da feroci banditi a uomini di legge (la famiglia crescini)
Dall’archivio di casa
Pellegrini si trovano carte del prof. Francesco con la descrizione, assai
fantasiosa, delle origini di Tereglio, paese posto in comune di Coreglia
Antelminelli, provincia di Lucca.
“ Sul colle della
Cupa, una piccola altura sulle falde meridionali del Monte Rondinaio, sorgeva
un castello fatato il cui possessore, il misterioso castellano, esercitava
lassù le sue cacce «aucupia». Il castello è scomparso e con esso il cacciatore,
ma la sua ombra aleggia tuttora nei pressi, percorre gli stretti sentieri dei
vigneti e scende sotto le cupe ombre dei castagni che rivestono i fianchi della
collina misteriosa, il cui nome risuona davvero cupo e tremendo agli occhi dei
moderni pacifici abitanti di Tereglio.
Ma il dominio
dell’innominato castellano non giungeva al Cornevale, seconda altura verso
ponente.
Erano i tempi delle
lotte per le investiture e un pugno di agguerriti compagni, al bando
dell’Impero, si erano accampati lassù sfidando dalla loro forte posizione gli
attacchi degli imperiali finché, rimasti assoluti padroni del luogo, presero
stabile dimora più giù sul versante della Fegana dove ora si chiama Corvetti,
giacché Corvetti erano i capi dei feroci banditi. Erano loro consorti i
Giannini, i Barsotti, i Martini, i Crescini e pochi altri che formarono coi
Corvetti come tutta una famiglia, un parentato. .…”
E proprio della
famiglia dei Crescini è conservato un grande quadro di un discendente del XVII
sec., che a differenza dei suoi antichi avi, si è distinto negli studi di
legge.
QUADRO DEL CRESCINI |
PARTICOLARE DELLA PERGAMENA |
Scritto su pergamena:
QVI LUCÆ LUCEM
PISIS
VTRAMQUE IVRISPRUDEMTÆ LAUREA,
ROMÆ PLAVSV COPARAVI.
GENERI, PATRIÆ, CLIENTIBUS
VIXI;
NON MIHI
FAMAM AVXI.
TADEM LUCÆ ÆTATEM ABSVMPSI:
ET IN ECCLESIA D: PAVLINI QVIEVI
IOSEPH CRESCINVS
A D M : MDCLXXXIV
ÆTATIS MEÆ
XXV
Traduzione:
Io che sono venuto alla luce
a Lucca ho ottenuto l’uno e l’altro plauso (laurea in utroque) a Pisa
sono vissuto per la mia
stirpe, per la mia patria e per gli amici e ne crebbi la fama non per me
alla fine consumai la mia
vita a Lucca e riposai nella chiesa di S.Paolino
1684 della mia età il
venticinquesimo anno
Nel quadro inoltre sono riprodotti tre stemmi.
In alto a sinistra il blasone della famiglia
Crescini:
Sullo schienale del seggiolone su cui è seduto
il Crescini uno stemma cardinalizio:
Nella pagina del libro aperto sul leggio lo stemma
della nobile famiglia Mansi di Lucca:
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