutti ma specialmente per noi che se si perdesse la salute noi è una famiglia rovinata, basta facciamoci coraggio e sarà quello che Dio v………

D) Il 26 marzo 1928 il “Consolato Generale d’Italia in Shanghai” emette un certificato in cui attesta che il Silvestri è un artigiano.

E) Il 9 giugno 1932 il “Il Regio Consolato Generale d’Italia - Singapore” trasmette informazioni al Consolato Americano relative al Silvestri e a due suoi compagni.

"Regio Consolato d’Italia Singapore, 9 Giugno, 1932

Singapore

Signori,

Come mi è stato chiesto da uno dei funzionari del vostro Consolato, sono lieto di informarvi che per quanto ne so:

il signor Artemio Simi,

il signor Agostino Buonanni e

il signor Ignazio Silvestri

non sono persone discutibili. Essi sono venuti qui qualche mese fa e non hanno dato nessun problema. Essi sono forniti di denaro ed ora credo che posseggano complessivamente 900 dollari.

Non prevedo che debbano essere “ intrattenuti “ a spese pubbliche.

                                                                                Ho l’onore di essere,

                                                                                                    Signori,

                                                                                obbediente servitore.

                                                                Console ad interim per l’Italia

                                                                        ( Dr, Emilio Gerelli)

                                                                                        firma

F) Un lettera indirizzata alla sorella è inviata nel 1938 da Manila, città delle Filippine.

Manila Febbraio [illeggibile] 1938

Cara sorella

Due giorni fa o ricevuto la tua in data 26 Decembre dove sento che di salute state tutti bene di questo mi fa piacere io pure per il presente se[illeggibile] lostesso. Riguardo a quello che mi …..”

G) Infine il Silvestri ritorna a casa partendo da Manila il 9 Aprile 1939, come indicato nel biglietto di imbarco della compagnia LLOYD TRIESTINO.

mercoledì 24 agosto 2022

LA PORTA DELLO STUDIO DEL "NONNO" ADDOBBATA DALLE NIPOTINE

                LA PORTA DELLO STUDIO DEL NONNO                                                                                                                                                          ADDOBBATA DALLE NIPOTINE

 

Le nipotine hanno trovato lo spazio per esprimere il loro amore per il nonno sulla porta dello studio dell' "avo" con scritture "Nonno ti voglio bene", "Buon Natale nonni" e vari disegni.



 

giovedì 4 agosto 2022

"Si spedisce in odio" l'avviso di riscossione - Regno di Sardegna 1854

 

Si spedisce in odio” l’avviso di riscossione – Regno di Sardegna 

1854


Nel 1815, dopo la caduta di napoleone, il territorio di Sarzana fù inglobato nella provincia di Levante del Regno di Sardegna e divenne sede di un mandamento (Circoscrizione amministrativa intermedia fra il circondario e il comune, propria del Regno Sabaudo).

Di seguito è riportata una ingiunzione di pagamento per omesso versamento di tassa, datata 27 luglio 1854, con la disposizione di requisizione temporanea del diritto di abitazione, disposta dai comuni per adempiere all’obbligo di fornire gli alloggiamenti necessari alle truppe di passaggio o in precaria residenza. Sono poi indicate ulteriori azioni quali “ l’esecuzione dè suoi mobili e frutti ed anche all’aggiudicazione dei beni ,,,,”, dove non fosse dato seguito positivo alla richiesta dell’autorità.

Quello che colpisce nello stampato è la frase “… si spedisce in odio suo col mezzo del solito Soldato esibitore …


TRASCRIZIONE:

CONTRIBUZ.(ione) DIRETTE MANDAM.(ento) DI SARZANA

PROVNCIA DI LEVANTE COMUNE DI SARZANA

BOLLETTA D’ ALLOGGIO MILITARE N.°

Il Sig. Grossi Gius=e figlio della fù Gessi trovandosi in debito delle infradescritte Contribuzioni, a saldo dei dodicesimi scaduti nel 1853 si spedisce in odio suo e col mezzo del solito Soldato esibitore del presente, ed in seguito all’autorizzazione avutane dal Signor Intendente della Provincia

Dro 24….(scrittura a mano poco leggibile)

l’alloggio militare per il termine di giorni cinque, durante il quale sopporterà la spesa come infra per cadun giorno a tenore della Tassa fissata dal Regio Biglietto de’ 15 Maggio 1822; con diffidamento che passato tal termine senza avere soddisfatto al debito suddetto, si procederà tosto all’esecuzione de’ suoi mobili e frutti ed anche all’aggiudicazione dei beni, salvo il caso che il Signor intendente della Provincia giudicasse conveniente di duplicare ed anche triplicare le spese d’alloggio, prima di far procedere agli atti suddetti.

Il debitore è di più avvertito, che tanto la quota del suo debito, quanto l’ammontare delle spese, non possono sborsarsi a mani del soldato, sotto pena di nullità dell’eseguito pagamento, ma dovranno essere pagate, a termini dell’art. 138 dell’Istruzione 1.° Aprile 1826, all’Esattore infrascritto, a cui si presenterà munito della presente Bolletta d’alloggio.

Segue la specifica della multa, che ammonta a Ln. 2,10

Sarzana 2/ Luglio 1854

L’ ESATTORE del Mandamento

(firma)

 

 






martedì 7 giugno 2022

Ferrovie senza scosse e frastuono dei treni - Brevetto (anno 1901)

Ferrovie senza scosse e frastuono dei treni - Brevetto (anno 1901)

Fra le carte dell’avvocato Pietro Pellegrini (1849 – 1916) di Borgo a Mozzano si trova la singolare ricerca di rotaie ferroviarie, che non provochino rumori e sobbalzi, il brevetto ottenuto e le offerte (rifiutate) dalle compagnie di trasporto.


APPUNTI (si riportano solo le prime due pagine)


TRASCRIZIONE

Ruotaie senza pezzi di congiunzione.

Le ruotaie senza scosse possono esser montate sul piano stradale col sistema attualmente in uso. Però il fatto nuovo della contrapposizione laterale alla testa dell’una rotaia su quella dell’altra, mi ha fatto sorgere il pensiero della possibilità d’eliminare i pezzi d’appoggio che oggi tengono stretti e collegati fra loro i vari pezzi o rotaie componenti una linea ferroviaria. È evidente, collegando con le viti l’estremo dell’una rotaia all’altra si ottiene una legatura solida quanto e forse più di quella che si abbia sistema ora in uso.

Però si eleva un ostacolo grande quale è quello della variabilità in lunghezza delle ruotaie, a seconda delle temperature. Stringendosi fra loro le due rotaie facendo combaciare i tagli obliqui, non è possibile rimanga lo spazio vuoto, tra l’una e l’altra ruotaia. da permettere lo allungarsi delle verghe, per cui se poste a contatto a temperatura bassa, ne avverrebbero sfiancamenti o sollevamenti pericolosissimi.

A tal inconveniente molti possono essere i rimedi da opporsi. …….. [Viene illustrato il metodo di tenere distanziate le due teste di rotaia di qualche millimetro, che tuttavia induce] “frastuono e scosse”.

Occorre dunque trovare un rimedio più razionale, occorre cioè trovare modo di eliminare le scosse e il frastuono permettendo in pari tempo l’esercizio libero del fenomeno di elasticità delle rotaie senza che l’una urti nell’altra.

Ecco come ciò si ottiene. In luogo di tagliare la testa delle rotaia ad angolo retto si più o meno obliquamente di fronte alla superficie superiore a fungo ove scozzano le ruote. (fg.1)

Dato il taglio obliquo si ha che le ruote percorrendo sul binario non lasciano tutto d’un tratto l’una rotaia per trovarsi un istante senza alcun appoggio al di sotto, e quindi andare a urtare nella testa della rotaia successiva; invece la ruota mentre abbandona per un millimetro la rotaia su cui grava, va pur attivamente a gravare sulla successiva, senza trovarsi mai sospesa in aria, e gradatamente va ad abbandonare la prima rotaia, come gradatamente va a poggiare sulla seconda, così il passaggio per un certo tratto è contemporaneo verghe e non v’è più salto, non v’è più incontro brusco d’una linea solida e resistente che si presenta di fronte in cui vada ad urtare la ruota.

Si allontanino pure le due teste di rotaia l’una dall’altra per accorciamento reciproco nei momenti di bassa temperatura; il salto, il passaggio brusco, l’urto e quindi la scossa e il frastuono sono assolutamente evitati.

Né si obietti che la punta della rotaia prodotta dal taglio obliquo non presenti resistenza sufficiente per sostenere il peso del convoglio, poiché, come si è detto, il passaggio lungo il taglio obliquo delle due teste combaciantisi delle rotaie è simultaneo, e quando la ruota va per gravare sulla punta d’una rotaia, non lo fa con l’intero peso da essa ruota sostenuto, ma anzi con una porzione minima di tal peso, poiché essa poggia tuttavia quasi totalmente sulla rotaia precedente e in sito ove questo presenta quasi intero il proprio spessore e quindi in condizione di massima resistenza; successivamente va la ruota a portare il proprio peso gradatamente sulla rotaia successiva, ma in maniera che il gravame cresce in proporzione del crescere della resistenza; cosicché la resistenza viene ad essere in ciascun momento e luogo proporzionale al gravame che deve sostenere.

Del resto gli aghi di scambio, oggi in uso, forniscono prova esuberante della richiesta solidità, e il loro taglio obliquo è di troppo più allungato di fronte a quello che può richiedersi per lo scopo propostoci.

Si dirà invece che il sistema della saldatura offre il vantaggio di una economia assai notevole eliminando il bisogno dei pezzi di giuntare o a guancialetti che si usano attualmente per tenere unite fra loro le teste delle rotaie.

Tralasciasi di di osservare che una economia d’impianto, e non molto rilevante, non è sufficiente motivo di porre in rischio una vita dei passeggeri e lo stesso materiale mobile pur costosissimo.

Osservo invece che tale economia può raggiungersi anche col sistema sopra proposto o con altro simile, derivante dallo stesso principio del passaggio graduale e contemporaneo delle ruote dall’una all’altra rotaia. Ed ecco come.

Ufficio delle giunture è quello di tenere le rotaie allineate in guisa che non si sconnettano onde la ruota non urti nella testa di una rotaia che si fosse spostata. Per raggiungere questo scopo si possono adottare vari altri sistemi.

Il più semplice sarebbe quello di perforare ciascuna testa di rotaia nella direzione longitudinale del proprio asse, nel centro del fungo; entro cotesto foro introdurre una spina o cilindro di metallo senza saldarlo, collocare le due rotaie al posto col cilindro metà inserito nell’una e metà nell’altra, si ha che esse non possano scorrere e il loro allungamento e scorciamento per il variare della temperatura si effettua liberamente, perché il cilindro non vi è saldato. (fg.2)

Altro sistema si è quello di tagliare l’una testa di rotaia a lancia o freccia, l’altra incavata in forma identica della lancia ma vuota, in modo da formare maschio e femmina, e l’uno entrare entro l’altro. Però i lati della lancia o freccia devono formarsi di linee spezzate in modo che un primo tratto sia obliquo, un secondo tratto parallelo all’asse longitudinale della rotaia ed un terzo tratto obliquo fino a raggiungere la punta della freccia proprio al centro del fungo della rotaia. (fg.3, 4, 5 )

Con ciò si ha che l’allungamento e scorrimento si effettua liberissimo, le due teste di di verga essendo sciolte, libere affatto da chiodi, e non possono sconnettersi fra loro lateralmente nemmeno di un millimetro, perché la porzione di lancia tagliata a linee parallele all’asse longitudinale della rotaia scorre sempre sulla stessa linea ognora tenendo unito il maschio alla femmina.

Altra applicazione dello stesso principio sarebbe quello a guisa d’incastro. Il taglio obliquo di che alla fig. 1 sarebbe spezzato in tre linee; il primo tratto obliquo fino alla alla mezzeria, il secondo tratto parallelo all’asse longitudinale della rotaia ed un terzo tratto obliquo dalla mezzeria al bordo della rotaia….. [Questa soluzione avrebbe le caratteristiche illustrate per la soluzione in fig. 1 ]


FIGURE 1, 2, 3, 4, tratte dal brevetto.



BREVETTO

Comunicazione del brevetto ottenuto da parte dell'Agente incaricato di richiederlo.

 

Frontespizio del brevetto belga.



RISPOSTE NEGATIVE ALL’ OFFERTA DEL BREVETTO