LETTERA
MINATORIA INVIATA A UN SACERDOTE: "..che dentro dieci giorni mandate o portate 200 Lire perché in
senò [altrimenti] il mio marito.."
La lettera sottotrascritta sembra anticipare, almeno in
parte, quella famosa preparata per la fidanzata del nipote da Totò e Peppino, nel
film “Totò Peppino e … la malafemmina”. In realtà è stata veramente scritta ed
è stata ritrovata nelle carte dell’avv. Pietro Pellegrini di Borgo a Mozzano
(LU).
Elvige Barsotti, la quale sbaglia anche il suo vero nome di
battesimo Edvige, in una forma completamente sconclusionata e nell’ortografia e
nella forma grammaticale, scrive a un sacerdote, “Caro Amadeo”, intimandoli di “mandate
o portate 200 Lire perché in senò [altrimenti]
il mio marito ni tocherebe a vendere
[dovrebbe vendere]
un pezzo di terra…” e “… se principiasse a vendere venderebbe tutto
quanto … e poi anderebbe inamerica
[andrebbe in America]”.
Nella lettera compaiono chiare minacce se non venisse
effettuato il pagamento richiesto: “…se
non vi[/]volete trovare in tri a più grandi dispiaceri in su tribunali …”
ed ancora “… che voi andate al camposanto e a cena inell’inferno [all’inferno]…”
Non è indicato “il peccato” del sacerdote, causa della
richiesta di 200 lire, ma trovandosi come sopra detto la lettera nell’archivio di
un avvocato è presumibile che il sacerdote abbia promosso azione legale nei
confronti della Barsotti.
TRASCRIZIONE:
14 Marzo 1888
Caro Amadeo.
Io vi scrivo queste poche righe che faccia in mezzo
possibile [il possibile] che dentro dieci giorni mandate o portate 200 Lire perché
in senò [altrimenti] il mio marito ni tocherebe a vendere [dovrebbe vendere] un
pezzo di terra. [P]povera
mia famiglia come si troverà per causa sua quantera [quanto era] meglio se a S. Gennaro
[ frazione del Comune di Capaannori in provincia di
Lucca] non ciera [c’era] mai vienuto [venuto] chi diavolo celoportasse [ce
lo ha portato] traditore ma se tutto volete
rimediare ora è il tempo dunque non ni sto a dire [non sto a ricordarle] tanto
la vostra coscienza che dice pen[s]zate a sod[d]isfare al grande ob[b]ligo che avete se non vi[/]volete trovare in tri a più grandi dispiaceri in su
tribunali perché io sarò costretta a comparire al tribunali [in tribunale] porterò l[‘]originali che al tar [tale] vista tremerà che
vergogna per un sacerdote che dovrebbe dare il buono [e]sempio è[e] in vece e[è] un traditore a[ha] tradito me. È l[‘]innocenza e il su[o] ministero ma penz[s]i che l[‘]in[n]ocenza griderà vendetta
è non troverà ---- [parole illeggibili] io sono costretta a vienire [venire] a focchia [Focchia: frazione del Comune di Pescalia in provincia di
Lucca] e se vienissi [venissi] la[s]su guai per voi che visvergognerebbi
[vi svergognerei] e l’altre persone che
saranno comme [con me] che anche a [F]focchia ci starà poco quando il paese arà [avrà] saputo il genere che è
che faccia arà [avrà] a[/]predicare all’atare [all’altare] basta dirò di più se
non soddisfa il suo brigo [azione poco onesta] e se vuole che sia tutto finito basta che paghi come dice
il profebio [proverbio] chi fa il male faccia la penitenza [;] terminati i giorni 10
della presente lettera, tutti i giorni mi spetti [mi aspetti] che io costretta sono
a vienire [venire] perché quando avuti tutti lavertimenti [gli avvertimenti]
dirà il -- [parola non leggibile] o[/]voi scrivete o[/]voi v[i]enite a Lucca
purché porti 200 Lire e selenite [se
venite] a [L]lucca scrivete 5 giorni
prima e se non potete venire mandateli per posta che il mio marito è molto a
dirato [adirato] perché se principiasse a vendere venderebbe tutto quanto --
[parola non leggibile] e poi anderebbe inamerica [andrebbe in America] è[e] mi troverei per il mondo io è[e] tutta la mia famiglia
per causa vostra ma prima dipartire[di
partire] ce [c’è] il caso che voi andate
al camposanto e a cena inell’inferno [all’inferno] a ddio a ddio [addio
addio] non ne pure [non ho neppure] venti
centesimi per impostare la lettera e la mando così ------ [parole
non leggibili]
------ [parole non leggibili]
Elvige Barsotti
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