venerdì 23 ottobre 2015

LASCITO DI L. 1000 AL PRIMO INDIVIDUO CHE SARA' ORDINATO SACERDOTE FRA I NATI DEL PAESE DEI BAGNI DI LUCCA (VILLA)



Lascito di L. 1000 al primo individuo che sarà ordinato Sacerdote fra i nati del Paese dei Bagni di Lucca (Villa)


Olinto Buonamici, rappresentante marittimo in Bagni di Lucca, apre un libretto di risparmio presso una filiale della Cassa di Risparmio di Lucca per un importo di L. 1000 il 25 Novembre 1925, scrivendo nelle notazioni :

Deposito di L 1000,00 fatto dall’intestato da ritirarsi coi frutti, dopo dieci anni dalla sua morte, dal primo individuo che sarà ordinato Sacerdote fra i nati del Paese dei Bagni di Lucca (Villa) -----
Olinto Buonamici
morto il 5,11,33 in Bagni di Lucca

Gli eredi del Buonamici sono i nipoti Delia Marchi, nei Mezzetti, e Cesare Marchi, che ottemperarono alla volontà dello zio come annotato di seguito nelle osservazioni del libretto originale:

Il libretto fu smarrito. Fatto il duplicato nel 1950 è stato consegnato oggi alla curia arcivescovile di Lucca in mano al Vicario Mons Del Carlo. Oggi stesso è stato ritrovato il presente libretto originale
Lucca 16 gennaio 1951
Delia Mezzetti Marchi
   

Carta d'identità di Olinto Buonamici.

 

giovedì 22 ottobre 2015

PASSAPORTO PER LOURDES DEL 1930


Passaporto per Lourdes del 1930

valido dal 10 al 25 Maggio 1930



mercoledì 21 ottobre 2015

LA COLLEZIONE DI FRANCOBOLLI E L'INCIDENTE FERROVIARIO




La collezioni di francobolli e l’incidente ferroviario

Serie di lettere inviate da “Frank” Silvestri, originario della Controneria (zona montana del Comune di Bagni di Lucca), a Olinto Buonamici di Bagni di Lucca relative a una collezione di francobolli, che quest’ultimo aveva affidato al Silvestri  perché la vendesse negli Stati Uniti.

Le missive, comprese fra il 1924 e 1929, trattano prevalentemente della collezione, ma compaiono anche notizie sull’emigrazione e sulle condizioni economiche della famiglia Silvestri.
Olinto Buonamici conduceva in Bagni di Lucca un’agenzia di viaggi per emigranti, soprattutto indirizzati verso le Americhe. Francesco Silvestri si doveva essere servito del Buonamici per emigrare negli Stati Uniti, dove si trovava nel 1924, come si evince dalla prima lettera su carta intestata “Silvestri Art Manufacturing Co.”del 27-ottobre-1924.
Preg.mo Amico Buonamici chicago, 8bre 27 - 1924
La settimana scorsa ho ricevuto la vostra lettera e vi ringrazio, ho aspettato a scrivere fino ad oggi a motivo che volevo vedere prima le figlie de Nardi che sono arrivate a Chicabo stamattina senza che nessuno ci abbia fatto un telegramma da NewJork. Si sapeva che dovevano arrivare per mezzo della vostra cartolina prima e la lettera poi, ma null’altro da nessuno. Mi meraviglio che il Taliani non l’abbia fatto, invece mi hanno detto che loro rimasero sul barco e il Taliani se ne andiede con la sua famiglia, e dopo voleva tornare a prenderle e non lo lasciarono più passare, e dopo per caso trovarono una donna che veniva a Chicago e le lasciarono andare con lei caso differente non potevano partire, ci era pure un’altra donna di Palleggio che nemmeno lei se ne incarico.
Ma insomma dopo tutto sono arrivate sane e salve e contente nelle braccia di suo padre che era più di un anno che l’aspettava e se non ero io a levare i fogli di mano allo spedizioniere Pierotti forse dovevano aspettare ancora un altro anno. E perciò il Nardi vi ringrazia e dice che appena puole se è possibile fare venire la moglie e l’altra piccola lo fara per mezzo vostro Basta. Le scarpe di gomma le ho già ordinate la collezione di francobolli però ancora non ho trovato ancora amatori nessuni l’ho messo anche sul giornale due volte ma ancora non mi è capitato nessuno. Però ho trovato uno che se ne intende e mi ha detto che un 400 dollari vale e facile anche di più trovando l’amatore. Ma ora il dollaro e scarso, masi spera che vada meglio dopo l’elezioni.
Senz’altro vi saluto
Vostro Amico
  Frank Silvestri


La seconda lettera conservata del 28-dicembre-1924, scritta su carta con una nuova intestazione “Frank Silvestri inporter - cicero ill.”, sottolinea la difficoltà per la vendita della collezione:
Caro Buonamici Dec. 28 – 24
Di nuovo vengo a scriverti in riguardo a quella collezione di francobolli, credevo che fosse una cosa facile di venderla ma invece non è vero. ho messo nel giornale due volte manon mi è stato possibile farne niente ho provato a venderla a uesti che la rivendono al minuto ma quando hanno sentito il prezzo mi hanno detto se ero matto.
Ora ho trovato uno che mi ha detto che li metterebbe allincanto in tanti piccoli assortimenti ma vuole il venti per cento e mi ha detto che sara impossibile rilevarci più di 480 scudi, quindi vedete io non so cosa fare, in quanto a me non vi preoccupate che io non voglio niente di commissione Dunque se siete contento di rilevarci un circa a quattrocento scudi vi prego a farmelo sapere che allora guardero di levarmeli di mano, caso differente alla prima occasione li rimando a voi costa, oppure li terro io qua fintanto che non li avro venduti.
Senz’altro vi saluto
Frank Silvestri


Il 5-marzo-1925 il Silvestri, dopo aver trattato di un paio di scarpe di gomma, ribadisce le difficoltà che incontra nel tentativo di cedere la collezione di francobolli.
Carissimo Buonamici Cicero Marzo 5 - 1925
Qualche giorno fa ho ricevuto la vostra lettera con la nuova misura per le scarpe di gomma. Quanto prima mi capita l’occasione ve ne mando un altro paio come le desiderate cioè più legiere e un pochino più alte di fiocca.
Se Archimede non ve le ha pagate lasciate pure fare che queste che vi mandero uanto prima non le pagherete.
La collezione dei francobolli credevo che fosse una cosa facile a vendere, ma invece credo che quasi quasi non mi riescire, perché ho messo la reclame sul Tribune  di Chicago della Domenica 2 volte e poi ho scritto 25 lettere a parecchie persone che mi erano state indicate da un amico ma fino ad ora non ho fatto altro che spender tempo inutilmente ho di gia speso circa a dieci dollari senza risultato nessuno. Avrei potuto vendere qualcuno ma io voleva vendere tutta la collezzione e per questo ancora non ho potuto far nulla. Se siete contento che la venda a piccoli lotti mi sarà più facile.
Senz’altro vi saluto saluti alla sposa e amici
Vostro Affmo
  F. Silvestri


Nella missiva del 4-agosto-1925 il Silvestri racconta di aver fatto vedere la collezione a un esperto del settore e di avere avuto un giudizio assai negativo.  
Pregmo Buonamici Cicero 4 Agosto 1925
La collezione dei francobolli ancora non sono riuscito a venderla, e per ora fino a che non ritorna il fresco non si cura nessuno di francobolli.
Pero questi giorni parlando con un mio amico di questa collezione mi disse che teneva un amico un vero conoscitore e venditore di francobolli, cosi che l’altra sera mi ci porto e guardo la collezione ma la trovo molto decadente e mi disse che l’unica pagina che valeva qualche cosa era le pagine Italiane, le feci notare i francobolli della prima pagina degli Stati Uniti e mi disse che [?] quelli che lei valuta cento scudi non valgono nemmeno 10 soldi e difatti ho sentito anche da tanti altri che hanno detto la stessa storia. Questo signore poi scelze tanti francobolli che sarebbero stati di un buon valore se fossero stati buoni, e mi disse che le potevo rimandare a lei qui non ci daranno niente e così vendendo a collezione un po più a buon mercato sara più facile a venderla, ce ne sono pure di buoni ma o sono tagliati storti o sono sbeccucciati e qui ci guardano di molto a quelle cose li e tanti altri sono falsi come questi che le metto nella lettera perché non hanno nessun valore.
Non mi sarei mai creduto che fosse stato cosi difficile a vendere una collezione di francobolli.
Senz’altro lo saluto
Suo Devmo Affmo
  Frank Silvestri


Finalmente la collezione era stata venduta a un “salesman”, ma il compratore, che aveva dato solo un anticipo e avrebbe dovuto completare il pagamento con versamenti mensili, era stato vittima di un incidente ferroviario per cui era impossibilitato a saldare il debito. Il Silvestri in chiusura della lettera cerca di tranquillizzare il Buonamici, informandolo che era in corso una causa di risarcimento del “salesman” nei confronti delle Ferrovie e che aveva fatto i dovuti passi per farsi saldare al termine del contenzioso.
Cicero Ill. Agosto 23 - 27
Pregmo Buonamici
Or sono circa 5 mesi che scrissi una lettera dove ti dicevo che la collezzione dei francobolli è andata a finire in un incidente ferroviario.
Non capisco come mai quella lettera sia andata perduta. Dunque ammettiamo che la lettera sia andata smarrita e ti raccontero da capo la fine della collezione,
Dunque, dopo averla tenuta per un paio di anni in giro per Chicago, un mio vecchio amico mi fece conoscere un viaggiatore di fornitura ed altri generi (ossia un salesman) e per sopra più collezionista e venditore di francobolli.
Insomma per non starla a fare tanto lunga si fece l’accordo di vendita per 250 dollari 50 in contanti e l’altri 50 scudi al mese, dopo pochi giorni partì per il suo viaggio ordinario e dopo circa un mese mi venne la notizia da questo mio amico che il suddetto Salesman era rimasto vittima ossia mezzo rovinato in un incidente ferroviario e si trovava la vicino alla California un ospedale.
Dopo tre mesi circa e ritornato in Chicago ma io ancora non ho potuto collettare nulla perche moneta non ne tiene e fintanto che non si arrangera con la compagnia ferroviaria non sara possibile avere nemmeno un soldo Perciò stai pur tranquillo che ho gia fatto i miei passi e appena che pigliera la moneta mi faro pagare, per ora non si sa quando la causa verra discussa perche devi sapere che sono per tribunale
Senz’altro ti saluto
Frank Silvestri


Il Buonamici ritiene che la perdita dell’incasso della vendita della collezioni di francobolli non sia chiara e comunque che ne sia responsabile il Silvestri; per questo apre un contenzioso presso il Tribunale di Lucca. Avuta notizia dal fratello della querela, il Silvestri scrive una lettera accorata, che già all’inizio si mostra diversa dalle altre iniziando con un “Pregmo Buonamici”. Oltre la descrizione della dolorosa situazione familiare, la morte della figlia e le condizioni di salute dell’altra figlia e della moglie, oltre alle drammatiche condizioni economiche, nella lettera si trovano affermazioni singolari quali: “… ma il destino infame vuole che io lavori per il farmacista il dottore e il becchino ”, “… cosi è come aspettare un uomo dietro un cantone con un fucile e assassinarlo ”, “ … avete fatto tanto fracasso in Italia e altrove per quei due disgraziati di Sacco e Vanzetti, questa mia questione e quasi la medesima , “ … il proverbio dice i monti stanno fermi e le persone camminano .

Cicero Ill. 7br  10 - 27
Pregmo Buonamici
In questi giorni ho ricevuto una lettera da mio fratello che mi ha molto sorpreso la copia di citazione davanti al tribunale di Lucca. Ti premetto che se fossi in condizioni di poter essere presente partirei domani mattina; ma il destino infame vuole che io lavori per il farmacista il dottore e il becchino.
Caro Buonamici, come ti ho giià spiedato nell’ultime due lettere, che la collezione dei francobolli l’avevo venduta, (una delle quali dici di non averla ricevuta) ma l’avevo venduta a rate mensi[li] e fino ad ora ho solo riscosso 50 dollari, il motivo non occorre che te lo spieghi un’altra volta.
Se non avessi avuto tante disgrazie in famiglia avrei potuto pagartela anche io di mia tasca, ma come tu sai che sono due anni che ho una figlia nel letto, e un’altra mi ci e stata 13 mesi e poi mi mori l’inverno passato la moglie che due da due anni va dal dottore non è allettata ma non puo far nulla e mi costa tutte le settimane circa a 10 scudi di punture ora se non ci credi a tutte queste belle cose puoi scrivere qua a qualunque persona di tua fiducia che mi conosca o no non fa differenza, e te doppo due anni d’accidente uno dopo l’altro mi vieni a citare per 500 dollari, un uomo che si ritrova in uno stato finanziario invidiabile cita davanti al tribunale un disgraziato pari mio, ti pare una bella cosa; Facendo ciò forse un giorno potrei ritornare in patria a finire i miei ultimi giorni nella casa dove sono cresciuto e dove miei genitori hanno vissuto per tanti anni e come sopra ti ripeto facendo cio mi chiudi la via del mio ritorno in Italia.
Pensaci bene io non mi potro difendere a motivo che sono 4000 miglia distante e te vincerai, ma tu sai bene che non sono 500 dollari primo luogo tu sai bene che tengo delle lettere tue con le quali mi dici di venderla per 400, tu sai bene che mi hai impromesso il 20 per cento sulla tua lettera, tu sai bene che i famosi francobolli che dicevi avevano maggior valore te le rimandai indietro e tengo tua lettera di averli ricevuti, i suddetti francobolli il primo era un francobollo Americano che valutavi 100 dollari piu uno della Gran Bretagna che mi dicevi poteva costare 29 sterline ed altri che tutti insieme non mi avrebbero dato 5 dollari dunque levando tutti i meglio come calcolavi te il resto della collezione valeva ben poco, dunque io l’ho venduta per 250 dollari, fino a ora ho riscosso soli che 50 dollari, credo che fra non lungo ricevero anche l’altri, e credo che sara miglior cosa non solo come bisiness man ma come uomo coscienzoso e come amico di famiglia dovresti ritirare la querela dal Tribunale di Lucca. Ti ripeto che se invece di essere distante 4 mila miglia fossi solo 400 partirei per essere davanti ai giudici per difendermi e vorrei vedere qual giudice che che avesse il coraggio di condannarmi a pagare 500 scudi che tu mi chiedi, dopo averle fatto conoscere le ragioni mie, naturalmente cosi è come aspettare un uomo dietro un cantone con un fucile e assassinarlo senza che lui si possa difendere Avete fatto tanto fracasso in Italia e altrove per quei due disgraziati di Sacco e Vanzetti, questa mia questione e quasi la medesima fuori che invece di essere questione di vita o di morte e una questione finanziaria che se si vuole per un uomo pari tuo e una piccolezza.
Pensaci bene che non si può mai sapere, il proverbio dice i monti stanno fermi e le persone camminano, perché ho sempre coraggio di rimettermi in piedi, perche la volonta di lavorare non mi manca. Di più sai bene che non fui io a chiederti quella maledettissima collezzione (che mi ha recato tanti disturbi) ma fosti te che me la mettesti alle spalle con le tue lusinghe di guadagnare qualche cento dollari.
Basta altro non sto a dirti, aspettando una tua risposta favorevole ti saluto  
Frank Silvestri


La lettera soprascritta deve avere avuto l’effetto desiderato. Il Buonamici dovrebbe aver ritirato la querela in Italia, mentre il Silvestri, direttamente o indirettamente, sembra partecipi alla causa dell’amico incidentato contro le Ferrovie. L’accordo raggiunto fra il Buonamici e il Silvestri prevede che quest’ultimo rimborsi con trance da 50 euro, ricevute dall’amico o date direttamente dallo stesso. L’indennizzo tuttavia procede in maniera assai travagliata, come si evince dalle lettere di seguito riportate.
Cicero October 19 - 27
Pregmo Buonamici
Oh ritardato a rissponder alla tua ultima a motivo che aspettavo il risultato della sentenza che era posta per il 14 del c. m. e invece fu rimandata al 12 Dicembre prossimo i 50 dollari non te li posso mandare per il momento a motivo che li dovetti dare all’avvocato però mi saranno rimborsati dopo la causa, insomma credo che avanti Natale sara deciso qualche cosa.
Ho scritto un’altra lettera per mezzo del Sig. Ferruccio Giogi credo che a quest ora l’avrai ricivuta ricevvi la tua pochi giorni dopo che avevo mandato via la suddetta avrei potuto farne a meno, ma ormai è andata cosi credo che sara poco male ma mio fratello mi scrisse con tanta fretta che pareva che crollasse il prato Fiorito Dunque ci siamo intesi altro non sto a dirti ti prego di stare tranquillo che nel mese di Dicembre anche se non ricevo nulla ti mando i cinquanta dollari di tasca mia.
Saluti distinti

Frank Silvestri
Cicero 4 – 4  - 28
Caro Buonamici
Unito alla presente troverai una tratta di Banca di 450 lire, per il presente e tutto cio che ti posso mandare a motivo che i lavori vanno molto adagio e si guadagna poco. La causa doveva venire in corte nella settimana entrante ma credo che sara rimandata a motivo che l’avvocato e gravemente ammalato, e mi trovavo un 25 dollari disponibili e ti mando cioè 24,50.
Tengo un circa a 800 o più lire sul Banco Roma, ti prego a guardare come posso fare per farteli riscuotere a te, informati e poi scrivimi
Saluti tuo amico
Frank Silvestri
1825 – 51 Ave.
Cicero Ill.

Cicero 6 -  18 - 28
Pregmo Amico Buonamici
Questi giorni ho mandato il libretto di banca a mia sorella con l’ordine di levare dal Banco di Roma tutto cio che ci e il quale ammontera a circa ottocento lire e passartele a te il resto te li manderò appena saro in condizioni di farlo.
Nell’ultimi di Aprile ando la sentenza di questo mio amico che mi doveva i soldi per la collezzione e li fu accordato dal tribunale 15 mila dollari ma ora la compagnia la portata in appello cosi che quel povero diavolo non [sa] quando li pigliera.
Basta altro non ho da dirti, ti prego appena mia sorella ti avra fatto la rimessa, di scrivermi
Saluti 
tuo amico
 F. Silvestri


Purtroppo, dato fondo ai risparmi, con la crisi nel lavoro che si fa sentire, avvicinandosi l’inverno, complice il bisogno di bere un poco di vino “… perché a bevere sempre acqua vengono i ranocchi in corpo …. ” e infine poiché “ora in casa sono guaste le mie donne”, il Silvestri trova difficoltà nel continuare a inviare denaro.
Cicero Ill.  10 -  18 - 28
Caro Buonamici
Non ti allarmare se non ho più scritto perciò ti scrivo queste due righe per farti sapere che non ho più ricevuto niente da quel mio amico, ed io per il presente non posso a motivo che ci ho avuto le spese invernali cioè 100 scudi per il carbone per l’inverno e un altro cento di scudi per fare un poco di vino perché a bevere sempre acqua vengono i ranocchi in corpo, quanto prima pero ti mandero una cinquantina di scudi anche se non mi le dara il mio amico.
Senz’altro ti saluto
Tuo amico
F. Silvestri

Cicero Ill.  Gennaio 29 - 1929
Carissimo Buonamici
Chi fa i conti avanti l’oste li deve fare due volte, così mi è successo a me; avevo messo insieme qualche cosa e avevo deciso di mandarti 1000 lire, ma ho dovuto cambiare idea motivo che sono rimasto senza lavoro e ora mi ci vogliono a me perché è quasi un mese che sono a spasso e a quanto pare ci dovro stare ancora qualche settimana dunque avrai pazienza che appena posso ti li mando, del lavoro ce ne è abbastanza in vista non e ancora pronto però. Con i lavori dell’esposizione del 1933 che stanno principiando ci sara lavoro anche per chi non ne vuole per tre o quattro anni.
Saluti Tuo amico
F. silvestri
1835. 51 Ave Cicero Ill.
P. S. per la collezione de francobolli fino a ora ho ricevuto 82 dollari e l’altri non so quando li avro. Se riprende un poco i lavoro te li mando presto perché ora in casa sono guaste le mie donne.


L’ultima lettera conservata in archivio riporta a una situazione migliorata. I pagamenti sono ripresi. 


Cicero Feb. 20 - 29
Pregmo Amico Buonamici
Unito alla presente troverai un vaglia (ossia( ceck) di L )50 pari a scudi 50,27. Questi giorni andiedi a trovare quel povero diavo del mio amico e mi diede 25 dollari e 25 ce li ho messi io per mandarne 5000.
 Altro non sto a dirti che qui fa un freddo del diavolo da circa 7 settimane e seguita dai giornale si sente che anche costa fa freddo ci è molta scarsita di lavoro. Saluti
Tuo amico
F. Silvestri



Alcuni pagamenti effettuati a favore del Buonamici:

giovedì 15 ottobre 2015

LETTERA INCOMPIUTA DELLA BAMBINA ELEONORA DE NOBILI AL PRECETTORE ABATE CRISTOFANINI - 31 MAGGIO 1782 -


Lettera incompiuta della bambina Eleonora De Nobili al precettore
- 31 maggio 1782 -
La bambina De Nobili (famiglia patrizia lucchese) inizia a scrivere al precettore di casa, l’abate Cristofanini del Borgo a Mozzano, perché così la “Signora Madre l’aveva sollecitata per esercitarsi nella scrittura. Dopo alcune righe redatte da Eleonora con una grande e bella calligrafia, subentra la scrittura della madre Luisa Conti, coniugata de Nobili, poiché “… Eleonora non aveva gran voglia di scrivere così avrebbe impiegata quasi tutta la giornata a scrivere questa lettera ….”
Dalla lettera si deduce che in quel periodo in Lucca vi era una epidemia di vaiolo e che diversi componenti della la famiglia de Nobili ne erano restati colpiti, mentre il figlio “Lao”, evidentemente non affetto dalla malattia, si trovava nella villa di campagna  in Segromigno sotto la tutela del Precettore.


 


(TRASCRIZIONE)

Stimatissimo Signor Maestro

La Signora Madre m’incarica di scriverle a suo nome per esercitarmi nello scrivere. Il Signor Padre stà assai meglio. Ad Annina questa notte gli è venuta una gran febbre, e se le comincia a vedere qualche pustola di vajolo, e Carolina sta benissimo ma non si sà se resterà segnata: [la Signora Madre] ha molto caro che Lao non abbia fatta alcuna impertinenza e desidererebbe che non dormisse tanto poco perche gli si riscaldano gli occhj oppure lo mettino a dormire quando a’ pranzato La Signora Madre gli concede licenza di andare al Borgo ma avrebbe piacere che ciò non seguisse, se non che quando abbia ricevuto l’avviso, che la sua Cognata abbia partorito, mentre essendo sempre incerto il tempo del parto, potrebbe succedere, dovesse trattenersi ancora otto o dieci, e questo nella situazione presente le rincrescerebbe, ma quando non sia che per il tempo da Lei prefisso è padrone. Siccome Eleonora non aveva gran voglia di scrivere così avrebbe impiegata quasi tutta la giornata a scrivere questa lettera, e non volendo trattener tanto Laino, m’è convenuto terminarla a me.

In seguito peraltro mi farà piacere, quando abbia occasione di scrivere, di dirigere le lettere alla medesima [la figlia Eleonora] per impegnarla a rispondere, e farle superare l’avversione, che ha a scrivere lettere; ma bisogna che non richiedino pronta risposta. Riguardo a Lao ho piacere che vada a spasso la mattina a buon ora, o vero lo facciano andare a letto dopo pranzo, mentre lui del dormire ne ha necessità. Faccia i nostri complimenti al Sig:re Abbate, e lo ringrazi  della sua attenzione; le dica che le nuove della Sig:ra madre sono sempre listessse, un giorno un poco meglio, l’altro un poco peggio, in somma al solito. Lo prego intanto di vigilare a Lao tanto per il fisico quanto per il morale, ed a credermi sempre con la più sincera, e perfetta stima


Lucca 31 maggio 1782                                                                        Sua Dev: ma Serva

Luisa Conti de Nobili



Al Monsieur
Monsieur  l’Abb. Cristofanini
a Segromigno



domenica 4 ottobre 2015

PAGAMENTO CON “UNA MONETA D'ORO CONIATA IL 1845 COLLA SCRIZIONE REPUBLICA DE LA NUEVA GRANADA”



Pagamento con “ una moneta d’oro coniata il 1845 colla scrizione Repubblica de la Nueva Granada


L’emigrazione del XIX sec. interessa in maniera capillare la popolazione della Controneria (area montana dell’attuale comune di Bagni di Lucca), coinvolgendo praticamente un membro o più di ogni nucleo familiare. Dopo aver trascorso un certo numero di anni in un paese estero, abitualmente per vendere “figure in gesso”, l’emigrante tornava al paese e dopo un periodo di riposo, partiva nuovamente per una nuova “campagna”.
Nell’archivio della famiglia Marchi è conservata una ricevuta di pagamento in cui Fausto Magnani (famiglie Magnani si trovano registrate in documenti del XIX sec. nelle frazioni di Pieve di Controne, S. Gemignano e Guzzano) consegna a Luca Marchi una moneta d’oro della “Repubblica della Nuova Granada” [Repubblica proclamata nel 1831, formata dai territori del “Vicereame della Nueva Granada”, regione dell’impero coloniale spagnolo corrispondente pressappoco all’attuale Colombia], dove evidentemente aveva svolto il commercio di statuine in gesso, prima di rientrare in patria.


A di 4 7bre 1854
Dichiaro io sottoscritto, e confesso di aver dato a Luca Marchi una moneta d’oro coniata il 1845 colla scrizione Repubblica de la Nueva Granada, e di averneli prezzata Scudi quattordici, e paoli cinque, con patto che se il detto Marchi non trova da spenderla detto prezzo sono pronto a riprenderla, e a passargli quattordici francescani, e mezzo in moneta di argento.
Fausto Magnani

MONETA DI CONIO ANTECEDENTE DELLA "REPUBLICA DE LA NUEVA GRANADA - 1843"