La lettera sotto
riportata è scritta da Carlo de Nobili, patrizio lucchese, e indirizzata
all’abate Giacomo Cristofanini di Borgo a Mozzano, precettore di casa, a cui
chiede che si presti per la buona riuscita di una sua visita “al Borgo con alcune
dame e Miledy Inglesi, che vogliono vedere l’oblatorio [convento
delle suore oblate] …. dove andremo a scendere con le portantine,
ed ivi farò servire questo rinfresco che non consisterà in altro che in
limonate orzate e biscottini …. ”.
Sig: Gio: Rivmo Bagni
[di Lucca] 27. Luglio 1792
La prevengo con queste
due righe che domani sarò al Borgo con alcune dame e Miledy Inglesi, che
vogliono vedere l’oblatorio, e far visita a quelle monache e principalmente
alla Monaca oblata Santini, che vi prego di premonire [avvertire].
Manderò costì domani degl’uomini con dei rinfreschi; faranno capo a casa sua, e
potrà farmi il piacere di farli accompagnare al d:o [detto]
convento delle oblate dove andremo a scendere con le portantine, ed ivi farò
servire questo rinfresco che non consisterà in altro che in limonate orzate e
biscottini. Se potesse farmi fare costì un canestrino di cialdoni mi
farebbe piacere, saranno più freschi che di mandarli di qua. Se quegl’uomini
che manderò costi avessero bisogno di qualche cosa per servire questo rinfresco
la prego di procurarglielo. Mi farebbe piacere di prevenire queste oblate acciò
il Convento sia aperto al nostro arrivo, e spero che lo troverò colà ad
aspettarmi, in tanto con tutta la stima mi confermo Suo
Dev.
obbl [?]
Carlo
de Nobili
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