chiamata alle armi di un seminarista
durante la grande guerra
Il seminarista Giuseppe Benassi di Camaiore (prov. di Lucca), tornato a casa dalla guerra, in data 17
febbraio 1919 confeziona un
libriccino con scritto a macchina sul fronte della copertina:
“Sold. GIUSEPPE BENASSI –
MEMORIE di Vita Militare”
e sul recto della stessa: “SUNTO
della MIA VITA MILITATE dal 17 febbraio
1917 al 19”. Segue, anche riportata sul cartoncino di chiusura del
libriccino, una serie di località che indicano i luoghi toccati dal Benassi
durante la vita militare.
Il “sunto della vita militare” è però ridotto a poche piccole pagine,
riguardanti la visita di leva effettuata al distretto militare:
"10
Febbraio 1917.
Usciti
dalla Cattedrale mi venne comunicata la chiamata alle armi per il giorno 16
dello stesso mese.
16
Febbraio 1917
Al
mattino mi alzai come al solito, andai in Chiesina feci le mie Devozioni,
ascoltai la S. Messa, feci colazione, mi levai la veste, mi vestitti degli
abiti secolari ed alle nove me ne andai al Distretto. Quando fu chiamato il
Comune di Camaiore andai anch’io alla visita, sempre fiducioso che mi sarebbe
andata bene.
Mi visitarono, mi domandarono se avevo
avuto mai malattie, mi fecero altre interrogazioni, poi senz’altro mi dissero
che ricordassi del N° 180 e mi dettero 2 lire. Io andai fuori, dmandai cosa
voleva dire quel 180 e quelle due lire, ed ebbi per risposta che 180 voleva
dire che ero stato assegnato al 180° Battaglione M. T. a Grosseto e le due lire
erano la trasferta.
Non
si può immaginare come me ne restai. Ma circostanza che poi accrebbe il mio
dolore fu il non poter uscire neppure un minuto fuori della Caserma. Suonò
mezzogiorno e se volli mangiare dovetti andare nella cantina del Distretto. E
?? quasi le 4 chiamano 180 e per la prima volta venni messo in riga da un
ufficiale che con urli, grida e calci metteva a posto i più indisciplinati. Mi
avevano già distribuito la gavetta ed ecco apparirmi il Sig. Rettore del
Seminario. Si avvicinò a me. Il pianto mi serrò la gola e non potetti proferir
parola. Lui lasciò cadere nelle mie mani alcuni biglietti da cinque, mi lasciò
un suo biglietto da visitacon una sua raccomandazione, mi salutò e mi lasciò di
nuovo."
Sono conservati anche due
“permessi” del “Comando del Regg. Fant. Di Marcia”. [il reggimento “di marcia”
comprendeva i rincalzi per una divisione].
Giuseppe Benassi, dopo la
guerra, prosegue la vita di seminarista e il 24 settembre 1922 celebra la sua
prima messa da “sacerdote novello”:
Era cugino di mio nonno
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