venerdì 22 gennaio 2021

LA TRASLAZIONE DI DUE CADUTI DELLA GRANDE GUERRA (Borgo a Mozzano - LU)

 

 

 

 La traslazione di due caduti della Grande Guerra (Borgo a Mozzano – Lu)

 

Durante la Grande Guerra numerosi furono i cimiteri spontanei, cioè costruiti nelle zone dove si erano svolte battaglie, sparsi sul territorio per raccogliere i corpi delle migliaia di soldati caduti. Alla fine dell’ostilità e negli anni che seguirono furono in parte riordinati e costruiti dei sacrari, come il “Sacrario di Redipuglia, che contiene le spoglie di oltre 100.000 soldati italiani caduti.

I due manifesti sotto riportati indicano che talvolta le spoglie del caduto potevano essere traslate dai cimiteri di guerra a quello del paese nativo, come scritto dal sindaco del comune di Borgo a Mozzano (LU), avv. Enrico Pellegrini, anch’egli ufficiale durante la guerra del 15-18.

 

I° Manifesto:

 

La morte del Ten. D’Olivo è indicata essere avvenuta il 13 luglio 1916 in combattimento e che la salma ha trovato il primo seppellimento nel cimitero di Campo Rovere. Da questi dati si può desumere che l’Ufficiale sia caduto in combattimento nell’ultima fase della “battaglia degli Altipiani”, che si svolse dal 15 maggio  al 27 luglio 1916.

 

 

II° Manifesto: 

 

Sul manifesto non vi sono indicazioni precise della zona in cui trovò la morte il Caporale Pierotti, ma solo la data del 23 gennaio 1918. Si può solo ipotizzare che, essendosi esaurita al termine del 1917 l’offensiva austriaca seguita a Caporetto con la “Battaglia di Arresto” sulla linea del monte Grappa, il Caporale sia caduto nella controffensiva italiana, iniziata nel gennaio del 1918, e che avrebbe portato alla vittoria.

 

Documento militare del Sindaco Avv. Enrico Pellegrini:

 

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