Le due cappelline di Pieve di Controne (Bagni di Lucca).
A Pieve di Controne, frazione del comune di Bagni di
Lucca, vi sono due cappelline, chiamate in paese “margini”, di proprietà della
famiglia Marchi, originaria del luogo. Entrambe si trovano lungo mulattiere,
che costituivano il collegamento con gli altri centri abitati, fino alla
costruzione della strada rotabile.
La prima, “cappellina di Colle”, si trova all’inizio
del paese sulla mulattiera delle “Guzzanesi”, vecchia via di comunicazione con
il capoluogo, ma ancora percorsa per le escursioni a piedi. La seconda, “cappellina
della Margine”, è in fregio alla mulattiera che collegava il
paese alla vicina frazione di S. Gemignano, percorso oggi quasi completamente
perduto per l’abbandono e per la sovrapposizione su gran parte del vecchio
tracciato della nuova viabilità carrozzabile.
Pieve di Controne - Bagni di LuccaLocalizzazione delle due chiesine rispetto all'abitato di Pieve di Controne |
“cappellina di colle”
La sera del 14 agosto, vigilia
della festa della Beata Vergine Assunta, è uso che i fedeli della Pieve e dei
paesi vicini escano durante il vespro serale dalla chiesa pievanile intonando
canti sacri e portando candele accese per recarsi alla cappellina, dove viene
officiata una breve funzione.
I documenti storici rintracciati sono le trascrizioni notarili
del 1756 (rogito di ser Gio. Batta Cristofani) e del 1757 (rogito di ser Gio.
Carlo Pauletti), che riportano la vendita del piccolo edificio sacro da parte
dell’Università dei Beneficiati di S. Martino di Lucca al sacerdote Iacopo
Marchi di Pieve di Controne. Si deve notare che negli atti si specifica la
dedica dell'edificio a S. Antonio (da ritenersi S. Antonio Abate, il protettore
degli animali domestici, particolarmente venerato nelle campagne), mentre oggi,
come sopra riportato, la cappellina è visitata in onore dell'Assunta.
1756
A di 29 Luglio
1756 in Lucca
S [Ser] Gio.
Batta Cristofani è stato rogato dello strumento di vendita di una pezza di
terra campia con gelsi, e due castagni, ed un’ Immagine di S. Antonio sopra di
se in comune della Pieve di Controne L.o D.o [luogo
detto] al Brace, oggi in colle villa della Pieve conf.ti via
Pubblica da due Ant.o di Cesare Marchi e dall’altra Capitan.o
Pietro di Bartol.o Marchi fatto dalla m.to Ill.e
Università dei SS. Beneficiati di S. Martino di Lucca mediante loro deputati il
Sig.re Gaetano Pauli Priore, e Sig.re Domenico Baroni
Procuratore Generale con il consenso di Monsig.e Vicario Generale
Ignazio Lippi e M.to Re.do Sig.re Iacopo
Marchi Sacerd.te della Pieve di Controne per prezzo di scudi 180
quali scudi 180 furono rilasciati in mano del sudd.o compratore con
obbligo di pagarne l’interesse a ragione de 4 per 100 per un anno prossimo
avvenire, o meno a requisizione de’ suddetti venditori, a terminato l’anno non
avendoli ritirati, possa il detto compratore depositarli dove determinerà
Monsi.re Vicario, e non sia più tenuto pagarne l’interesse, conforme
[illeggibile] nello tesso contratto.
A di 21 Luglio
1757
S. [Ser] Gio.
Carlo Pauletti si è rogato della quittanza fatta dalli Sig.ri
Deputati della m.to Ill.e Università della Cattedrale di
Lucca al M.to Re.do Sig.re Iacopo del
già Luca Marchi di Controne per gli scudi cento ottanta prezzo dai Priori
concordatigli il 29 Luglio 1756 [illeggibile] Gio. Batta Cristofani a
[illeggibile] come si vede addietro a carte 62 di questo libbretto
di note.
La data di edificazione della chiesina, “Anno Domini
1505”, è possibile leggerla su una pietra del fabbricato che riporta altro
scritto solo in parte decifrabile.
Altra documentazione assai più tarda, trascritta nel
blog: “restauro della cappellina di Colle
– Pieve di Controne, anno 1916 – ” [enricogiuseppelucamarchi.blogspot.com],
riporta l’intervento che dovette essere effettuato per sopperire allo “stato veramente compassionevole della
Cappellina di Colle di proprietà sua e della sua famiglia……. Essendo essa sul principale punto di passo e
quindi esposta al Forestiero, sarebbe bene fosse rimodernata e ridotta un poco
più decente….”, come scrive nel 1916 il pievano del tempo Adami all’ing.
Mario Marchi.
Nell’anno appena trascorso, ancora a causa del
degrado, è stato ricostituito il manto di copertura danneggiato dalle forti
tempeste di vento abbattutesi sulla zona e fasciati i tre muri perimetrali del
fabbricato con un cordolo armato connesso alla vecchia catena metallica posta
sul fronte del manufatto.
“cappellina della margine”
Non sono stati rintracciati
memorie della costruzione e una pietra inserita nella muratura con delle
iscrizioni non è chiaramente decifrabile.
Fino al 1975 era meta della
processione del 14 agosto, che si svolgeva come sopra descritto. L’interruzione
del rito fu determinato da un contrasto fra il pievano del tempo e la famiglia
Marchi e la “luminara” spostata verso la cappellina di Colle, ritenuta
erroneamente proprietà della Chiesa.
Oggi l’edificio appare
abbandonato per la mancata manutenzione, per l’azione del vento che ha
abbattuto alberi che in parte sono caduti sul manufatto e per l’opera di
vandali che, forzata la porta, hanno asportato tutto quello che poteva avere un
minimodi valore, fino a smurare una piccola pila in pietra dell’acqua santa. Di
seguito sono riportate immagini della cappellina.
Fotografia della chiesina del 1919 |
Fotografia della chiesina del 1919 - retro |
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