La Duchessa d’Aosta e il “modesto territoriale”
Guerra del 15-18
I
soldati italiani, che presero parte alla guerra del 15-18, erano cittadini di
sesso maschile nati fra il 1874 e 1899, inquadrati nell’Esercito Permanente, se
compresi fra i 20 e i 28 anni, nella Milizia Mobile, se compresi fra i 28 e i
32 anni, mentre i“vecchi” fra i 33 e i 39 anni venivano iscritti nella Milizia
Territoriale.
L’avvocato Enrico
Pellegrini di Borgo a Mozzano (Lucca) aveva 33 anni all’entrata in guerra dell’Italia
e pertanto venne arruolato nella Milizia Territoriale. Questo ramo della forza
militare trovava impiego
prevalentemente come riserva e sussidio ai reparti combattenti, anche se in
certe occasioni furono proprio i “vecchi” della Territoriale
a riportare successi in combattimento.
Enrico
Pellegrini, col grado di sottotenente del 43° reggimento fanteria della Brigata
Forlì, si trovava durante il 1917 in “zona di guerra”, prima alle pendici del “Monte
Santo” e il 28 settembre a Zagorie, sull’altipiano della Bainsizza, quando fu
ferito da una granata mentre si trovava in trincea. Ricoverato all’ospedale
contumaciale di Beivars, comune di Udine. Qui fu interrogato dalla Duchessa
d’Aosta, che visitava i feriti.
Di
seguito è riportata la cartolina, indirizzata alla moglie Dedè (Jadè), dove il Sottotenente riporta le sue risposte alle domande della Duchessa
12 Ott. 1917
Carissima Dede-
Continuo bene _ niente di nuovo. Buone notizie non è vero?
Per lo meno non c’è niente di male! E andiamo avanti. Oggi è venuta a visitare
l’ospedale la Duchessa d’Aosta, e sai cosa ha domandato a me, forse vedendo la
barbaccia vetusta? Ha domandato se ero volontario; al mio
diniego ha soggiunto se ero di complemento, ed
allora con solennità ho risposto che ero un modesto territoriale. Ma
intanto povero barba eccolo qui; vedo il sole dorare i monti lontani, è il sole
d’ottobre che dipinge i quadri meravigliosi della nostra vallata [la valle del Serchio] ricchi di pampini variopinti e di folte
chiome castane, e ….. non ho
speranze. Ma i tempi tornano e ne tornano nuovi. Per ora basta non venga meno
l’appetito e l’allegria. Ad ogni modo a presto. Saluto e bacio.
Enrico
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