domenica 31 ottobre 2021

"LA MI' PISA" - A me cosa m’importa ‘he ci sia Roma, Parigi, Londra, u’ Argentina - Poesia in vernacolo di Archimede Bellatalla

Poesia inedita scitta da Archimede Bellatalla e riportata nel fascicolo di dediche al prof. Francesco Maria Pellegrini di Borgo a Mozzano (Lu) in occasione del pensionamento.
 

                                   Archimede Bellatalla                                Francesco M. Pellegrini

Archimede Bellatalla (Pisa 1/1/1876 - Pisa 3/3/1935) da giovane scrisse sonetti in vernacolo pisano per poi dedicarsi all'insegnamento. Le sue poesie compaiono in molte biblioteche. 

"Permetta, caro Professore, che Le dedichi alcuni miei poveri versi scritti molti anni fa or sono (portano la data del 20 aprile 1908!) inediti e mai, sotto nessuna forma, resi pubblici.
Roba vecchia, dunque, ma nuova!
Tentai in quell’epoca della poesia in “lingua vernacola” come già precedentemente avevo fatto nella “Sera2 e nel “Sabato sera” del mio antico “Doppo Cena” abbandonando questa volta, oltre il dialogo, anche l’usatissimo sonetto, ma non so quanto vi sia riuscito come non so quanto il vernacolo pisano si presti a simili forme di sapore troppo letterario.
Comunque è una primizia che Le offro vecchia ma pur sempre primizia e spero che la gradirà:

La mi’ Pisa

A me cosa m’importa ‘he ci sia

Roma, Parigi, Londra, u’ Argentina!….

Io ci anderei ma per ritorna’ via…

Pisa glié più bellina!

*

In qué paesi di gran movimento,

U dove la notte – dice – è come ‘r giorno,

Io ci anderei, ma per divertimento,

Coll’andata e ritorno!

*

Qui ‘r rumore ‘un nu’introna ‘n der cevello…

Gosta più questa ‘arma e questa pace! …

Der resto nun è bello ‘ver che è bello

E’ bello ‘ver che piace!

*

E di Pisa mi piace tante ‘ose …

Belli ‘ Lungarni ar fresco di mattina,

Belle le fabbrihine appetitose,

La ‘hiesa della Spina;

*

Belli ‘ Lungarni ‘n dell’inverno ar sole,

Splendidi poi la sera ‘illuminati,

Specie d’estate ‘vando, a buio, chi pòle

Sbafa ar fresco’ gelati!

*

Er Dòmo, er Campanile, ‘r Battistero

E’r Camposanto! …. dove glien più belli ?!

Si po' girà magari er mondo intero

Ma non ce n’è come quelli!

*

E così San Francesco, e’ ‘Avalieri

E tanti posti antii che per lodalli

Basta refrette’ a quanti forestieri

Ci vien per visitalli!

*

Se dovessi un bèr giorno marcià via

Per accasammi in qualsisia paese

Farei chi sa mai ‘vale eculomia

Per tornarci ugni mese.

*

Le vedute più belle, er panorama

Ner portafogli, ‘n tasca, le terrei,

Come er damo ‘r ritratto della dama,

E me le goderei.

*

E ner guardalle mi dirrei ostinato:

Se Dio mi dà salute e avrò de’ bicci,

Son sempre stato a Pisa, ci son nato

Vò invecchiacci e moricci!